On Kawara guida l’asta della collezione del leggendario curatore Kasper König da Van Ham
É andata in scena alla casa d'aste tedesca Van Ham agli inizi di ottobre 2024 e con ottimi risultati la vendita della collezione d'arte del curatore tedesco, da lui stesso messa a punto lo scorso agosto, poco prima della scomparsa
Una collezione d’arte di alto profilo, estesa ad ampio raggio sulle avanguardie contemporanee del secondo Novecento e proveniente da uno dei più significativi e influenti curatori del secolo scorso, Kasper König, è stata venduta dalla casa d’aste tedesca Van Ham nelle giornate dell’1 e 2 ottobre 2024.
Scomparso il 9 agosto 2024 all’età di ottant’anni, il curatore e collezionista d’arte tedesco Kasper König aveva infatti costruito, nel corso della sua lunga carriera, una corposa raccolta d’arte contemporanea, con lo sguardo attento del professionista di settore, ma anche con l’intelligenza dell’appassionato amico degli artisti. E le due sessioni della vendita The Kasper König Collection – His Private Choice, a inizio mese, ne offrivano un saggio significativo.
L’asta della Collezione König in asta a Colonia
Molti degli artisti in catalogo da Van Ham sono stati amici e persone vicine a König, a cui erano legati da relazioni non solo professionali, ma anche personali e affettive. Come nel caso dell’artista giapponese On Kawara, con cui il celebre “costruttore di mostre” ebbe uno stretto rapporto di amicizia, o di Andy Warhol, Carl Andre e Sol LeWitt, che certo figuravano tra le sue conoscenze direttissime.
Oltre ad una serie di esperienze di lungo corso come curatore e docente universitario e oltre ad aver fondato lo Skulptur Projekte Münster, il più grande evento di arte pubblica in Europa, a partire dal 2000 e fino al 2012 König è stato direttore del Museum Ludwig di Colonia, a cui ha nel 2023 donato un nucleo consistente di cinquanta opere, oggi fruibili dalla collettività all’interno della collezione del museo.
Probabilmente il suo rapporto con Colonia ha fatto sì che fosse questa città, che con l’arte ha una tradizione consolidata (è qui che tra l’altro è nata la prima fiera d’arte moderna), ad essere scelta per la vendita della sua collezione tramite la casa d’aste Van Ham, con base proprio nella capitale di Renania.
L’artista e amico On Kawara top lot in asta da Van Ham
I risultati delle sessioni d’asta sono stati positivi, con una buona accoglienza per i 250 lotti, che si sono andati a sommare fino a un totale di 6 milioni di euro, somma giustificata, oltre che dalla qualità dei lavori offerti in vendita, dalla prestigiosa provenienza delle opere.
Top lot della vendita è stato un acrilico su sfondo rosso datato May 7, 1967 (1967) dell’amico On Kawara, venduto per €1.056.000. Dello stesso artista un altro lavoro più recente e su sfondo grigio, 21 Nov. 2003 (2003), ha raggiunto quota €290.400.
La scultura Ghost Wardrobe for M. M. (1967-1983) di Claes Oldenburg ha raggiunto oltre il triplo della sua stima bassa, trovando un nuovo proprietario per €343.200. Proprio di Oldenburg era stata la prima mostra curata da Kasper König, a Stoccolma, all’età di 23 anni, e da allora i due erano rimasti amici per tutta la vita.
Tutti i risultati delle opere di Kasper König vendute in asta
Sempre in orbita di nuove avanguardie, Prototyp der Auditorium-Diwane (1991) dell’austrico Franz West è stato protagonista di una lunga contesa che ha fatto salire vertiginosamente la stima bassa fissata a €20.000 alla cifra finale, commissioni incluse, di €204.600. Dinamica simile si è riscontrata anche per Richard Artschwager presente con Portrait 1 (1962) che da €80.000 ha trovato una nuova casa per €211.200.
Molto apprezzate, inoltre, le opere di William Nelson Copley, tutte vendute in un range di aggiudicazione tra i 70 e i 170 mila euro, così come sopra i centomila euro sono finite opere a firma di Thomas Bayrle, John Chamberlain e Niele Toroni.
Una vendita, quella di Van Ham, che è stata un successo, oltre che un tributo a una figura storica del mondo dell’arte. Erano, al centro di questo catalogo, non solo tanti, tantissimi artisti più che celebri, ma anche il nome stesso di Kasper König, e la possibilità di aggiudicarsi ciò che già lui aveva scelto per sé.
Antonio Mirabelli
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