C’è un nuovo spazio espositivo a San Gimignano, gestito da un artista 

L’artista Michelangelo Consani ha aperto un nuovo spazio espositivo no-profit a San Gimignano. Si parte con una mostra bipersonale dello stesso Consani insieme a Loris Cecchini

Ie edificio57 è un nuovo spazio espositivo no-profit dedicato alla ricerca nelle arti visive, fondato dall’artista Michelangelo Consani e situato in un palazzo storico di San Gimignano. Composto da due livelli, terra e primo, include anche una project room sotterranea denominata Zattera.  La scelta di un “contenitore” originariamente destinato a spazio domestico, anziché di un classico “white cube”, è particolarmente felice per il proposito di Consani di presentare un “dialogo a due” con artisti con cui condivide una profonda affinità emotiva e progettuale. 

La mostra “Brainstorming” da Ie edificio57 

Brainstorming è la prima doppia personale, che esplora temi come spazialità, trasformazione organica e il rapporto tra produzione e decrescita. Loris Cecchini (Milano, 1969), con una serie di opere inedite, offre una nuova visione dello spazio, inteso come entità biologica e vitale ma anche razionale e strutturata. La sua installazione Tropism (Thin thing), una composizione modulare in acciaio, evoca il processo di crescita delle piante, richiamando il concetto di “tropismo“, ossia il movimento delle piante in risposta a stimoli esterni. 

Le opere di Loris Cecchini da Ie edificio57 

La serie Zigzags particles è costituita da sculture in alluminio che raffigurano uccelli, rappresentando la materia in continua trasformazione. Le forme granulose delle sculture riflettono un processo di aggregazione e disgregazione, in una metamorfosi che richiama modelli virtuali basati su nuvole di punti, suggerendo la transizione tra stati della materia. Per la prima volta, Cecchini utilizza la grafite nell’opera Aeolian Landforms (black drawing), un paesaggio monocromatico che richiama l’erosione naturale, caratterizzato da una superficie nera vibrante. Nell’opera 3-KNO3C, installata in una cantina, un disegno tridimensionale a grafite, ispirato ai cristalli di nitrato di potassio, emerge dal pavimento e si integra con il salnitro che si è formato naturalmente sulle pareti, stabilendo un legame tra l’opera e lo spazio circostante

Michelangelo Consani, il seme dell'Uomo ph. Enrico Amici
Michelangelo Consani, il seme dell’Uomo ph. Enrico Amici

Le opere di Michelangelo Consani da Ie edificio57 

Michelangelo Consani, ispirato dalle teorie del teologo Ivan Illich, riflette sul rapporto tra produzione e decrescita, tematica che sviluppa dagli anni Novanta. Nella serie Il seme dell’uomo, Consani esplora l’idea di una fine imminente del mondo, ispirandosi al film di Marco Ferreri del 1969. La mostra si trasforma così in un “museo dell’umanità,” sviluppato tra corridoi e sale. Tra le opere di Consani, spicca una serie di disegni a grafite raffiguranti primati, catturandone sguardi, gesti ed espressioni. Questo ci ricorda la nostra connessione evolutiva con le scimmie e richiama il messaggio del film 2001: Odissea nello spazio di Stanley Kubrick.  

L’interdisciplinarietà della mostra “Brainstorming” a San Gimignano 

In altre sale, Consani utilizza sedie iconiche del design, come la Hill House 1 di Charles Rennie Mackintosh e la Red & Blue di Gerrit Rietveld, come supporto per le sue sculture. Anche altre sedie iconiche, come la Masters di Philippe Starck e la Mezzadro di Achille e Pier Giacomo Castiglioni, entrano in dialogo con la storia del design. L’esposizione si conclude con una cassa di legno destinata al trasporto delle merci, su cui è posto un busto in terracotta dell’agronomo giapponese Masanobu Fukuoka. La stanza è illuminata da una videoproiezione che mostra una cicala che disperde energia, simbolo di un gesto d’amore libero e spontaneo. A differenza dell’umanità, ossessionata dalla produttività, l’azione della cicala rappresenta una libertà priva di pressioni legate alla produzione. 

Ie edificio57: un nuovo spazio espositivo a San Gimignano 

L’obiettivo di lanciare un nuovo spazio per l’arte contemporanea a San Gimignano è certamente ambizioso, se si considera il contesto per certi versi “periferico”, ma al tempo stesso abitato dalla presenza imponente di Galleria Continua. Con questa nuova piattaforma e con la doppia personale Brainstorming quella di Consani si rivela come una proposta originale, capace di diventare luogo di ricerca estetica e di vivace scambio concettuale. 

Luca Vona 

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