L’amore secondo Kafka: il film sullo scrittore e sulla sua passione prima della morte
A cento anni dalla scomparsa di Franz Kafka arriva al cinema il film che narra l’ultimo anno di vita dell’autore de Il Processo, segnato dall’amore per Dora Diamant. Il trailer
Il nome di Kafka è indissolubilmente legato alla figura dello scrittore tormentato, indolente, oppresso. Con il film L’amore secondo Kafka, la coppia Georg Maas e Judith Kaufmann tenta di mostrare un altro volto dell’intellettuale, quello più umano e sensibile, scoperto grazie all’affetto per una donna: Dora Diamant.
Il film “L’amore secondo Kafka”
Tratto dal libro Die Herrlichkeit des Lebens di Michael Kumpfmüller, il film sarà nelle sale dal 31 ottobre con Wanted, nell’anno del centenario della morte di Kafka.
“Grazie all’amore, l’ultimo anno di vita di Franz Kafka diventa il più felice” recita la sinossi ufficiale de L’amore secondo Kafka, che induce lo spettatore a riflettere non solo sulla vera natura dell’autore, ma anche sul peso e il valore che i rapporti umani possono avere nel corso dell’esistenza di ciascuno.
Da un lato c’è la figura malinconica e inquieta di Franz, interpretato da Sabin Tabrea, e dall’altra quella libera, gioiosa e pragmatica di Dora, che ha il volto dell’attrice Henriette Confurius: la loro diversità e distanza sociale sarà un collante magnetico che culminerà in una riscoperta di entrambi. Lo stesso Kafka supererà le sue difficoltà relazionali, godendo della leggerezza di ogni singolo istante che la malattia gli concesse da lì in avanti.
Un amore senza lieto fine
Nei soli dieci mesi in cui Kafka e Diamant si legarono sentimentalmente, la malattia e le ristrettezze economiche li costrinsero anche ad un periodo di lontananza, che li vide poi ritrovarsi più uniti e desiderosi che mai l’uno dell’altra.
Nonostante Dora, di quindici anni più giovane di Franz, avesse ritrovato un paziente da accudire invece che l’uomo affascinante del primo incontro, la consapevolezza della morte incombente fece in modo che i due cogliessero ogni istante trascorso insieme come un dono.
“La felicità più grande risiede nelle piccole cose” recita il protagonista, “Pertanto, se dovessi scrivere della mia vita annoterei solo gli avvenimenti di poco conto. Si può ritenere che la meraviglia della vita sia sempre a disposizione di ognuno in tutta la sua pienezza, invisibile. Tuttavia, se la si chiama con il giusto nome, essa arriva”.
Le opere di Kafka e la crisi degli Anni ‘20
Nel periodo in cui Kafka si legò alla Diamant, egli scrisse opere come L’artista della fame, Josefine, la cantante, L’edificio e Una donna piccola che certamente riflettono molto la quotidianità della coppia.
Nel film, temi come crisi economica, povertà, antisemitismo che permeavano la società di allora, sono percepibili, ma secondari nell’economia del racconto, che si concentra sull’intimità della coppia e sulla magia dell’amore capace di rendere un solo anno di vita quello più importante per l’esistenza di uno dei più grandi autori del XX secolo.
Roberta Pisa
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