Sciamanesimo coreano e spiritualità nella mostra di Si On a Roma
La violenza insita nel mondo contemporaneo è al centro della mostra dell’artista coreana nel suo processo di purificazione spirituale. Alla Galleria T293 a Trastevere
“Mi sento sempre più distante da ciò che significa essere umano”, afferma l’artista Si On, protagonista della mostra Beasts and Blossoms da T293 a Roma.
Chi è Si On
Nata in del Corea Sud, Si On ha studiato all’Università Mokwon in Corea e all’Università delle Arti di Kyoto, prima di trasferirsi a Cracovia nel 2017 dopo un periodo a New York. Nel 2019, l’artista ha deciso di cambiare il suo nome da Hyon Gyon a Si On, per il suo significato: “giusto” e “saggio”, valori che rappresentano la sua visione della vita e del mondo artistico. Questo cambiamento di nome ha segnato un processo di purificazione simbolica, un gesto che l’ha aiutata a rafforzare la fiducia in sé stessa e nella sua arte.
L’esposizione da T293 combina opere già viste nella mostra “Born with a Void” (2022) presso Le Scalze a Napoli con nuovi lavori, tracciando l’evoluzione dell’artista: da citazioni visive ispirate alla cultura orientale e occidentale alla teatralità barocca e alla sensualità delle sue nuove creazioni. L’arte di Si On si distingue per un’espressione emozionale intensa, affrontando temi come rabbia e dolore con gesti fisici potenti, bilanciati da colori brillanti e atmosfere sospese.
La mostra di Si On da T293
Uno dei riferimenti chiave nelle opere di Si On è lo sciamanesimo coreano, un sistema spirituale che, secondo l’artista, rappresenta una connessione tra emozioni universali come gioia, tristezza, amore e risentimento. Il ruolo dello sciamano come mediatore e terapeuta per i più deboli ha ispirato profondamente Si On, che vede un parallelo tra il potere salvifico dello sciamanesimo e l’arte. Entrambe, per chi ne riconosce il potere, offrono una via di salvezza e guarigione.
La pratica artistica di Si On
L’opera di Si On è un processo spirituale e catartico, in cui l’artista si immerge completamente, viaggiando attraverso il tempo e provando emozioni contrastanti. È una pratica creativa che combina violenza e delicatezza, riflettendo la dualità della vita stessa, fatta di opposti come luce e ombra, gioia e dolore. Nei lavori in mostra, anche sotto la calma apparente, emerge una tensione sotterranea, un senso di pericolo incombente che evoca fragilità e minaccia, attraverso dettagli inquietanti come occhi nascosti o dita che richiamano al silenzio.
Il lavoro di Si On riflette una costante ricerca di equilibrio tra opposti, una sfida alla tradizione e una profonda connessione con le emozioni umane.
Luca Vona
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