A Milano apre il nuovo spazio dell’importante galleria Robilant+Voena: in una via di super lusso

La mostra inaugurale, nel nuovo edificio storico di Via della Spiga, è dedicata all’artista visivo multimediale autodidatta e curatore Jordan Watson: con un passato in borsa e nell’industria musicale celebra nei suoi dipinti la black culture

Londra, Milano, New York, Parigi e ora di nuovo Milano. Sono le città dove ha sede la galleria Robilant+Voena che ora si appresta ad aprire uno spazio tutto nuovo nella città meneghina: l’evento inaugurale sarà il 20 novembre e sarà una personale dedicata allo statunitense Jordan Watson (Jamaica, Queens NYC, 1979), artista visivo multimediale autodidatta e anche curatore.

La nuova sede di Robilant+Voena nella via del lusso a Milano

Ci trasferiamo da Via Fontana in un edificio storico in Via della Spiga”, annuncia ad Artribune Andrea Sandri, Business Development & Marketing Associate a Robilant+Voena. “La galleria si trova in un finto secondo piano: in realtà è un primo piano perché c’è il mezzanino. Si tratta di uno spazio molto grande ed elegante che ha subito un lavoro di parziale restauro per riportare alla luce le peculiarità dell’edificio”. Considerata uno dei lati del quadrilatero della moda, via della Spiga è una delle zone più lussuose della città, oltre a essere uno dei maggiori centri dello shopping dell’alta moda a livello mondiale.

La storia delle gallerie Robilant+Voena

Una zona dinamica e dal respiro internazionale che ben si adatta allo stile di Robilant+Voena, una partnership tra i mercanti d’arte Edmondo di Robilant e Marco Voena. Insieme, hanno inaugurato la prima sede espositiva R+V nel 2004, a Londra. Altre gallerie sono state aperte a Milano nel 2009 ed a Parigi e New York nel 2020. R+V si è distinta come una delle principali gallerie d’arte sulla scienza internazionale per quanto concerne i dipinti antichi e l’arte italiana del secondo dopoguerra. Negli ultimi anni, la duplice specializzazione della galleria nei dipinti antichi europei e nell’arte italiana del Novecento è stata accompagnata da un preciso e coerente programma contemporaneo, realizzando progetti di artisti le cui pratiche si basano sull’eredità artistica del passato.

La mostra inaugurale su Jordan Watson

Come nel caso della mostra inaugurale su Jordan Watson, in una città come Milano che si appresta ad ospitare i Giochi Olimpici Invernali nel febbraio 2026. Le opere dislocate in quattro stanze della galleria, infatti, uniscono in pittura l’elegante identità della città al messaggio di unità e gioia tipici degli eventi sportivi. “Le mie opere vogliono celebrare l’eccellenza della black culture, dove lusso e piacere non rappresentano desideri ma realtà quotidiane, qualcosa presente nelle nostre radici e nel futuro che ci attende”, spiega l’artista con un passato in borsa e nell’industria musicale, qui alla sua prima personale. “Ogni singola pennellata costituisce un grido di consapevolezza verso il mondo intero, e riflette la necessità di una vita intensa, piena, libera”.

Claudia Giraud

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Claudia Giraud

Claudia Giraud

Nata a Torino, è laureata in storia dell’arte contemporanea presso il Dams di Torino, con una tesi sulla contaminazione culturale nella produzione pittorica degli anni '50 di Piero Ruggeri. Giornalista pubblicista, iscritta all’Albo dal 2006, svolge attività giornalistica per testate…

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