Doppia personale – Cracks di Luca Poncetta/Jabal di Simone Rutigliano

Informazioni Evento

Luogo
A+B GALLERY
Corsetto Sant'Agata 22 - Brescia , Brescia, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
04/10/2024

ore 18.00

Artisti
Luca Poncetta, Simone Rutigliano
Curatori
Gabriele Tosi, Luca Seguenza
Generi
arte contemporanea

Comunicato stampa

A+B Gallery è lieta di presentare CRACKS, mostra personale di Luca Poncetta, curata da Gabriele Tosi. L'esposizione, ospitata negli spazi della prima sala della galleria a Brescia, presenta opere inedite create appositamente per l'occasione.“Quando guardi lontano le tue dita odorano di lime e monetine”. La personale di Poncetta presenta una nuova serie di sculture che affrontano il rapporto fra individuo e ambiente attraverso la paura e il sollievo, indicando una vicinanza tra veleno e cura. “Dove c’è pericolo cresce anche ciò che ti salva”. Tra guanti da lavoro consumati e coltelli industriali nudi, piccole fusioni in bronzo esplorano crepe attraverso cui viaggiare o dove rifugiarsi. Cracks è una sostanza psico emotiva che le opere diffondono in galleria. Ma è anche una microfrattura, che si allarga verso il fuori. (G. Tosi).

 

La mostra è quindi un viaggio tra momenti di tensione e liberazione, dove il confine tra minaccia e protezione si dissolve. Le sculture di Poncetta stimolano interazioni tra la persona e l'ambiente e invitano a un confronto con stati di paura e guarigione. In questo contesto i materiali giocano un ruolo fondamentale: bronzo e metallo si comportano esplorando forze e debolezze, mentre le superfici segnate e gli elementi industriali dimostrano un’inattesa vitalità psichica e vegetale. Dal 2017, Poncetta ha intrapreso una ricerca scultorea che si concentra sull’indagine della marginalità e dell’essenzialità. La presenza ricorrente nelle opere di luoghi e oggetti comuni, come un bagno o un coltello, raccontano una pratica di sfogo, che considerando l’abitudine e le routine (lavorare, mangiare, lavare, pulire, dormire) espone circostanze di esclusione e di adattamento nella relazione con la realtà. L’opera rende partecipe di pratiche compulsive, che costantemente riconfigurano la mente e il proprio intorno per aprire collegamenti fra la persona e il mondo, fra l’individualità e il resto del vivente.

 

Luca Poncetta (Malcesine, 1980) vive e lavora a Bologna. Dopo aver studiato Astronomia all'Università di Bologna, ha co-fondato il gruppo performativo e teatrale SINEGLOSSA. Per la compagnia ha curato la ricerca visiva fino al 2014. SINEGLOSSA si è esibito al Queer Festival (2013, New York, USA), Waves Festival (2013, Vordingborg, DK), Fringe Festival (2012, Edimburgo, UK), The World as a Place of Truth (2012, Wroclaw, PL), Queer Zagreb (2011, Zagabria, HR), Premio Vertigine (2010, Roma, I), Romaeuropa Festival (2010, Roma, I). Il progetto ha ottenuto vari riconoscimenti, come la menzione speciale per la “Miglior performance di teatro visivo” al BE Festival (2013, Birmingham, UK) e, nel 2012, il "Move Award Prize International Network of Visual Theatre" e la menzione speciale al "Premio Vertigine". Dal 2012 al 2018 ha collaborato con diversi artisti nel campo delle arti performative, tra cui: J. Fret, M. D’Agostin, C. Bersani, L. Delogu e V. Sirna. Nel 2017 ha iniziato la sua ricerca nelle arti visive, lavorando principalmente con la scultura. La sua prima mostra personale è stata “Koh Ring Falls” (a cura di Gabriele Tosi, presso la Lavanderia automatica Bolle Blu, 2024) e tra le mostre collettive in cui ha esposto si ricordano: “Colle Desiderio” (San Lorenzo in Campo, I, a cura di G. Pigliapoco, M. Binci, P. Consoland e B. Schroeder, 2021); “Vagare ai margini” (Milano, I, a cura di Co_atto, 2021); “Luccicanza” (Localedue, Bologna, I, a cura di F. Tappi e G. Tosi, 2020); “Yicca Contest” (Rizzuto Gallery, Palermo, I, a cura di F. Marzocchi, M. Paje e G. Rendina, 2019). Nel 2021 ha realizzato "Leftovers", la sua prima mostra come curatore su invito di Localedue. Dal 2020 lavora anche come manutentore del verde.

 

A+B Gallery è lieta di presentare JABAL, la prima mostra personale di Simone Rutigliano, curata da Luca Seguenza. L’esposizione, che avrà luogo presso gli spazi espositivi della galleria a Brescia, si compone di opere inedite, realizzate appositamente per la mostra. Simone Rutigliano è stato selezionato da A+B Gallery come vincitore del Premio Combat 2023 nel contesto del Gallery Prize, premio speciale nato dalla nuova collaborazione con sei importanti gallerie contemporanee e lo spazio indipendente SAC spazio arte contemporanea di Livorno. Il Premio prevede la realizzazione di un progetto espositivo negli spazi delle diverse gallerie nella stagione 2023/4, dando così continuità al confronto apertosi durante la partecipazione al Premio. JABAL offre una panoramica sulle più recenti ricerche artistiche di Rutigliano, concentrandosi su figure umane in movimento, che appaiono avvolte e impastate dai loro stessi gesti, simili a soggetti catturati da una lunga esposizione fotografica. In queste opere, i protagonisti non sono mai statici, ma emergono in una danza continua, frame dopo frame, dove il movimento si aggroviglia e intensifica, fino a far perdere i confini tra corpo e spazio. Il risultato è una fusione dinamica e frammentata, in cui le figure sembrano sfuggire a qualsiasi impostazione dogmatica, per emergere in una dimensione più immaginativa. Le origini di Rutigliano, in particolare la sua città natale, Lecce, e il contesto veneziano in cui l’artista sta completando la sua formazione, sono presenti e riconoscibili nelle opere. Le figure rappresentate evocano atmosfere carnevalesche e si muovono in uno spazio-tempo sospeso, lontano dalla realtà ordinaria. È un luogo immaginario, chimerico, in cui la memoria e l’immagine fisica si intrecciano per dare forma a una dimensione parallela, dove il confine tra realtà e fantasia si dissolve.

 

“CI BALLI SULU NU TE PUEI CURARE”. Una frase che richiama un concetto centrale nel lavoro di Rutigliano: è attraverso l’incontro e la condivisione, attraverso l’unione dei corpi in festa, che si raggiunge una forma di cura. Nella vita quotidiana, l’ordine abituale e scandito viene occasionalmente interrotto da momenti di festa, che offrono la possibilità di nutrire la propria identità. Durante la festa, infatti, lo spazio-tempo si sospende, creando una dimensione altra, in cui si accede a un qualcosa di più profondo rispetto alla routine quotidiana. Nessuno vive solo. La nostra vita è inevitabilmente intrecciata in una rete di relazioni: familiari, amicali, professionali, ambientali, con esseri reali o immaginari, e, per i credenti, anche con entità sovrumane. Nelle celebrazioni collettive, i partecipanti si fondono nel ritmo della musica, diventando un unico corpo pulsante, uniti da un’energia comune. È una fusione che si ritrova anche nei dipinti di Rutigliano, dove le tracce antropomorfe non si presentano mai come entità singole, ma sono costantemente interrelate, parcellizzate e parte di un movimento perpetuo. JABAL invita lo spettatore a immergersi in questo universo in cui i corpi, la memoria e il rituale si fondono in una danza, in cui la vita stessa trova una forma di espressione corale.

 

Simone Rutigliano (Lecce, 2002) vive e studia a Venezia, dove attualmente frequenta il corso di Pittura presso l’Accademia di Belle Arti. I suoi lavori sono stati esposti presso A plus A Gallery (Venezia, 2023); Magazzini del Sale 3 (Venezia, 2023); Martignana Arte Project Room (Venezia, 2023). Ha preso parte alla V Edizione di “Artefici del nostro tempo” (Mestre, 2024); Premio Nocivelli, XV Edizione (Verolanuova, 2023); Premio Combat Prize, XIV Edizione (Livorno, 2023).