A Matera Palazzo Lanfranchi riapre al pubblico e inaugura i nuovi spazi espositivi
Dopo un significativo intervento di restauro e valorizzazione degli ambienti interni ed esterni del palazzo seicentesco, il Museo Nazionale d'Arte Medievale e Moderna della Basilicata torna fruibile con un'offerta culturale del tutto ridefinita
Originariamente utilizzato come seminario, Palazzo Lanfranchi venne costruito a Matera nel 1668 per volere del vescovo Vincenzo Lanfranchi. Il progetto di costruzione venne affidato al frate Francesco da Copertino che, nel 1672, completò lo stabile inglobando le strutture preesistenti, ancora oggi parte integrante della scenografica facciata dell’edificio. Successivamente, nel 2003, negli spazi del palazzo prese forma il Museo Nazionale d’Arte Medievale e Moderna della Basilicata. Nel 2021, invece, l’immobile è stato oggetto di un significativo intervento di restauro che ha visto il rinnovamento e la valorizzazione degli ambienti (sia interni che esterni) e delle collezioni. A distanza di tre anni – e dopo la chiusura temporanea del 2 settembre 2024 – il Museo materano torna nuovamente fruibile con un’offerta culturale del tutto ridefinita.
I nuovi spazi espositivi di Palazzo Lanfranchi a Matera
Al piano terra di Palazzo Lanfranchi saranno inaugurate nuove sale dedicate alle opere di due maestri dell’arte del Novecento, quali: Carlo Levi (Torino, 1902 – Roma, 1975), a cura della professoressa Daniela Fonti, e Luigi Guerricchio (Matera, 1932-1996), a cura della professoressa Maria Adelaide Cuozzo. Un’attenzione particolare è poi data al grande telero di Levi, intitolato Lucania ’61, riallestito per l’occasione in modo da favorirne la fruizione e la comprensione da parte del pubblico. Il primo piano, invece, si dividerà in due sezioni espositive: l’Arte del territorio, con una selezione di opere locali di arte sacra che passano dal Medioevo al Settecento; e la prestigiosa collezione di pittura napoletana sei/settecentesca, raccolta nella seconda metà dell’Ottocento dal lucano Camillo d’Errico di Palazzo San Gervasio, a Potenza. La raccolta sarà proposta in una cornice completamente rinnovata grazie alla curatela del professor Stefano Causa.
Tecnologia, didattica e creatività a Palazzo Lanfranchi a Matera
Una delle grandi innovazioni di questa riapertura è l’introduzione di tre nuove sale multimediali. La prima sarà una camera immersiva che, grazie a una sapiente combinazione di arte, creatività e intelligenza artificiale, permetterà un’interazione unica con i dipinti di Carlo Levi. La visita alle sale che ospitano le opere di Luigi Guerricchio sarà invece introdotta da una narrazione video in prima persona dell’artista, pensato per catturare l’attenzione del pubblico. Infine, la sala dedicata alla pinacoteca di Camillo d’Errico offrirà un’esperienza multisensoriale che arricchirà la fruizione delle opere della celebre collezione con una grande proiezione a tutta parete. A questi si aggiungono due tavoli multimediali touch screen dedicati alla gamification e un’imponente riproduzione del telero Lucania ’61 di Carlo Levi, ricostruito con l’impiego di oltre 220mila mattoncini LEGO® nella nuova sala didattica, progettata integrando strumenti tecnologici al rinnovato allestimento degli arredi.
Parola a Annamaria Mauro, direttrice dei Musei Nazionali di Matera
“La riapertura di Palazzo Lanfranchi rappresenta un momento storico per la città di Matera. Grazie agli interventi realizzati, non solo restituiamo al pubblico uno spazio ricco di storia e arte, ma lo rendiamo più inclusivo e accessibile, in linea con la nostra visione di un museo aperto e partecipativo”, così si esprime Annamaria Mauro, direttrice dei Musei Nazionali di Matera. “Siamo certi che le innovazioni introdotte e le nuove modalità di fruizione sapranno affascinare i visitatori, stimolando un dialogo più profondo con le opere esposte”.
Valentina Muzi
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