Artisti italiani all’estero. Le mostre e gli eventi degli Istituti Italiani di Cultura nel mondo 

Dall’omaggio a Leopardi di Allegra Hicks all'Istituto Italiano di Cultura di New York, al progetto collettivo sul carcere all’Istituto Italiano di Cultura di Parigi

Nelle ultime settimane si sono succedute inaugurazioni su inaugurazioni di eventi e mostre di artisti italiani negli Istituti di Cultura e nei musei delle capitali o delle più importanti città straniere. Eccone una selezione, per mettere in risalto il lavoro svolto dai nostri connazionali nel contesto artistico-culturale delle realtà estere.

Allegra Hicks all’Istituto Italiano di Cultura New York

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Allegra Hicks

La mostra La Ginestra e il Vesuvio dell’artista e designer italiana Allegra Hicks, in corso fino al 19 ottobre 2024 all’Istituto Italiano di Cultura di New York, trae ispirazione dalla celebre poesia di Giacomo Leopardi, La Ginestra, in cui il poeta descrive la natura come una forza distruttiva e indifferente. Allegra Hicks, tuttavia, ne offre una visione complementare, presentando una natura che, pur distruggendo, lo fa per creare e generare nuova vita. Attraverso una combinazione di tecniche tradizionali e contemporanee, come l’arazzo, la scultura in bronzo e il ricamo tridimensionale, le otto opere esposte celebrano il ciclo perpetuo di distruzione e rinascita che caratterizza la natura.

https://iicnewyork.esteri.it/it

Il progetto artistico ‘iosonovulnerabile’ all’Istituto Italiano di Cultura di Parigi

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Il progetto artistico ‘iosonovulnerabile’ all’Istituto Italiano di Cultura di Parigi

L’Istituto Italiano di Cultura di Parigi presenta il progetto artistico iosonovulnerabile, una pratica performativa artistica a cura di Sergio Mario Illuminato, dove pittura-scultura e fotografia-cinema dialogano con la realtà, che sarà visibile fino al 29 novembre all’interno dei giardini dell’Istituto. “In questo progetto che ospitiamo, riscontriamo l’essenza e la condizione dell’arte contemporanea che non è più capace neanche di testimoniare la violenza e la complessità della società in cui viviamo”, dichiara il direttore dell’Istituto, Antonio Calbi. “Siamo tornati in un tempo di guerra e ci domandiamo cosa fa l’arte per testimoniare questa condizione umana, come direbbe Jean-Paul Sartre: il team del Movimento Vulnerarte APS, in questo caso, ha cercato di recuperare degli indizi di vita non più esistenti per far ricongiungere il destino di ieri con gli occhi e la sensibilità dell’osservatore di oggi”. Giunto alla sua seconda tappa, dopo la ricerca iniziata all’ex Carcere Pontificio di Velletri, il progetto prosegue dunque a Parigi per poi continuare, il prossimo novembre, a Roma, presso gli spazi del Museo Storico di Villa Altieri.

https://iicparigi.esteri.it/it/gli_eventi/calendario/mostra-iosonovulnerabile

Roberto Ghezzi all’Istituto Italiano di Cultura OSLO

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Roberto Ghezzi. The Polar Stream, 2023. Courtesy the artist

Indagare la natura e fenomeni connessi al cambiamento climatico, in chiave artistica. È questo il tema della mostra di Roberto Ghezzi, dal titolo WHITE FADES, Art, Science and Climate Change in the Polar Lands, a cura di Mara Predicatori in corso fino al 15 novembre 2024 all’Istituto Italiano di Cultura a Oslo. La personale vede la collaborazione di Italia e Norvegia nella restituzione artistico-scientifica di un ampio progetto che intende “far parlare il ghiaccio”, coinvolgendo più partner nella condivisa volontà di diffondere e affrontare i temi ambientali ed ecologici attraverso il filtro poetico e critico, ad un tempo, dell’arte. La mostra è infatti frutto di due residenze artistiche, rispettivamente a Tassilaq (Groenlandia, 2022) presso The Red House di Robert Pieroni e alle Isole Svalbard (Norvegia, 2023), presso lo Spitsbergen Artists Center: in entrambe le esperienze l’artista ha lasciato che fosse la fusione del ghiaccio a lasciare tracce e dunque a produrre le sue opere.

https://iicoslo.esteri.it/it

Nico Vascellari al Kunsthal Charlottenborg di Copenhagen

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VIT, 2020. Still da video

Nico Vascellari è l’unico artista italiano presente nella grande collettiva, Poetics of Encryption, a cura di Nadim Samman presso Kunsthal Charlottenborg a Copenhagen in corso fino al 12 gennaio 2025. Inizialmente presentata presso il KW Institute for Contemporary Art di Berlino lo scorso febbraio e realizzata in stretta collaborazione con il KW Institute for Contemporary Art di Berlino, la mostra esplora il lato oscuro della tecnologia, riunendo le opere di 38 artisti e artiste internazionali – spaziando dai media analogici e digitali con opere storiche e recentemente commissionate – tra cui l’opera video VIT (2020) di Nico Vascellari, nella grande ala sud di Kunsthal Charlottenborg.

https://kunsthalcharlottenborg.dk/en/udstillinger/poetics-of-encryption-2

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Claudia Giraud

Claudia Giraud

Nata a Torino, è laureata in storia dell’arte contemporanea presso il Dams di Torino, con una tesi sulla contaminazione culturale nella produzione pittorica degli anni '50 di Piero Ruggeri. Giornalista pubblicista, iscritta all’Albo dal 2006, svolge attività giornalistica per testate…

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