Sancta: l’opera blasfema di Florentina Holzinger che sta scandalizzando l’Europa
Tratto da "Sancta Susanna" di Paul Hindemith, lo spettacolo che Holzinger mette in scena è una lettura estrema della storia che vede protagonista una suora dilaniata dalla sua lussuria. Ecco il trailer
Da Florentina Holzinger, coreografa e regista viennese classe ‘86, non ci si poteva aspettare certo nulla di pacato, considerati i suoi progetti trascorsi. In Sancta, opera che ha debuttato allo Staatsoper di Stoccarda, ha evocato tutte le sue performance più irriverenti.
Sancta: uno spettacolo hardcore
Piercing dal vivo, corpi completamente nudi, sesso non simulato: sono tanti gli elementi estremi di Sancta che, secondo quanto riportato dai media, ha costretto persino alcuni spettatori ad abbandonare le poltrone per nausea.
“Questa è un’opera sulla rottura della libido femminile repressa, quindi abbiamo deciso di divertirci molto” ha dichiarato la Holzinger, motivando così le sue scelte estreme sul palco, tanto da far interpretare un moderno Gesù all’attrice svizzera Annina Machaz, che nel ruolo di una tossicodipendente senzatetto, si mostra priva di ogni indumento, intenta a sculacciare una suora e a praticare il sadismo.
Ma nelle oltre tre ore di spettacolo dal vivo se ne vedono davvero di tutti i colori: da attrici nude che simulano i batacchi delle campane ad altre che insanguinate scalano una parete, fino ad una spada a forma di croce infilata nella gola di una performer.
Tutto ciò ha indignato, come prevedibile, la comunità cattolica locale e gli esponenti politici di destra, ma ha garantito il sold out per le prossime repliche di Sancta.
L’opera originale di Paul Hindemith
Sancta Susanna, l’opera originale del compositore tedesco Paul Hindemith – da cui ha tratto ispirazione la Holzinger – andò per la prima volta in scena il 26 marzo 1922 a Francoforte. Lo spettacolo fu accolto malamente dal pubblico per la commistione tra religione e sensualità, tanto che la Lega delle donne cattoliche di Francoforte proclamò una giornata di silenzio per protestare contro lo “scandaloso spettacolo” allestito al teatro.
Dopo tale episodio, durante la su avita l’autore rifiutò il consenso per altre rappresentazioni della Sancta Susanna. Una versione, allestita nel marzo 1978 all’Opera di Roma, fu diretta da Marcello Panni, con la regia di Giorgio Pressburger e più di recente si è assistito al Ravenna Festival a quella con la regia di Chiara Muti.
La rappresentazione ruota attorno all’estasi carnale di Suor Susanna alla vista del Crocifisso, che si strappa il soggolo, il velo e le bende. Quando a mezzanotte, le campane suonano il mattutino, entra in scena il corteo delle monache che si dispongono in semicerchio intorno alla protagonista, la quale chiede di venire murata per i suoi peccati.
L’alone della censura su Sancta
Le indignazioni generate da Sancta – vietato ai minori di 18 anni – per le sue scene estreme, riportano al tema della censura evocata da alcuni.
Il teatro ha tuttavia avvisato sul tenore della proposta: sul sito web è esplicitamente indicato che “sul palco si svolgeranno atti sessuali. Inoltre, verranno mostrati sangue vero e sangue di scena, così come procedure di piercing e l’inflizione di una ferita. Lo spettacolo includerà effetti stroboscopici, alto volume e incenso”, raccomandandone la visione ad un “pubblico audace alla ricerca di nuove esperienze teatrali”.
La Holzinger, dal canto suo, chiosa che chiunque si senta a disagio di fronte a tali temi, può astenersi dall’assistere al suo Sancta.
Roberta Pisa
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