Il Guerriero mi pare strano: il doc che mette in dubbio l’autenticità del simbolo d’Abruzzo
Sarà visibile online “ll Guerriero mi pare strano”, controverso documentario che mette in dubbio l’autenticità del Guerriero di Capestrano. Il trailer
Il 21 ottobre disponibile gratuitamente online l’inchiesta Il Guerriero mi pare strano di Alessio Consorte.
Il doc “Il Guerriero mi pare strano”
Si tratta di un documentario che mette in dubbio l’autenticità del Guerriero di Capestrano, statua simbolo dell’Abruzzo, oggi ospitata nel Museo archeologico nazionale d’Abruzzo a Chieti e parte dello stemma della Regione stessa.
I dubbi sull’autenticità del Guerriero di Capestrano
Secondo l’ipotesi di Consorte il Guerriero di Capestrano sarebbe un falso realizzato apposta per ottenere il suo premio di rinvenimento nel 1934. Consorte arriva a teorizzare che sia stato pensato e realizzato in collaborazione con il governo fascista e che il suo volto sia modellato su quello di Benito Mussolini. Il Guerriero di Capestrano non sarebbe, insomma, una statua del VI secolo a.C. rappresentante un guerriero del popolo italico dei Vestini, come finora ritenuto.
Gli studi di Alessio Consorte
Il Guerriero mi pare strano è un documentario autoprodotto e dall’approccio spesso dilettantesco, considerando anche il fatto che scavando sotto la statua sia stata trovata anche una necropoli, ci fa ancora propendere per la sua autenticità. Il documentario evidenzia comunque una certa opacità negli studi e nelle prove che dovrebbero dimostrare l’autenticità del reperto: la Direzione Regionale Musei Abruzzo ha provato a negare a Consorte l’accesso alle analisi scientifiche svolte sulla scultura. Lo studioso, dal canto suo, ha fatto ricorso al TAR vincendo, ma la sentenza sarebbe comunque stata disattesa. Sulla questione è intervenuto pure il presidente della Regione Marco Marsilio.
Matteo Lupetti
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