Marginalia
Gli artisti di Marginalia già dal 1979 si muovono in un ritrovato terreno di esperienza comune intorno al rapporto fra opera, luogo e non luogo nel senso di una dimensione altra dell’opera che può cogliersi solo nel rapporto dell’opera con il “luogo” e nelle realtà dei “luoghi”.
Comunicato stampa
L'apertura della stagione espositiva presso il Cassino Museo di Arte Contemporanea
(CAMUSAC) avverrà sabato 12 ottobre 2024 con la mostra del gruppo “Marginalia”
che annovera gli artisti Correggia, Magli, Pangaro e Vatrella.
La storica compagine, esordita alla fine degli anni Settanta in Calabria, torna a riunire le
singole esperienze dopo un quarantennio durante il quale ognuno dei protagonisti di
quella significativa stagione produttiva ha tracciato e segnato un proprio percorso di
ricerca identitaria e di matrice estetico-poetica inerente il nesso “Opera e Luogo”; è
ancora quel binomio di azione poetica unito a una urgenza del Fare che si riaffaccia,
con nuove istanze, sulla scena dell'arte, attraverso inedite proposizioni di ognuno dei
quattro artisti.
Se Francesco Correggia appare determinato nel proporre un 'testo' pittorico che sia
nuovamente idoneo a ritrascrivere la realtà di questa fase culturale, ciò sembra
rispondere a una forte esigenza di agire e intervenire - perfino col proprio corpo, se
necessario - nella formulazione del messaggio sia verbale che plastico. La sua dunque
si rivela come prassi complessa non esente dalla componente performativa.
Emblematica in questa mostra è l'elaborazione di un repertorio pittorico-plastico
disponibile a mutare fisionomia linguistica, affrontando la condizione temporale.
Dialettico a questo comportamento è l'agire di Luigi Magli, che imprime al suo lavoro
una densità commisurata alla percezione che è il proprio gesto, ancorché attualizzato in
una forma nuova, possa recare con sé un'arcaicità da far riaffiorare e offrire in rapporto
al contesto in cui si manifesta. Una sensibilità sempre allertata, dunque, rivolge la sua
attenzione ai materiali e alle cose, come ai luoghi e alle situazioni, pronta per un
esperienza lirica o drammatica, elegiaca o ironica, gioiosa o malinconica, in continua
vibrazione.
Analogamente fenomenica è la concezione del lavoro di Rocco Pangaro a base del
materiale specchiante che, seppur frammentato, riesce a impiegare sia la riflessione sia
la luce, sempre coinvolgendo e attraendo l'osservatore. Opera seducente, dunque, ma
anche rivelatrice, che si coniuga spazialmente al luogo espositivo rovesciandone gli
effetti, le percezioni, talvolta i comportamenti degli utenti.
Infine l'opera di Giovanni Vatrella, protesa travalicare l'originaria bidimensionalità
mediante oggetti/strutture che si estendono verso l'osservatore e nello spazio dove egli
si trova, vuole dare l'impressione di ciò che non si vede, che è celato, non è manifesto,
ma che ha una sua reale dimensione.
In occasione della mostra “Opera e Luogo – Correggia, Magli, Pangaro, Vatrella” verrà
presentato il volume “Marginalia”, a cura di Bruno Corà, Edizioni Forma, che
ripercorre la storia del gruppo documentandone numerosi lavori e un contributo critico
di Gianluca Covelli.