Guglielmo Marconi – All’ascolto del mondo

Informazioni Evento

Luogo
MUSEO INTERNAZIONALE E BIBLIOTECA DELLA MUSICA
Strada Maggiore 34, Bologna, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
24/10/2024
Generi
documentaria

Al geniale inventore delle telecomunicazioni senza fili, Guglielmo Marconi, il Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna dedica una mostra dossier che ne celebra le doti di imprenditore illuminato, pioniere della radio e della televisione.

Comunicato stampa

Nel 150° anniversario della nascita di Guglielmo Marconi (Bologna, 1874 - Roma, 1937), la sua città natale dedica al padre del wireless una originale mostra dossier al Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna (24 ottobre 2024 - 12 gennaio 2025). E non è un caso, perché i suoi infiniti e innovativi indirizzi di ricerca hanno influenzato sia la comunicazione che la musica. L’uso delle onde elettromagnetiche per trasmettere segnali telegrafici senza l’ausilio di cavi, che Marconi sperimenta a soli 21 anni, trasformò il modo in cui la musica veniva trasmessa e ascoltata, donando la possibilità di ricevere concerti e trasmissioni musicali a distanza. E subito dopo la prima guerra mondiale, dal 1922, Marconi si impegnerà in prima persona per progettare, produrre e vendere anche le apparecchiature per la ricezione domestica.

Quello che scopriamo nelle nove sezioni tematiche del percorso espositivo, è che il geniale ed eclettico Guglielmo Marconi, oltre che inventore, ingegnere elettrico (oltre 70 i brevetti da lui depositati), uomo d’affari e politico (nel 1914 sarà nominato Senatore del Regno d’Italia), è stato un coraggioso imprenditore, capace di dare concretezza alle sue invenzioni. La relazione che intercorre tra le sue invenzioni e il suo spirito imprenditoriale è strettissima grazie ad una innata capacità di coniugare tecnica, scienza e mercato, attuando una politica industriale che prevedeva di investire una generosa quota dei profitti in ricerca e sviluppo.

Se la fama e il riconoscimento arrivano nel 1909, con l'assegnazione del Premio Nobel per la Fisica, già nel 1897 Marconi aveva fondato in Inghilterra la società "Marconi wireless telegraph & signal company", che nel 1901 ottiene il brevetto fondamentale che lo scienziato - definito nel documento "elettricista"- presenta con il titolo di Improvements in apparatus for wireless telegraphy (Miglioramenti nell’apparato per la telegrafia senza fili). Nel 1903, a soli due anni dalla prima trasmissione transatlantica tra Poldhu (Cornovaglia, Inghilterra) e Saint John (Isola di Terranova, Canada), distanti tra loro oltre 3600 km, la compagnia di Marconi contava su 24 stazioni radio in Inghilterra, 12 in Italia, 4 negli Stati Uniti e 2 nel Canada e altre in Europa.
Ma soprattutto il sistema Marconi era stato installato su innumerevoli navi da guerra e civili. Nel gennaio 1909 quando avvenne la collisione tra il transatlantico RMS Republic, in viaggio dagli Stati Uniti all’Europa, e il Florida, la maggior parte dei naufraghi fu salvata grazie alla trasmissione senza fili della nave. Nel 1912 anche una parte (705 su 2223) dei passeggeri del Titanic furono salvati grazie al sacrificio del comandante e del “marconista”, l’addetto all’uso della radio sulla nave. “Le creature, che hanno veduto ghignare la Morte dal fondo degli Oceani, benedicono l’italiano che ha dato una voce allo spazio” chiosava "La tribuna illustrata" del 1 agosto 1937, in occasione della scomparsa dell’inventore.

Importante è anche il suo contributo nell’ambito della costituzione/fondazione delle prime emittenti radiofoniche a dimensione nazionale e internazionale: il 13 ottobre 1922 il General Post Office britannico, e un gruppo di compagnie di telecomunicazioni, tra cui la Marconi Company, fondano la BBC British Broadcasting Company Ltd, che diventa la società concessionaria in esclusiva del servizio pubblico radiotelevisivo nel Regno Unito.
La storia racconta che la prima trasmissione radiofonica di prova in diretta del Regno Unito fu effettuata nel giugno del 1920 da una vecchia baracca militare della Wireless Telegraph Company di Chelmsford di fianco ad una linea ferroviaria. La “prima trasmissione pubblica di intrattenimento dal vivo al mondo da parte di una celebrità” fu sponsorizzata e finanziata da Lord Northcliffe del Daily Mail con 1000£: il famoso soprano Nellie Melba incantò la nazione cantando per circa 15 minuti Home Sweet Home, Nymphes et Sylvains e Addio da La Boheme.

Nel 1924 la Società Anonima Radiofono, fondata da Marconi, costituisce a Roma la URI Unione radiofonica italiana, che poi diventa nel 1927 EIAR Ente Italiano per le Audizioni Radiofoniche, nel 1944 RAI-Radio audizioni Italia e infine RAI Radiotelevisione Italiana: la prima vera trasmissione sarà il 3 gennaio 1954.
Nel 1929, su richiesta di papa Pio XI, Marconi s'incaricò della costruzione della prima stazione Radio del Vaticano. Il 12 febbraio del 1931 volle introdurre personalmente la prima trasmissione radiofonica del pontefice. Annunciando al microfono il Papa disse: "Con l'aiuto di Dio, che tante misteriose forze della natura mette a disposizione dell'Umanità, ho potuto preparare questo strumento (....) che procurerà ai fedeli di tutto il mondo la consolazione di udire la voce del Santo Padre".

La minaccia della concorrenza da parte della nascente industria radiofonica spinse le case discografiche a cercare di migliorare la qualità sonora dei dischi, perché si era diffusa l’idea che la fine dell’industria del grammofono fosse vicina.
Già nel 1906 Marconi aveva avuto dalla Columbia Phonograph Company l'incarico di studiare le tecniche di registrazione e riproduzione del suono (da cui nacque il "Marconi Velvet Tone", un disco leggero e flessibile che ebbe però poca fortuna per il notevole incremento di costo rispetto ai dischi standard).
La svolta arriva tra il 1925 e il 1926 con la registrazione elettrica, grazie ai miglioramenti complessivi di diverse tecnologie collegate (microfoni, registratori, componenti elettronici, ecc). Anche in questo ambito la società di Marconi brevetta un innovativo processo di registrazione per grammofono. Nel 1922 nasce il dipartimento MARCONIPHONE, all'interno della Marconi Company Ltd, per progettare, produrre e vendere apparecchi di ricezione domestica. E la nascente collaborazione con la Compagnie Générale des Machines Parlantes Pathé Frères fa entrare la società di Marconi nel campo della distribuzione discografica già a partire dal 1924.

Guglielmo Marconi era un visionario: immaginava un futuro in cui le onde elettromagnetiche avrebbero portato non solo suoni ma anche immagini nelle case di milioni di persone. I suoi studi e i suoi esperimenti con le microonde nei primi anni 30, gli fecero intuire che queste onde ad alta frequenza potevano essere utilizzate non solo per le telecomunicazioni ma anche per trasmissioni che coinvolgevano immagini, gettando le basi quindi per la nascita della televisione e anche per lo sviluppo dei radar.
Decise quindi nel 1930 di formare un gruppo di ricerca per indagare sulle possibilità commerciali e sui brevetti da cui ricavare utili entrate dalle licenze: solo un sistema in grado di fornire una definizione molto più elevata avrebbe potuto fornire immagini di accettabile valore di intrattenimento, e solo un sistema completamente elettronico poteva fornire la flessibilità di funzionamento che era un requisito primario. “Se l’intenso lavoro televisivo attualmente in corso nei nostri laboratori ci darà, come speriamo, in una data non lontana i risultati per cui ci stiamo battendo, il pubblico avrà di nuovo l’opportunità di assistere alla creazione di una nuova industria, quella della trasmissione visiva....” Gugliemo Marconi, The Times, 11 maggio 1932.

La mostra "All'ascolto del mondo" è curata da Oderso Rubini e Franco Severi. L’esposizione è integrata dall’app Guglielmo Marconi - All'ascolto del mondo sviluppata da Touchlabs, che consente la navigazione nei contenuti multimediali del percorso inquadrando i QR Code presenti sui pannelli. L’app è disponibile gratuitamente su Play Store per i sistemi Android e su App Store per i dispositivi Apple.
Grazie all’app VisitAR Bologna, l’esperienza di visita alla mostra può estendersi oltre gli spazi del Museo della Musica proseguendo con il percorso outdoor "La città di Marconi".