Teatro, danza, circo: festival e spettacoli da vedere nella seconda metà di ottobre 2024 

Mentre entrano nel vivo le stagioni dei grandi teatri – e c’è chi, come ERT, lo fa in grande con un Opening che è anche mini-rassegna sul contemporaneo – si svolgono gli ultimi festival dell’anno, fra danza, teatro, performance e circo

L’arrivo dell’autunno non coincide più con il momento in cui le uscite e le gite culturali diventano rare ma, anzi, gli appuntamenti si moltiplicano: i teatri più o meno grandi inaugurano le proprie stagioni con proposte inedite, tanto nella formula che nel contenuto, mentre eclettiche rassegne punteggiano il territorio nazionale. Dalla scena contemporanea nazionale e internazionale al centro del Festival delle Colline Torinesi alla danza protagonista di Danae a Milano e Visavì a Gorizia; dalle arti circensi esplorate a Circ@ a Roma alle sperimentazioni di Natura Dèi Teatri a Parma.  

La vegetariana © Andrea Pizzalis (Monica Piseddu, Gabriele Portoghese), Opening ERT
La vegetariana © Andrea Pizzalis (Monica Piseddu, Gabriele Portoghese), Opening ERT

Opening ERT – Bologna, Modena e Cesena 

Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, diretto da Valter Malosti, ha scelto di inaugurare le stagioni dei propri teatri – a Bologna, Modena e Cesena – con un’originale vetrina dei lavori degli artisti, molti dei quali noti e apprezzati anche all’estero, sostenuti dallo stesso ente. Fino al 27 ottobre, dunque, Opening – showcase Italia. Un percorso di VIE Festival offrirà l’occasione di assistere al debutto italiano dei nuovi spettacoli di Alessandro Serra (Tragùdia il canto di Edipo, liberamente ispirato a Sofocle e ai racconti del mito) e di Pippo Delbono (Il risveglio); ma anche alle prime assolute dell’atteso adattamento del romanzo La vegetariana della sudcoreana Han Kan, neo premio Nobel alla letteratura, realizzato da Daria Deflorian, e di Eclissi, il nuovo lavoro con Balletto Civile della danzatrice e coreografa Michela Lucenti. Completano il ricco cartellone, fra gli altri, i giovani ma già affermati talenti di Marco Lorenzi che dirige lo struggente e attualissimo Come gli uccelli, testo del libano-canadese Waijdi Mouawad; e di Maria Vittoria Bellingeri e Roberta Lidia De Stefano, rispettivamente regista e interprete del potente Kassandra del drammaturgo franco-uruguaiano Sergio Blanco.  

La grande magia. Da sinistra a destra, Scuccimarra, Di Mauro, D'Elia, Piazza, Di Domenico
La grande magia. Da sinistra a destra, Scuccimarra, Di Mauro, D’Elia, Piazza, Di Domenico

La grande magia – Teatro Bellini di Napoli  

Una commedia di Eduardo De Filippo, la cui contemporaneità è ben evidenziata dalla regia di Gabriele Russo: la stagione 2024-25 del Teatro Bellini di Napoli ha aperto il 15 ottobre con un nuovo, innovativo allestimento di La grande magia, che resterà in scena fino al 2 novembre per poi viaggiare attraverso tutta la penisola in una lunga tournée che si concluderà a fine febbraio in Liguria. Due attori non napoletani – è già questa è una scelta non convenzionale – ovvero gli irresistibili Natalino Balasso e Michele Di Mauro, sono i protagonisti di quella che Russo descrive come una “commedia nera, a tratti drammatica, così ambigua e scivolosa, non ristretta al discorso sulla famiglia, priva di retorica, sospesa fra realtà e finzione, fra fede e disillusione, teatro e vita, vero e falso”. Un’opera ricca di echi pirandelliani ma anche shakesperiani, un testo che è anche un omaggio alla finzione e all’illusione evocate dal palcoscenico; e, in sostanza, a quella imbattibile, eterna “grande magia” che è il teatro.  

Thiva, A Global War. Foto Konstantinos Zilos, Festival Colline Torinesi
Thiva, A Global War. Foto Konstantinos Zilos, Festival delle Colline Torinesi

Festival delle Colline Torinesi e Scena Contemporanea – Torino 

Dopo l’inaugurazione del 12 ottobre, prosegue fino al 10 novembre con un fitto cartellone la 29° edizione della rassegna torinese, diretta da Sergio Ariotti e Isabella Lagattolla, organizzata da TPE – teatro Astra e realizzata in partnership con Fondazione Merz, le cui sale ospiteranno alcune delle performance. Il tema scelto per quest’anno è “guerre/migrazioni”, declinato in molteplici accezioni, accomunate dalla volontà di riflettere sulla realtà inventando un linguaggio squisitamente “contemporaneo”, ovvero non convenzionale e nondimeno potente. Da segnalare, per la prima volta in Italia, la presenza di due registi dal talento sferzante: il greco Pantelis Flatsousis con Thebes: a Global Civil War, e la libanese Chrystèle Khodr con Ordalie. Ci saranno, poi, fra i tanti appuntamenti, una mini-personale dedicata a Pippo Delbono e un monologo, Hannah, incentrato sulla filosofa Hannah Arendt, le cui riflessioni attraversano come un lucido e saldo filo rosso l’intero cartellone.  

Lingua, da Claude Cahun. Foto Lorenzo Crovetto, Danae Festival
Lingua, da Claude Cahun. Foto Lorenzo Crovetto, Danae Festival

Danae Festival – Milano 

Dal 18 ottobre e fino al 3 novembre torna il festival dedicato alla danza e alla performing art curato dal Teatro delle Moire, giunto alla sua 26° edizione. L’immagine/idea attorno alla quale è stato sviluppato il programma è quella del “giardino”, luogo privilegiato in cui – spiega una delle curatrici, Alessandra De Santis – “tutti i giorni si affondano le mani nella terra, si affinano gli strumenti del coltivare, si immaginano alberi e piante non ancora cresciuti e fiori non ancora sbocciati. E in questo coltivare cerchiamo di esaltare le differenze, di proporre una biodiversità umana e culturale, mantenendo sempre al centro i corpi, i tanti corpi possibili, astenendoci da qualsiasi tentativo di inutile e insensata definizione.” Un’eterogeneità testimoniata da un cartellone assai vario, frutto di vitale curiosità artistica, in cui convivono danza contemporanea ma anche butoh, teatro e musica, con artisti dalle carriere contraddistinte dal costante interesse alla ricerca e alla sperimentazione, quali, fra i tanti, Chiara Bersani, Paola Bianchi, Rita Frongia… 

Emanuele Rosa e Maria Focaraccio, How to - Just another Bolero, Danza in Rete Festival 2023. Foto Roberto De Biasio, Visavì Gorizia
Emanuele Rosa e Maria Focaraccio, How to – Just another Bolero, Danza in Rete Festival 2023. Foto Roberto De Biasio, Visavì Gorizia

Visavì Gorizia Dance Festival – Gorizia e Nova Gorica 

Un festival di danza contemporanea “transfrontaliero”, il cui svolgimento avviene in due stati, Italia e Slovenia: Visavì, ideato da ArtistiAssociati e con la direzione artistica di Walter Mramor, anima dal 16 al 20 ottobre vari spazi di quella misconosciuta area di frontiera. Il cartellone di questa quinta edizione mira a offrire al pubblico un articolato panorama della scena contemporanea della danza, con un’attenzione privilegiata riservata ai giovani talenti e al tema della parità di genere. Fra i tanti appuntamenti, due creazioni site-specific in spazi non-teatrali di Gorizia – HOW TO_just another Boléro di Emanuele Rosa & Maria Focaraccio e THAT’S ALL di Davide Tagliavini – e due prime di sicuro interesse, Amateur Smugglers, in cui Silvia Gribaudi e Andrea Rampazzo riflettono sull’appartenenza e il desiderio di comunità; e Weirdo, con cui Enrico Morelli analizza il diffuso ed esiziale senso di inadeguatezza che affligge molti. 

Lenz, Fondazione CRINE. Foto Elisa Morabito, Natura Dèi Teatri
Lenz, Fondazione CRINE. Foto Elisa Morabito, Natura Dèi Teatri

Natura Dèi Teatri – Parma 

Si susseguono fino all’ 11 dicembre gli appuntamenti del festival Natura Dèi Teatri, curato da Maria Federica Maestri e Francesco Pititto e arrivato alla sua 28° edizione. Spinti dalla vocazione a “esplorare nuove utopie tramite i linguaggi artistici trans-genere del contemporaneo”, i direttori artistici, anche fondatori della “storica” compagnia Lenz, costruiscono un cartellone all’insegna della ricerca e dell’approfondimento, di linguaggi e contenuti, forme e poetiche. Dal 23 ottobre andrà in scena la nuova creazione di Maestri e Pititto, Apocalissi gnostiche, di cui sarà protagonista il poeta e performer Marcello Sambati, affiancato da quattro performer.  A novembre, invece, la giovane Giulia Odetto esplorerà le possibili ridefinizioni dell’umano in Ibridare; mentre il libanese Bassam Abou Diab proporrà la performance Under the Flesh e tornerà in scena l’opera performativa, visuale e musicale Crine, sempre di Maestri e Pititto. Il mese di dicembre, infine, vedrà gli esiti performativi del progetto di studio delle opere del drammaturgo settecentesco J.M. Lenz da cui la compagnia parmense volle prendere, nel lontano 1985, nome e ispirazione. 

Anapoda Vicarialoisio. Foto © Giuseppe Sinatra, Festival Circ@
Anapoda Vicarialoisio. Foto © Giuseppe Sinatra, Festival Circ@

CIRC@ – Roma 

Uno chapiteau, ma anche una biblioteca e uno spazio polifunzionale a Centocelle: sono i luoghi in cui si svolge, dal 17 al 27 ottobre, la terza edizione di una rassegna sperimentale dedicata alla “multidisciplinarità di confine fra danza, circo, musica e teatro.” Con la direzione artistica di Roberta Nicolai, Circ@ offre un programma eclettico che, per esempio, affianca a uno spettacolo “cult” del circo contemporaneo italiano quale Sconcerto d’amore del duo di circensi-musicisti Nando e Maila, la stralunata ma ficcante comicità di Andrea Cosentino, ovvero l’invito a osservare il mondo a testa in giù su cui è costruito Anapoda, l’originale spettacolo di danza di e con Federica Aloisio e Sabrina Vicari. 

Laura Bevione 

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Laura Bevione

Laura Bevione

Laura Bevione è dottore di ricerca in Storia dello Spettacolo. Insegnante di Lettere e giornalista pubblicista, è da molti anni critico teatrale. Ha progettato e condotto incontri di formazione teatrale rivolti al pubblico. Ha curato il volume “Una storia. Dal…

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