Nicolò Bruno – Nastro adesivo

Informazioni Evento

Luogo
GALLERIA MACCA
Via Lamarmora 136, Cagliari, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

ogni martedì, giovedì e venerdì dalle 19 alle 20.30, o su appuntamento

Vernissage
12/10/2024

ore 18

Artisti
Nicolò Bruno
Generi
arte contemporanea, personale

Prima mostra personale di Nicolò Bruno (Milano, 1989; vive e lavora tra Basilea e Milano) in galleria.

Comunicato stampa

 

La prima mostra personale di Nicolò Bruno a Cagliari rappresenta una tappa significativa nell’evoluzione artistica del pittore milanese, proponendo una riflessione complessa e stratificata sulle tematiche dell’intimità, dell’amore queer maschile e della capacità cerebrale di creare immagini attraverso associazioni. L’esposizione presenta sia lavori inediti che opere già inserite nel progetto realizzato in collaborazione con l’artista Chiara Calore al Museo MACC di Calasetta, proseguendo così un discorso iniziato nelle sale di quel museo, ma ora arricchito di nuove sorprendenti dimensioni.

 

Il titolo, Nastro Adesivo, si presta a diverse interpretazioni e diventa una metafora centrale per comprendere il processo creativo di Bruno. Il nastro adesivo non è solo un materiale fisico, ma assume qui il significato simbolico di un collegamento, di una connessione fra le immagini e i pensieri che abitano la mente dell'artista. Il nastro, con la sua capacità di unire frammenti, rappresenta l’atto stesso di assemblare immagini, emozioni e memorie in un unico discorso visivo. In questo senso, la pittura di Bruno si configura come una sorta di viaggio associativo e onirico dove il reale si confonde con l’immaginario, creando una sovrapposizione fluida e polimorfica di elementi.

 

Le opere esposte alla Galleria Macca rivelano un interesse crescente per la capacità della mente umana di creare immagini attraverso la sovrapposizione e la giustapposizione di pensieri visivi. In questa fase della sua carriera, Bruno sembra voler esplorare i meccanismi cerebrali che rendono possibile la formazione di ricordi e di immagini interiori, in un dialogo incessante tra il vissuto e l’immaginazione. Le figure, i paesaggi e gli oggetti che popolano le sue tele sembrano emergere come frammenti di memoria che si mescolano, dando vita a una narrazione visiva che trascende il dato rappresentativo. Questa costruzione pluridimensionale genera continui rimandi che arricchiscono infinitamente il racconto, invitando lo spettatore a perdersi nei dettagli e nelle intersezioni di “tempi” paralleli. Tema centrale del lavoro di Nicolò Bruno, che si conferma anche in Nastro Adesivo, è la sua esplorazione dell’intimità, dell’erotismo e dell’amore maschile, declinato attraverso una sensibilità queer. Le sue pitture spesso affrontano tematiche delicate e profonde legate alla rappresentazione del corpo maschile e dei rapporti affettivi e sessuali tra uomini. In queste opere, l’erotismo non viene mai presentato in maniera esplicita o superficiale, ma piuttosto come un elemento intrinseco e intimo, che si manifesta attraverso gesti sottili, sguardi e dettagli corporei che alludono a una profonda connessione emotiva e fisica. La fluidità della rappresentazione di questi temi suggerisce che per Bruno l’erotismo non è solo una questione di attrazione fisica, ma un processo di scoperta e di auto-accettazione. Le figure maschili nelle sue opere sembrano trovarsi sospese tra il desiderio e la vulnerabilità, in uno spazio ambiguo dove l’amore si intreccia con l’identità. Uno degli aspetti più affascinanti del lavoro di Bruno è la sua capacità di fondere il reale con l’immaginario. Nelle sue tele, la distinzione tra ciò che è reale e ciò che è frutto dell’immaginazione si dissolve, creando un continuum visivo in cui le due dimensioni si confondono. Questo gioco di sovrapposizioni è particolarmente evidente nell’uso che l’artista fa di elementi figurativi che sembrano appartenere al mondo quotidiano, ma che vengono ricontestualizzati in un’atmosfera onirica e surreale grazie all’uso magistrale del colore. Come in un sogno, Bruno attinge al suo archivio figurativo personale, che combina elementi della vita reale con ricordi, desideri e fantasie. Il risultato è un linguaggio pittorico ibrido, che invita lo spettatore a intraprendere un viaggio esplorativo attraverso i vari strati dell’opera, alla ricerca di connessioni e significati nascosti.

 

[Efisio Carbone, ISRE - Settore Musei; Direttore Onorario del Museo MACC di Calasetta]

 

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BIO

Nicolò Bruno (Milano, 1989; vive e lavora tra Basilea e Milano) nel 2012 si diploma in Pittura e Arti Visive alla NABA di Milano, e nel 2015 consegue il suo MFA in Pittura alla Fachhochschule Basel Nordwestschweiz a Basilea. Collabora con il Fiorucci Art Trust a Londra e Milovan Farronato, Milano Pride, Vinyl Factory… e contribuisce alla fondazione dei collettivi F84, e Metodo Milano. Il suo lavoro è stato esposto e pubblicato in Italia e all’estero, e Bruno ha partecipato a diverse residenze e premi internazionali (finalista - VideoInsight Prize nel 2022; finalista - Combat Prize nel 2020...). Selezionato tra i migliori artisti emergenti italiani nel 2021 (222 Artisti Emergenti su cui investire, 2021, a cura di Cesare Biasini Selvaggi; pubblicato da Exibart), le sue opere si trovano in collezioni private e pubbliche, in Italia, Europa, Stati Uniti e in Messico.