Storia di SheClicks, la community di fotografia

Abbiamo intervistato Angela Nicholson, fondatrice della comunità di fotografia SheClicks, per approfondire il progetto, la sua storia e le sue iniziative tutte al femminile

Fondata nel 2018 da Angela Nicholson come un semplice gruppo Facebook in cui condividere la passione per la fotografia con altre donne, oggi SheClicks è una piattaforma internazionale composta da oltre 12mila membri, che organizza webinar, workshop e incontri dedicati alle prospettive femminili sul medium fotografico. Ne parliamo con Angela Nicholson.

Intervista ad Angela Nicholson

Parliamo di SheClicks…
SheClicks è una comunità che nasce principalmente come un gruppo Facebook nel 2018. Volevo creare un network per sole donne interessate a condividere idee, nozioni, scoperte della fotografia. Per chiacchierare e godersi quest’arte sia come passatempo che come professione. Tutti gli eventi, i webinars ed i podcasts sono gratis per le iscritte e non c’è una quota d’iscrizione.

Claire Louot
Claire Louot

Com’è nata l’idea?
Dal 2004 lavoro in Regno Unito per uno studio di stampa fotografica; conosco parecchia gente del settore…. Ad un certo punto mi sono detta che magari un gruppo Facebook in cui condividere la passione per la fotografia sarebbe cresciuto a qualche centinaio di membri in un paio di mesi. Non mi aspettavo che sarebbe successo in 24 ore, né che avremmo raggiunto 1000 iscrizioni in un mese. Da lì ho capito che c’era il desiderio di una comunità come SheClicks

E poi, come sono andati i primi momenti di sviluppo del progetto?
Per i primi tempi, abbiamo chattato online. Si condividevano foto, ci si facevano domande, si scambiavano informazioni. Poi, superate le 1000 iscritte, ho cominciato ad organizzare webinars presentati da fotografe e donne del mestiere. Da subito abbiamo anche organizzato degli incontri dal vivo che sono cresciuti in popolarità dopo la fine del lockdown. Gli incontri poi si sono allargati a tutto il mondo, anche se la maggior parte si realizzano in Gran Bretagna dove abbiamo il maggior numero di iscritte. Da giugno 2023, è stato lanciato anche SheClicks Women in Photography Podcast, disponibile nelle maggiori piattaforme podcasts e sul nostro sito.  

Di che cosa si tratta?
Sono interviste a donne del settore che raccontano le loro esperienze: come sono arrivate dove sono, cosa le ha motivate. L’obiettivo è quello di mettere in luce la fotografia al femminile e di discutere sulle questioni e problematiche che le donne incontrano nel settore. 

… Quindi una serie di motivazioni sia professionali sia personali?
Si, una combinazione di ragioni. A casa mi incoraggiavano da tempo a fare qualcosa al femminile e quando un’amica negli Stati Uniti mi ha parlato della popolarità di comunità fotografiche lì, mi sono detta che poteva essere l’approccio giusto. Erano i tempi in cui i gruppi Facebook cominciavano a nascere e mi è sembrato che calzasse a pennello. Poi, professionalmente, sia nel mio lavoro in stamperia, sia come Technical Editor per Amateur Photographer’s e poi Head of Testing per Future Publishing, mi ero accorta che non c’erano molte donne che pubblicavano nelle riviste. 

Ti sei mai chiesta il motivo?
Non credo che dipendesse da sessismo intenzionale, piuttosto da una mancanza di comunicazione; da una serie di malintesi nei processi di pubblicazione. Conoscevo parecchie fotografe molto brave che amavano il loro lavoro, eppure restavano poco notate. Ero anche abbastanza frustrata dalla mancanza di donne scelte come ambasciatrici di importanti marchi, per macchine, lenti, accessori. Volevo dare una mano a cambiare le cose. 

Secondo te la fotografia al femminile ha un approccio esclusivo al medium? 
Generalmente parlando: sì. Resta una generalizzazione, ma penso che le fotografe tendano a vedere la fotografia come un mezzo per esprimersi e mostrare il mondo così come lo vedono, piuttosto che registrare la copia esatta della scena che hanno di fronte. Le donne in genere esprimono un rapporto personale con le immagini che scelgono e sono meno condizionate dalla macchina che usano. Quando insegnavo fotografia in un centro di formazione per adulti, avevo conversazioni con le mie alunne sul loro lavoro, sul perché di certe immagini e su come la macchina le aveva assecondate ed aiutate a realizzarle. Gli uomini erano più orientati sulla tecnica. 

Come sponsorizzi tutti gli eventi che crea SheClicks?
Ho costruito una relazione con gli sponsor durante la mia carriera. Se penso che esistano delle connessioni tra un evento ed uno sponsor, li contatto.

Sul sito SheClicks ci sono informazioni sui progressi tecnologici del settore e i prodotti più recenti. Come descriveresti il rapporto di SheClicks con i grandi marchi fotografici?  
È un rapporto di rispetto reciproco. C’è la consapevolezza che le mie recensioni sono indipendenti, ma spesso vengo invitata alle presentazioni di prodotti prima che entrino in commercio. In fondo è dal 2004 che scrivo recensioni su set fotografici.

SheClicks è una comunità globale ora?
Si. Molte iscritte vivono in UK, ma ne abbiamo tante in tutto il mondo ed il numero continua a crescere. Ogni anno, ad agosto organizziamo una serie di ‘Big Meet-ups’ per celebrare l’anniversario della nascita di SheClicks. Sono incontri che si tengono in tutto il mondo. E poi i nostri webinars e podcasts sono internazionali. Maria Pia Masella

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Maria Pia Masella

Maria Pia Masella

Laureata in Lingue e Letteratura Francese a Roma (La Sapienza), ha proseguito gli studi con un Master in Comparative Literature (University College London) e un secondo Master in Arte Contemporanea (Christie’s Education/University of Glasgow). Scrive per la rivista letteraria In-Arte,…

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