Tutte le grandi mostre da vedere a Venezia nell’autunno 2024
Henri Matisse, Marina Apollonio, Diego Marcon, Giorgio Andreotta Calò, Roberto Matta: la nuova stagione espositiva di Venezia promette bene. E naturalmente proseguono le grandi mostre che hanno accompagnato la Biennale Arte
La 60. Esposizione Internazionale d’Arte di Venezia e i suoi eventi collaterali si avviano verso la chiusura (prevista per il 24 novembre). Tuttavia, l’offerta espositiva della città non si limita alla Biennale e al suo circuito: l’autunno si prospetta ricco di nuove proposte, tanto sulle isole quanto sulla terraferma. Di seguito una guida in continuo aggiornamento con le mostre imperdibili in corso e in arrivo. Accompagnate dalle nostre recensioni.
Per punti
- Marina Apollonio – Collezione Peggy Guggenheim
- Le mostre di Ca’ Pesaro a Venezia – Autunno 2024
- Le mostre di Ca’ Rezzonico a Venezia – Autunno 2024
- Henri Matisse – Centro Culturale Candiani
- Edward Burtynsky – M9 Museum
- Pierre Huyghe – Punta della Dogana
- Julie Mehrethu – Palazzo Grassi
- Christoph Büchel – Fondazione Prada
- Francesco Vezzoli – Museo Correr
- Eva Jospin – Museo Fortuny
- Lee Bae – Fondazione Wilmotte
- Le mostre delle Stanze della Fotografia a Venezia – Autunno 2024
- 1912-1930. Il vetro di Murano e la Biennale di Venezia – Fondazione Giorgio Cini
Marina Apollonio – Collezione Peggy Guggenheim
Dopo una bella mostra su Jean Cocteau e un finissage tutto performativo, la Collezione Peggy Guggenheim di Venezia si prepara ad ospitare una grande mostra su Marina Apollonio: l’artista triestina, in procinto di compiere 84 anni, fu uno dei maggiori nomi dell’arte optical e cinetica italiana e internazionale. Dopo la formazione all’Accademia di Belle Arti di Venezia (a due passi dall’istituzione che oggi la celebra), Apollonio sposa la concezione depersonalizzata dell’arte, avvicinandosi alle idee esponenti dell’Op Art come Victor Vasarely e Bridget Riley, e frequentando gli italiani Getulio Alviani e Dadamaino.
La mostra, intitolata Marina Apollonio. Oltre il cerchio e curata da Marianna Gelussi, ripercorre i sessant’anni di carriera dell’artista, a partire dal 1963.
L’esposizione è anche l’occasione per riscoprire la collezione permanente di Palazzo Venier dei Leoni, riallestita di recente: da non perdere la nuova sala dedicata proprio all’Op Art, in preparazione della mostra di Marina Apollonio
Venezia // dal 12 ottobre al 3 marzo 2025
Marina Apollonio. Oltre il cerchio
COLLEZIONE PEGGY GUGGENHEIM
Palazzo Venier dei Leoni, Dorsoduro 701
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Le mostre di Ca’ Pesaro a Venezia – Autunno 2024
Ottime proposte quelle di Ca’ Pesaro – Galleria Internazionale d’Arte Moderna per questo autunno: un mix di videoarte, pittura astratta e scultura attraverso le opere (rispettivamente) di Diego Marcon, Roberto Matta e Giorgio Andreotta Calò.
CA’ PESARO – GALLERIA INTERNAZIONALE D’ARTE MODERNA
Santa Croce 2076
Diego Marcon – Ca’ Pesaro
Un nome ormai più che noto quello di Diego Marcon (Busto Arsizio, 1985), videoartista dall’immaginario disturbante e musicale: dalla sua apprezzata partecipazione alla Biennale di Venezia del 2022 curata da Cecilia Alemani, lo abbiamo anche visto a Milano nella mostra organizzata dalla Fondazione Trussardi. In occasione della 20esima Giornata del Contemporaneo (12 ottobre) e come ultimo appuntamento della rassegna Polifonie Italiane (a cura di Camilla Salvaneschi e Angela Vettese), Marcon sarà il protagonista della project room al piano terra del museo, con un intervento dal titolo She Loves You. L’opera, realizzata dall’artista nel 2008, resterà visibile fino ai primi di novembre e si interroga sul concetto di memoria, desiderio, perdita e legami affettivi.
Venezia // dal 12 ottobre al 3 novembre 2024
Diego Marcon. She Loves You
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Roberto Matta – Ca’ Pesaro
Un autunno all’insegna dell’astrattismo di Roberto Matta (Santiago del Cile, 1911 – Civitavecchia, 2002) quello veneziano: proprio a fine agosto aveva inaugurato negli spazi di Tommaso Calabro in Campo San Polo una mostra dedicata al pittore cileno (ne abbiamo scritto qui). La mostra a Ca’ Pesaro promette di indagare la poliedrica figura di Roberto Matta, spaziando dalla pittura alla scultura, dall’architettura alla linguistica, dalla scienza alla letteratura, dall’umorismo all’erotismo. Un’occasione importante per (ri)scoprire uno degli artisti che più hanno influenzato i famosi Irascibili della New York School negli Anni Quaranta (su tutti Jackson Pollock).
Venezia // dal 25 ottobre al 23 marzo 2025
Roberto Matta 1911-2002
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Giorgio Andreotta Calò – Ca’ Pesaro
La Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro omaggia uno dei maggiori artisti veneziani del nostro tempo. A Giorgio Andreotta Calò (Venezia, 1979) sono dedicate infatti due sale del secondo piano, ad ospitare la sua monumentale scultura Medusa (acquisita dalle collezioni comunali conservate nel museo in seguito alla vincita del bando PAC del Ministero della Cultura), insieme agli esiti di una serie di carotaggi eseguiti sulla facciata di Ca’ Pesaro, esplicitando la dimensione site-specific dell’intervento.
Venezia // dal 15 novembre al 4 marzo 2025
Giorgio Andreotta Calò
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Le mostre di Ca’ Rezzonico a Venezia – Autunno 2024
Ci spostiamo di “casa” per scoprire l’offerta espositiva di Ca’ Rezzonico, lo splendido palazzo affacciato su Canal Grande che ospita il Museo del Settecento Veneziano. Per questi mesi il programma prevede una mostra dell’artista contemporaneo Loris Cecchini e un’esposizione dedicata all’arte del disegno.
CA’ REZZONICO – MUSEO DEL SETTECENTO VENEZIANO
Dorsoduro 3136
Loris Cecchini – Ca’ Rezzonico
Leaps, gaps and overlapping diagrams è il titolo della mostra personale di Loris Cecchini (Milano, 1969) a Ca’ Rezzonico. Le sue sculture modulari – basate appunto sulle potenzialmente illimitate possibilità di interazione tra moduli precostituiti – si integrano nello spazio del palazzo veneziano, dialogando con opere di maestri del passato come Giambattista Tiepolo. L’obiettivo di Cecchini? “Rompere la scatola euclidea in scultura”. Un tentativo di forza uguale e contraria rispetto a quello di Tiepolo, che con i suoi affreschi “sfondava” la struttura architettonica mediante l’illusione mimetica, laddove Cecchini libera la realtà dalle sue strutture formali senza ricorrere alla mimesi (se non di pattern macroscopici e microscopici, come quelli delle reti di galassie o di particelle subatomiche).
Venezia // fino al 31 marzo 2025
Loris Cecchini. Leaps, gaps and overlapping diagrams
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La Collezione Paolo Galli – Ca’ Rezzonico
Cinque secoli di storia dell’arte raccolti in più di duecento opere su carta: è questa la preziosa entità della donazione dell’ambasciatore Paolo Galli al Gabinetto dei Disegni e delle Stampe della Fondazione Musei Civici di Venezia, ora in procinto di essere esposta al pubblico nella mostra intitolata Una passione discreta. Le firme sono tra le più rilevanti della storia dell’arte italiana dal Cinquecento al Novecento: si passa da Giambattista Tiepolo a Gino Severini, da Agostino Carracci a Emilio Vedova, da Francesco Guardi a Mario Sironi.
Venezia // dal 10 ottobre al 20 gennaio 2025
Una passione discreta. La Collezione Paolo Galli
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Henri Matisse – Centro Culturale Candiani
Il maestro dell’espressionismo francese Henri Matisse ((Le Cateau-Cambrésis, 1869 – Nizza, 1954) è il protagonista della nuova mostra del Centro Culturale Candiani a Mestre. Oltre cinquanta opere per indagare il rapporto tra Matisse e le cromie del Mediterraneo, attraverso disegni e dipinti delle collezioni di Ca’ Pesaro e non solo: diversi i prestiti internazionali da musei di rilievo come il Philadelphia Museum of Art e il Centre Pompidou di Parigi. Una particolare attenzione è dedicata alla decorazione, così come alle esperienze creative di una serie di epigoni del grande capostipite dei Fauves.
Mestre // fino al 4 marzo 2025
Matisse e la luce del Mediterraneo
CENTRO CULTURALE CANDIANI
Piazzale Luigi Candiani, 7
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Edward Burtynsky – M9 Museum
Sempre sulla terraferma, prosegue la mostra del fotografo canadese Edward Burtynsky (St. Catharines, 1955), che con i suoi scatti racconta l’Antropocene e l’impatto umano sull’ambiente. La retrospettiva BURTYNSKY: Extraction / Abstraction, che aveva debuttato alla Saatchi Gallery di Londra è la mostra più ampia mai realizzata sugli oltre quarant’anni di carriera del fotografo e riunisce più di 80 fotografie di grandi dimensioni, suddivise in sei sezioni tematiche. Dal Messico alla Cina, gli scatti di Burtynsky immortalano la drammatica impronta del nostro genere su un pianeta sempre più sfruttato e ridotto a materia prima del capitale. Puoi leggere la nostra recensione completa cliccando qui.
Mestre // fino al 12 gennaio 2025
BURTYNSKY: Extraction / Abstraction
M9 MUSEUM
Via Pascoli, 11
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Pierre Huyghe – Punta della Dogana
Si intitola Liminal la grande mostra di Pierre Huyghe (Parigi, 1962) ospitata a Punta della Dogana. Curata da Anne Stenne, l’esposizione esplora l’estetica fantascientifica e ibrida dell’artista francese, attraverso opere più o meno recenti che si modificano in continuazione in base ai dati dell’ambiente circostante raccolti da sensori distribuiti nello spazio espositivo e rielaborati da intelligenze artificiali. Una mostra disturbante che trasporta il visitatore in una dimensione di passaggio tra l’umano, l’animale e l’artificio, attraverso installazioni, video, sculture e performance. Puoi leggere la nostra recensione completa cliccando qui.
Venezia // fino al 24 novembre
Pierre Huyghe. Liminal
PUNTA DELLA DOGANA
Dorsoduro 2
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Julie Mehrethu – Palazzo Grassi
La grande pittura di Julie Mehretu (Addis Abeba, 1970) invade i due piani superiori di Palazzo Grassi e si arricchisce dei lavori di artisti selezionati dalla stessa pittrice: Nairy Baghramian, Huma Bhabha, Tacita Dean, David Hammons, Robin Coste Lewis, Paul Pfeiffer e Jessica Rankin. Il risultato è una mostra plurale, stratificata, densa di riflessioni che spaziano dalla politica al corpo, dalla memoria alla religione, dalle guerre all’ingiustizia sociale. La mostra, a cura di Caroline Bourgeois, è dunque una retrospettiva della produzione di Mehretu a partire dai primi Anni Duemila, pur senza seguire un ordine cronologico ma cercando di leggere i rapporti più o meno impliciti della sua astrazione, prima costruita sul disegno architettonico e poi su fotografie di cronaca digitalmente modificate. Puoi leggere la nostra recensione cliccando qui.
Venezia // fino al 6 gennaio 2025
Julie Mehretu. Ensemble
PALAZZO GRASSI
Campo San Samuele, San Marco 3231
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Christoph Büchel – Fondazione Prada
Il grande progetto Monte di Pietà ideato dall’artista Christoph Büchel (Svizzera, 1966) per Fondazione Prada trasforma Ca’ Corner della Regina in un grande e decadente banco dei pegni, a partire dalla biglietteria stessa del museo. L’esposizione è pensata in stretta relazione con la storia del palazzo dalla sua costruzione negli Anni Venti del Settecento. Dopo essere stato la dimora dei mercanti veneziani Corner di San Cassiano, ed essere diventato poi proprietà di Papa Pio VI nell’Ottocento, fino al 1969 fu la sede del Monte di Pietà di Venezia (da cui il nome dell’opera). Il palazzo ha quindi ospitato dal 1975 al 2010 l’Archivio Storico della Biennale di Venezia, trasformandosi infine nella sede veneziana di Fondazione Prada. In una sfaccettata installazione, Büchel studia il concetto di “debito” come base della società e strumento di potere, includendo opere storiche e contemporanee, nuovi interventi allestitivi e una vasta selezione di oggetti e documenti. Tra le opere in mostra anche The Diamond Maker, sempre di Büchel, una valigia che contiene diamanti artificiali, creati trasformando l’intero corpus di opere in suo possesso (compresi i lavori della sua infanzia e giovinezza) e quelle di futura creazione. Puoi leggere la nostra recensione cliccando qui.
Venezia // fino al 24 novembre
Christoph Büchel. Monte di Pietà
FONDAZIONE PRADA
Calle Corner, Santa Croce 2215
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Francesco Vezzoli – Museo Correr
Si intitola Musei delle Lacrime la mostra che il Museo Correr dedica alla pratica multidisciplinare di Francesco Vezzoli (Brescia, 1971), fra gli artisti italiani più riconosciuti a livello internazionale. Le sue opere, spesso legate al rapporto tra storia dell’arte e contemporaneità (in una chiave dichiaratamente pop), dialogheranno con la collezione permanente del Museo Correr, che comprende autori come i Bellini, Lorenzo Lotto, Cosmè Tura, Carpaccio, Antonello da Messina in un suggestivo allestimento firmato Carlo Scarpa. Puoi leggere la nostra recensione cliccando qui.
Venezia // fino al 24 novembre
Francesco Vezzoli. Musei delle Lacrime
MUSEO CORRER
Piazza San Marco, 52
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Eva Jospin – Museo Fortuny
Continua a rimanere sulla cresta dell’onda Eva Jospin (Parigi, 1975): nel 2021 progetta la scenografia della collezione haute couture autunno/inverno di Maria Grazia Chiuri per Dior; a fine 2022 crea un’installazione site specific per il flagship store di Max Mara a Milano, dopo aver vinto il relativo premio in collaborazione con la Collezione Maramotti; nel 2023 è presente alle maggiori fiere europee insieme a Ruinart, di cui firma il programma Carte Blanche. La mostra al Museo Fortuny è un’immersione nel mondo dell’artista francese, fatto di diorami realizzati intagliando centinaia di strati di cartone, per dar vita a foreste e rovine che ricordano le ambientazioni della grande pittura romantica. Puoi leggere la nostra recensione cliccando qui.
Venezia // fino al 24 novembre
Eva Jospin. Selva
MUSEO FORTUNY
Campo San Beneto, San Marco 3958
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Lee Bae – Fondazione Wilmotte
Folklore, rituali e arte contemporanea si legano anche nella mostra del coreano Lee Bae (Cheong-do, 1956) alla Fondazione Wilmotte. Al centro dell’esposizione, curata da Valentina Buzzi e poeticamente intitolata La Maison de La Lune Brûlée, c’è il rapporto dell’artista con un rituale sincronizzato con i cicli cosmologici, chiamato Daljip Teugi. Unendo video, scultura, audio e installazioni site-specific, La Maison de La Lune Brûlée è un varco non solo sull’arte, ma anche sulla cultura e sulla filosofia coreana, molto legate alla connessione con la natura e in grado di attirare sempre maggiore attenzione.
Venezia // dal 20 aprile al 24 novembre
Lee Bae – La Maison de La Lune Brûlée
FONDAZIONE WILMOTTE
Corte Nuova, Fondamenta dell’Abbazia, Cannaregio 3560
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Le mostre delle Stanze della Fotografia a Venezia – Autunno 2024
Lo spazio espositivo dedicato alla fotografia sull’Isola di San Giorgio Maggiore fa il suo ingresso nella stagione autunnale con due retrospettive già in corso, dedicate rispettivamente a Helmut Newton e Julian Lennon
LE STANZE DELLA FOTOGRAFIA
Isola di San Giorgio Maggiore
Helmut Newton – Le Stanze della Fotografia
Prosegue la mostra del grande Helmut Newton: Legacy, già approdata al Palazzo Reale di Milano e al Museo dell’Ara Pacis di Roma, è una retrospettiva che ripercorre la carriera del fotografo tedesco (Berlino, 1920 – Los Angeles, 2004) attraverso una vasta selezione di scatti suddivisi per decennio, testimoniando l’evoluzione non solo della sensibilità fotografica di Newton ma anche della moda e della società tutta, in particolare rispetto al ruolo della donna.
Venezia // fino al 24 novembre
Helmut Newton. Legacy
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Julian Lennon – Le Stanze della Fotografia
Natura, responsabilità, umanità: queste le tre parole chiave degli scatti di Julian Lennon (Liverpool, 1963), che riassumono anche la mostra a lui dedicata sull’Isola di San Giorgio. Whispers – A Julian Lennon Retrospective indaga la carriera del fotografo partendo, tuttavia, dai suoi esordi musicali, per proseguire poi con la sua stretta relazione con associazioni umanitarie come The White Feather Foundation.
Venezia // fino al 24 novembre
Whispers – A Julian Lennon Retrospective
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1912-1930. Il vetro di Murano e la Biennale di Venezia – Fondazione Giorgio Cini
Rimaniamo sull’Isola di San Giorgio Maggiore, dove alla Fondazione Giorgio Cini prosegue la mostra 1912-1930. Il vetro di Murano e la Biennale di Venezia, un excursus storico volto a sottolineare i rapporti tra la tradizione vetraia della laguna e la Biennale, sia nella realizzazione di opere d’arte visiva (è il caso, negli anni presi in considerazione, di artisti quali Hans Stoltenberg Lerche, Vittorio Zecchin e Teodoro Wolf Ferrari, Umberto Bellotto) sia nel coinvolgimento delle arti applicate di cui viene riconosciuto il valore.
Venezia // fino al 24 novembre
1912-1930. Il vetro di Murano e la Biennale di Venezia
FONDAZIONE GIORGIO CINI
Isola di San Giorgio Maggiore
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