Bryan Hunt – Recent Works

Informazioni Evento

Luogo
THOMAS BRAMBILLA - CONTEMPORARY ART
Via Casalino 25 , Bergamo, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

lunedì – venerdì, h 14-19:00.

Vernissage
12/10/2024

ore 18.30

Artisti
Bryan Hunt
Generi
arte contemporanea, personale

La mostra presenta una selezione di opere recenti dell’artista, con un’attenzione particolare alla sua serie dei Pods, affiancate da sculture della sua celebre serie degli Airships.

Comunicato stampa

La Galleria Thomas Brambilla è lieta di annunciare la prima mostra in Italia e in galleria dell'artista americano Bryan Hunt (1947), che inaugurerà il 12 ottobre 2024.
La mostra presenta una selezione di opere recenti dell’artista, con un'attenzione particolare alla sua serie dei Pods, affiancate da sculture della sua celebre serie degli Airships.

Gli Airship, la serie più iconica di Bryan Hunt, sono nati dall’interesse dell'artista per l'architettura e l’esplorazione spaziale. Queste installazioni sono strutture a forma di dirigibile, ispirate ai dirigibili del primo Novecento, realizzate in legno di balsa e abete, rivestite di seta e foglia di metallo. Progettate per essere montate direttamente sul muro sopra la testa dello spettatore, fuori dalla sua portata, queste opere danno l'impressione di essere quasi sospese nello spazio. La loro posizione e orientamento orizzontale le fanno apparire come strutture prive di peso che sfidano la gravità.
Gli Airships di Hunt hanno saputo rompere con le tendenze artistiche dominanti del periodo, come il Minimalismo e l'Earth Art, offrendo allo stesso tempo una sofisticata reinterpretazione della scultura classica e moderna. Parlando degli Airships, Hunt ha dichiarato: “Affrontando proporzioni, equilibrio e luce, gli Airships trasformano una stanza e ignorano i suoi confini. Alla fine, hanno tanto a che fare con il guardare in noi stessi e il nostro pianeta dall'alto quanto con guardare noi stessi verso un'astronave senza peso”.
Negli ultimi anni, invece, Hunt si è concentrato sempre più sulla serie dei Pods, che consiste in installazioni di piccole e colorate strutture a forma di dirigibile, simili ai primi Airships. I Pods incarnano un senso di leggerezza e fluidità e continuano a esplorare il rapporto esistenziale tra scienza, architettura e filosofia.
Come scrisse Jerry Saltz: “Alla fine degli anni '70, Hunt ha iniziato a creare gli 'Airship'. Queste opere sporgono dal muro, sopra le nostre teste, fuori dalla nostra portata. Ci sforziamo di comprendere la loro orizzontalità senza peso, la loro instabilità fragile e scintillante. Hunt ha spinto i materiali ai loro limiti, è riuscito a trasformare lo spazio in una galassia e a bilanciare al meglio le leggi della termodinamica, della gravità e del movimento. Negli 'Airship', come in gran parte del suo lavoro successivo, Hunt trasforma l'atto di guardare in un'esperienza sorprendente, insolita, quasi soprannaturale”.

Bryan Hunt (1947, Terre Haute, IN) vive e lavora a New York City. Sin da giovane ha sviluppato un interesse per l'architettura e lo spazio, lavorando come assistente tecnico al Kennedy Space Center e successivamente come assistente ingegnere. Nel 1968, Hunt si trasferì a Los Angeles per studiare all'Otis Art Institute. La sua prima visita a New York City risale al 1972, per frequentare il Whitney Museum Independent Study Program. Continuò a vivere e lavorare a Los Angeles fino al 1976, facendo parte della scena artistics che includeva artisti come Allan McCollum, Lynda Benglis, Bruce Naumann e Chris Burden.
Hunt ha esposto in numerosi musei e istituzioni, tra cui: The Institute for Art and Urban Resources, The Clocktower, New York (1975), "Young American Artists" al Solomon R. Guggenheim Museum (1978), "made by sculptors" allo Stedelijk Museum, Amsterdam (1978), Renaissance Society all'Università di Chicago (1979), Whitney Museum of American Art (1979, 1981, 1983), La Biennale di Venezia (1980), The Museum of Modern Art, New York, The New York Contemporary Sculpture (1980), il National Museum of Contemporary Art Seoul, Corea, The Pulitzer Foundation for the Arts, St. Louis (2007).
Le sue opere sono incluse nelle collezioni di vari musei, tra cui il Museum of Modern Art di New York; il Whitney Museum of American Art di New York; l'Hirshhorn Museum and Sculpture Garden di Washington; il Los Angeles County Museum of Art; il Museum of Contemporary Art di Los Angeles; il Louisiana Museum of Modern Art in Danimarca; il Nasher Sculpture Center in Texas; e la Yale University Art Gallery a New Haven.