Il restauro del Polittico di Santa Chiara di Paolo Veneziano. Tornano a splendere colori e ori di un capolavoro

Custodito alle Gallerie dell’Accademia di Venezia, dove adesso è fruibile in una rinnovata e tecnologica modalità, il capolavoro di Paolo Veneziano è stato protagonista di un intervento di restauro durato oltre quattro anni. Ecco cose è emerso

È un tripudio di oro e colore il Polittico di Santa Chiara di Paolo Veneziano (Venezia, 1300 – 1365), capolavoro risalente al 1350 e custodito alle Gallerie dell’Accademia di Venezia che da oggi è fruibile nella sua nuova “veste”, dopo il complesso lavoro di restauro durato oltre quattro anni, e attraverso una nuova modalità: i risultati degli studi e delle ricerche condotti durante il restauro sono condivisi con il pubblico per mezzo di un touch screen che consente, con immagini, dettagli, testi, focus storico-artistici e video, di approfondire ancora di più la conoscenza dell’opera e degli interventi conservativi su di esso condotti (anche quelli ottocenteschi).

Installation view del Polittico di Veneziano alle Gallerie dell'Accademia ©  Foto di Matteo Panciera
Installation view del Polittico di Veneziano alle Gallerie dell’Accademia © Foto di Matteo Panciera

Il Polittico di Santa Chiara di Paolo Veneziano

Il Polittico venne realizzato per lo scomparso monastero femminile di Santa Chiara a Venezia, dove rimase fino all’avvento delle soppressioni napoleoniche. Nel 1812 arriverà alle Gallerie dell’Accademia (tranne la tavola centrale, inviata alla Pinacoteca di Brera a Milano e sostituita da un dipinto di Stefano di Sant’Agnese fino al 1950, anno in cui l’opera fu ricomposta con le sue parti originali). Il Polittico consta di diverse scene narrative distribuite su più registri, e si contraddistingue per la sontuosa cornice lignea intagliata e dorata: al centro dell’opera è l’Incoronazione della Vergine, episodio la cui maestosità viene declinata da Veneziano per mezzo di una “macchina scenica” che vede Cristo e Maria avvolti in manti serici su un grande trono, circondati da un cielo stellato e da un coro di angeli musicanti. Le scene laterali raccontano gli episodi Natività e Adorazione dei Magi, Battesimo di Cristo, Ultima cena, Orazione nell’orto e Cattura, Andata al monte Calvario, Crocifissione, Resurrezione e Noli me tangere e Ascensione; nel registro superiore trovano spazio le storie di San Francesco e Santa Chiara, mentre la parte alta è dedicata alle figure di re Davide e del profeta Isaia, i quattro evangelisti, concludendo poi con la Pentecoste e il Giudizio Universale e  quattro piccole immagini angeliche, le Dominazioni con il globo e lo scettro, visibili dell’intradosso dello scomparto principale.

La restauratrice Milena Dean al lavoro sull’opera © Foto di Matteo Panciera
La restauratrice Milena Dean al lavoro sull’opera © Foto di Matteo Panciera

Il Polittico di Santa Chiara di Paolo Veneziano. Il restauro

Il restauro – finanziato da SAVE Venice con il sostegno di Dr. & Mrs. Randolph H. Guthrie – è stato diretto da Valeria Poletto, con la direzione tecnica di Maria Chiara Maida e Francesca Bartolomeoli. Con gli interventi effettuati sono state recuperate la ricca gamma cromatica del Polittico, le superfici dorate (sulla cornice è stata effettuata una pulitura per mezzo del laser) e la leggibilità del programma iconografico. Durante le ricerche, sono emersi interessanti aspetti legati alla realizzazione dell’opera da parte di Veneziano, come gli schizzi, le prove di colore e i disegni preparatori. È stata infine progettata una nuova struttura di supporto e sostegno del Polittico.

Il restauro del Polittico di Santa Chiara di Paolo Veneziano. Parla il direttore delle Gallerie dell’Accademia

“L’eccezionale campagna di restauro del Polittico corona un lungo lavoro di acquisizione, studi preliminari, pulitura e reintegrazioni pittoriche”, spiega Giulio Manieri Elia, direttore delle Gallerie dell’Accademia. “La valorizzazione del patrimonio artistico è frutto dell’intensa e costante attività di ricerca del museo, che oggi raccontiamo anche al grande pubblico, presentando un’installazione multimediale che descrive il restauro nei suoi diversi passaggi. Stiamo già lavorando alla preparazione di un importante convegno di studi, al fine di condividere i risultati di questa operazione con la comunità scientifica”.

Desirée Maida

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Desirée Maida

Desirée Maida (Palermo, 1985) ha studiato presso l’Università degli Studi di Palermo, dove nel 2012 ha conseguito la laurea specialistica in Storia dell’Arte. Palermitana doc, appassionata di alchimia e cultura giapponese, approda al mondo dell’arte contemporanea dopo aver condotto studi…

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