Federica Rossi – Boschi senza sentieri. L’ora dell’incanto
Federica Rossi da sempre indaga la relazione tra essere umano e ambiente naturale nelle sue sfaccettature più spirituali ed intimistiche.
Comunicato stampa
Gilda Contemporary Art, la galleria milanese nel cuore delle 5 Vie, inaugura la nuova stagione espositiva con la personale di Federica Rossi dal titolo Boschi senza sentieri. L’ora dell’incanto. Federica Rossi da sempre indaga la relazione tra essere umano e ambiente naturale nelle sue sfaccettature più spirituali ed intimistiche. In mostra sono esposti lavori della sua più recente produzione artistica, in continuità ed evoluzione formale e tecnica del percorso intrapreso nelle ultime due personali esposte in Gilda Contemporary Art.
In particolare, l’artista si è concentrata sulla ricerca di colori realizzati personalmente con pigmenti naturali configurando una tavolozza di grande espressività e che la caratterizza in maniera decisiva.
Il titolo della mostra prende spunto dalla poesia di Lord Byron, autore inglese del periodo romantico, There is a pleasure in the pathless woods (C’è un piacere nei boschi senza sentieri), che fa riferimento all’atto del vagare pensosi ed in perfetta simbiosi con la natura circostante, addentrandosi in boschi e senza una meta precisa. L’atmosfera colta nel componimento poetico è anche quella del giardino “all’inglese”, un ambiente naturale ricreato dall’uomo in maniera armonica ed al contempo libera da strutture geometriche o rigide , in antitesi con il modello del giardino all’italiana, e che consente una assoluta connessione con la natura.
La dimensione cui ambisce la Rossi nel proprio sguardo verso la natura è quella dell’empatia, ben descritta da filosofi della scuola fenomenologica quali Theodore Lipps. Il percorso della Rossi è paragonabile ad una lunga introspezione di stampo meditativo nel tentativo di rintracciare la propria profonda ancestralità e con essa una identità “naturale”. In questo, la natura della Rossi assomiglia a quella disordinata ma sensata ( munita “di senso”) di un giardino segreto di ispirazione romantica, dove tutto è in armonia e in equilibrio, come un ecosistema perfetto.
Attraverso il colore e il gesto, fluido e mai spezzato l’artista crea sulla tela ambientazioni suggestive e di particolare ispirazione emotiva.
Per consentire al pubblico un approfondimento sull’artista, nella prima sala della galleria è allestita una installazione a muro che configura un grande polittico di “studi”: tele di piccole dimensioni dove la pittrice ha sperimentato gli affiancamenti cromatici realizzando varie prove, che tuttavia per intensità hanno assunto e conquistato la piena legittimità ad essere considerate opere compiute.
La galleria aderisce alla Ventesima giornata del contemporaneo promossa da AMACI, che si terrà sabato 12 ottobre, con un incontro aperto al pubblico alle ore 16, dove la curatrice Cristina Gilda Artese presenterà la mostra con un focus sul tema “empatia e natura”.
BIOGRAFIA
Federica Rossi nasce nel 1972 a Parma dove vive e lavora. Si diploma al Liceo d’Arte di Parma e successivamente frequenta l’Accademia di Comunicazione di Milano. Una forte spinta creativa la porta a sperimentare i vari mezzi espressivi che riversa, in un primo momento, nella visual communication, collaborando per alcuni anni come Art director presso agenzie pubblicitarie. Da qui la scelta di dedicarsi all’arte in modo totale. Nel 2004 le sue prime personali e nel 2007 sceglie di promuovere la sua arte soprattutto a livello internazionale. Un’ intensa attività espositiva la vede protagonista in mostre personali a Londra, Miami, Ankara, Copenaghen,Bruxelles, Vienna, Stoccarda presso Istituti Italiani di Cultura, Musei e Gallerie con le quali collabora fino ad oggi.
In collettive espone in Svezia, Miami, New Jersey, Texas, Chicago, Boston, Dubai. Solo negli ultimi anni inizia ad esporre maggiormente in Italia, nel 2016 la sua città gli dedica una personale di rilevo “Tra Madre e Terra” a cura del prof. Philipe Daverio. Tra le personali in Italia nel 2017 la mostra The Living Cell al Museo della Città di Rimini. Attualmente le sue opere trovano spazio in collezioni pubbliche e private, da segnalare la presenza nell’archivio della Biennale del Disegno di Rimini. Nel 2019 inizia la collaborazione con Gilda Contemporary Art partecipando alla mostra collettiva “La stella a 8 punte” ed alla rassegna d’arte “Gilda’s Wall_art for value” presso la Banca di Asti di via Manzoni a Milano.