Un collezionista e un importante duo di artisti per una mostra al Museo del computer di Pavia
La piattaforma “Progetto Ludovico”, avviata dal collezionista Lorenzo Perini Natali, si prepara a inaugurare una mostra di Eva & Franco Mattes al CRTL+ALT Museum di Pavia, che conserva una collezione speciale di computer dai primi modelli Olivetti fino agli ultimi Apple
Si prepara a inaugurare un nuovo step Progetto Ludovico, l’organizzazione no profit fondata a Milano dal giovane collezionista Lorenzo Perini Natali nel 2021, che esce ora dal capoluogo meneghino e organizza una mostra di Eva & Franco Mattes, 1 MB Line, che apre il prossimo 26 ottobre 2024 al Ctrl+Alt Museum, il museo del computer di Pavia.
Sotto la direzione artistica di Camilla Previ e con un testo critico di Giovanna Manzotti, la mostra di Eva & Franco Mattes instaura un dialogo formale e concettuale con gli spazi del Ctrl+Alt Museum, che attraverso modelli iconici di macchine, dall’Olivetti Programma 101 (1966-71) ai primi Apple, ripercorre e rende visibile la storia della tecnologia. Attraverso due interventi, la presenza del celebre duo si trasforma in “potente commento sulle modalità con le quali la rete e il progresso informatico stanno impattando le nostre esistenze, insinuandosi nella quotidianità e alterando radicalmente le nostre relazioni personali e i modelli comportamentali” (Giovanna Manzotti).
Eva & Franco Mattes al museo del computer e della tecnologia di Pavia
Fondato nel 2022 e gestito dall’associazione culturale comPVter il Ctrl+Alt Museum accoglie oggi un’ampia collezione di device storici rari e ancora funzionanti: non solo computer, calcolatrici, periferiche, ma anche componenti software, disegni tecnici e fotografie. Non poteva esserci luogo migliore ad accogliere Eva & Franco Mattes, “che dagli anni Novanta si sono imposti nel panorama artistico internazionale per la loro indagine pionieristica sull’utilizzo di Internet e sulla sua influenza nel creare, diffondere e fruire l’arte”.
Ci siamo fatti raccontare il progetto da Lorenzo Perini Natali, e anche il suo punto di vista sul collezionare contemporaneo. Oltre che un po’ di storia fin qui di Progetto Ludovico, la piattaforma di ricerca, produzione ed esposizione di arte legata all’industria, che in dialogo con privati e istituzioni pubbliche sostiene residenze e progetti d’arte.
L’intervista al collezionista Lorenzo Perini Natali
Cosa ha portato Progetto Ludovico a incontrare il CRTL+ALT Museum ed Eva e Franco Mattes?
L’idea di realizzare la mostra all’interno del CRTL+ALT Museum, che inaugurerà sabato 26 ottobre a Pavia, è nata dall’incontro tra Camilla Previ, project manager di Progetto Ludovico, e Alessio Scipione e Beppe Leone, imprenditori nel settore della robotica, collezionisti di computer e fondatori del museo con Dino Baldi.
E poi arrivano i Mattes?
Sì, abbiamo voluto subito coinvolgere Eva e Franco Mattes, artisti pionieri della Net Art sin dagli anni ’90, che hanno già esposto in istituzioni prestigiose come La Biennale di Venezia, il MoMa PS1 di New York e il National Museum of China.
Cosa vedremo in mostra?
Oltre ad esporre un lavoro iconico di Eva e Franco Mattes, per questa mostra il duo di artisti ha realizzato anche una nuova, grande installazione utilizzando i computer del museo e dando finalmente vita ad un’opera progettata molti anni fa.
Per chi non ci è mai stato, che luogo è il CRTL+ALT Museum?
La sede del museo è un antico cotonificio interamente restaurato in stile loft al cui interno è stata installata la collezione di computer dei fondatori, che va dai primi Olivetti fino ai recenti Apple, ripercorrendo la storia di decenni di tecnologia.
In questo vedo la connessione diretta con Progetto Ludovico, giusto?
Sì, perché Progetto Ludovico nasce ed è da sempre legato al mondo dell’industria e della tecnologia e la possibilità di poter realizzare un progetto all’interno di uno spazio cosi speciale è stata, oltre che un’occasione, una bella sfida. Poterla affrontare collaborando con artisti internazionali di questo livello è una grande soddisfazione.
La storia di Progetto Ludovico di Lorenzo Perini Natali
Approfitterei a questo punto per spiegare proprio l’identità di Progetto Ludovico.
Questo sarà il settimo progetto per Progetto Ludovico. Le prime tre mostre hanno avuto sede nel nostro primo spazio in zona Porta Venezia a Milano, mentre per i successivi progetti abbiamo deciso di non legarci ad un unico spazio espositivo.
E hai attivato quindi delle collaborazioni diverse a seconda delle idee da realizzare?
Sì, abbiamo collaborato con la Casa degli Artisti e la Cittadella degli Archivi di Milano, e in ultimo con la Residenza Torriani per Cremona Contemporanea.
Quale è il centro degli interessi di Progetto Ludovico?
Il nostro focus è quello di sostenere la ricerca e la produzione di artisti il cui lavoro dialoga con l’industria, sia a livello concettuale che per i materiali utilizzati e le tecnologie applicate. Progetto Ludovico è una APS (organizzazione no profit) attraverso la quale, collaborando con privati e istituzioni, realizziamo progetti in linea con il questo focus, molto vicino anche a quello della mia collezione personale.
La collezione di Lorenzo Perini Natali
Ecco, dimmi un po’ anche della tua collezione personale, anche in relazione a questo ultimo progetto.
Quest’anno ho avuto il piacere di acquisire un lavoro proprio di Eva e Franco Mattes, che si aggiunge ad altre opere vicine al mondo dell’industria, come Nutshell della berlinese Emma Adler, Leichtmetallrader di Yngve Holen o l’opera-pavimento di Stefano Comensoli e Nicolò Colciago, per citarne alcune.
Esiste dunque un collegamento naturale tra il tuo collezionare e le traiettorie di Progetto Ludovico, seppure con un certo grado di autonomia, direi.
Credo che la collezione e Progetto Ludovico siano due attività diverse, ma allo stesso tempo affini, in quanto perseguono finalità simili: costante ricerca, sostegno alla produzione artistica, esposizione delle opere.
Cosa ti interessa nel mondo dell’arte contemporanea, cosa guardi e ti attira di più ultimamente?
Il mio gusto e interesse è rimasto invariato negli anni, lo si può vedere anche dalla collezione, che mantiene una linea piuttosto precisa. Di recente mi sono avvicinato ulteriormente alla scultura, installazioni e video arte, seguendo una linea sempre più precisa per quello che è il gusto e l’identità della collezione.
E da collezionista come ti son parse le ultime fiere di Londra e Parigi?
Mi pare di aver trovato una proposta più mite rispetto agli scorsi anni, forse anche per la poca propensione delle gallerie al rischio e alla sperimentazione alla luce delle difficili condizioni attuali del mercato.
Credo siano per te interessanti anche le tante fiere satellite o emergenti, che di solito accompagnano le ammiraglie, è così?
Negli ultimi anni sto apprezzando molto anche le fiere minori, che presentano spesso proposte interessanti e vicine al mio gusto, come ad esempio le fiere nord-europee di Germania e Belgio.
Non avendo mai comprato artisti o stili di tendenza e avendo seguito sempre la mia ricerca e gusto personali, posso dire che il mercato non ha mai influenzato le mie scelte.
Sono comunque sempre curioso e aggiornato e non mi precludo nulla, cercando di avere sempre un occhio aperto e ricettivo verso le proposte contemporanee.
Cristina Masturzo
Eva & Franco Mattes
1 MB Line
opening 26 ottobre, ore 18-21
29 ottobre – 15 dicembre, 2024
Ctrl+Alt Museum, via Riviera, 39, 27100 Pavia
ingresso libero dal lunedì al sabato: ore 10-12 e 15-18
visite guidate (opzionale): adulti 8€, ridotto 5€ (studenti e over 65)
email: [email protected]
telefono: 0382 4778963
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