Opera Viva Barriera di Milano il Manifesto – Davide Dormino
In Piazza Bottesini appare l’immagine di un gatto che insegue una farfalla: è una scena giocosa o nasconde una trama alternativa? Quest’anno il tema della 10° edizione di Opera Viva Barriera di Milano, il Manifesto, il progetto sul pre-esistente di Alessandro Bulgini, è dedicato al camouflage.
Comunicato stampa
Opera Viva Barriera di Milano, il Manifesto
10° edizione
CAMOUFLAGE
Un progetto di Alessandro Bulgini
Settimo appuntamento:
Davide Dormino
Far Fall
Lunedì 14 ottobre 2024
ore 18.30
Torino, Barriera di Milano, Piazza Bottesini
In Piazza Bottesini appare l’immagine di un gatto che insegue una farfalla: è una scena giocosa o nasconde una trama alternativa? Quest’anno il tema della 10° edizione di Opera Viva Barriera di Milano, il Manifesto, il progetto sul pre-esistente di Alessandro Bulgini, è dedicato al camouflage. Uno spazio urbano di 6x3 metri in Piazza Bottesini diventa un manifesto di pubblico dissenso nascosto in piena vista. Il settimo appuntamento è il 14 ottobre alle 18:30 con l’opera “Far Fall” dell’artista Davide Dormino.
Un simpatico gattino stilizzato cerca di intrappolare una farfalla nel suo retino. Il gatto è il predatore, la farfalla la preda. Il gatto è il nemico camuffato, la farfalla è il nostro spirito libero sul punto di essere intrappolato. Una scena all’apparenza innocente potrebbe raccontarci una storia tutt’altro che a lieto fine.
Tanto nella cultura orientale quanto in quella occidentale, la farfalla è un simbolo ricorrente, dall’iconografia cristiana fino alle arti visive, nei dipinti di Van Gogh, di Hieronymus Bosch, nelle nature morte fiamminghe, nei kimoni giapponesi. È un'allegoria dell'anima, della salvezza, della metamorfosi. Non a caso il termine greco “psyché” designa l’anima, ma significa anche farfalla. Ecco perché anche nella tradizione ellenistica, la giovane Psiche è rappresentata con ali di farfalla. Da qui l'analogia anima-farfalla, o soffio vitale che sfugge all'uomo in punto di morte.
Per il settimo manifesto camouflage, l’artista Davide Dormino si è appropriato di uno sticker whatsapp da un pacchetto creato da Jerrod Maruyama, “Cutie Pets” (dolcissimi amici graziosi e simpatici) a cui ha dato liberamente il titolo di Far Fall. “In inglese l’espressione si traduce come “caduta lontano, cade lontano” così come l’immagine in questione è distante in tutto dalla mia ricerca, estetica e concettuale. Rinnegare, tradire, censurare sé stessi quando il sangue bolle dall’altra parte, diventa un atto di resistenza ancora più incisivo poiché è la dichiarazione che esiste un problema radicato nel sistema”. Con questa dichiarazione, Dormino intende denunciare quanto l’arte sia costretta talvolta a piegarsi alle logiche di mercato. Eppure, realizzando un’opera antitetica, lontana dalla sua consueta pratica artistica, Far Fall concorre a completare l’operazione di dissenso corale di Opera Viva Barriera di Milano, il Manifesto nascondendo in piena vista un credo personale, un’idea, una necessità con un perfetto camouflage.
BIO
Davide Dormino (Udine, 1973) è artista visivo e scultore. Cerca nuove forme attraverso uno studio continuo sulle possibilità liriche e plastiche di materiali come il marmo, il bronzo e il ferro. Si confronta con la dimensione, operando a ogni scala che sia in grado di rappresentare l’idea e inserirla nel contenitore adatto. Opere piccole e grandi, materiali trasformati senza artificio ma adattati alla volontà di interpretare lo spirito, senza tempo, del racconto di un evento o del proprio stato d’animo di artista contemporaneo. Nei suoi lavori di arte pubblica troviamo una ricerca di monumentalità (Poltergeist, 2019) e di presa di possesso dello spazio (Naviganti - Monumento all’immaginazione, 2017); in ogni suo lavoro, inoltre, compare una ricerca di senso attraverso il riferimento a tematiche imprescindibili per l’Uomo (Atlante, 2019).
Ha realizzato opere ambientali permanenti in Italia e all’estero: “Breath” (2011) ad Haiti realizzato a un anno dalla catastrofe del terremoto, per incarico delle Nazione Unite; “Anything to say?” (2015), una scultura itinerante dedicata al coraggio e alla libertà d’informazione che ha iniziato il suo percorso da Berlino (Alexanderplatz) il 1 Maggio del 2015, e si è spostata negli anni successivi, installata nelle piazze di città italiane ed europee. Per quest’opera ha vinto il Prix Éthique 2016 dall’organizzazione francese AntiCor.
Insegna Disegno, Scultura e Installazione alla R.U.F.A. Rome University of Fine Arts. Vive e lavora a Roma.
Opera Viva Barriera di Milano, il Manifesto
Piazza Bottesini, Barriera di Milano, Torino
Un progetto di Alessandro Bulgini
SETTIMO APPUNTAMENTO
14 ottobre 2024 – 4 novembre 2024
Far Fall
Davide Dormino
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