Mi serviva la luce: una storia di guarigione e rinascita
Nel mese dedicato alla sensibilizzazione sulla prevenzione del tumore al seno, condividiamo una storia di guarigione e rinascita, raccontata da Annette Schreyer nel suo ultimo libro Mi serviva la luce, appena pubblicato.
Comunicato stampa
Nel mese dedicato alla sensibilizzazione sulla prevenzione del tumore al seno, condividiamo una storia di guarigione e rinascita, raccontata da Annette Schreyer nel suo ultimo libro Mi serviva la luce, appena pubblicato.
Con questo libro vorrei condividere la mia esperienza con tutte le persone che hanno dovuto lottare e reagire a dei cambiamenti che non hanno scelto. Racconterò una storia di speranza e di nuova consapevolezza trovata per ricominciare.
Annette Schreyer
Mi serviva la luce (Postcart, 2024)
All’età di 42 anni Annette Schreyer è colpita da un cancro al seno.
Per quindici mesi la sua vita si è come fermata, il tempo scandito dalla cadenza delle terapie. Non riconosce più il suo corpo, comincia a prenderne le distanze. Mentre lei è sotto chemioterapia e dimagrisce, sua sorella gemella, invece, prende peso: è incinta. Inizia così un percorso parallelo strano e curioso, senza precedenti nella loro vita di gemelle identiche.
Mi serviva la luce non vuole raccontare la malattia. È piuttosto la storia di una fotografa che ricorre alla fotografia terapeutica per riflettere sul proprio cambiamento. Annette chiede ad altre sette artiste fotografe (Camilla Borghese, Francesca Catastini, Stephanie Gengotti, Simona Ghizzoni, Sara Palmieri, Viola Pantano, Cristina Vatielli) di aiutarla a scoprire il suo nuovo io. Farsi guardare con fiducia. Lasciarsi descrivere per trovare una propria, possibile visione. Re-inventarsi, ri-vedersi e farsi vedere.
Un documento sulla vita che prende il sopravvento, questo libro racconta una storia di speranza, racconta del potere trasformativo dell’arte e della condivisione.