Jason Dodge – Water Papercut
Azioni eventi e presenze nel quartiere di San Niccolò a Firenze. Il materiale informativo potrà essere reperito all’interno della Casa del Popolo di San Niccolò.
Comunicato stampa
Jason Dodge
Water Papercut
Inaugurazione domenica 27 ottobre 2024 / ore 17 – 21
Azioni eventi e presenze nel quartiere di San Niccolò a Firenze.
Il materiale informativo potrà essere reperito all’interno della Casa del Popolo di San Niccolò.
BASE Firenze - 26.10.24 - 03.12.24
BASE temporary situations - Torino 31.10.24 - 30.11.24
Base / Progetti Per L'Arte presenta domenica 27 ottobre la mostra di Jason Dodge dal titolo Water Papercut che si svolgerà in vari spazi del quartiere di San Niccolò oltre che nella via stessa per mezzo di affissioni di manifesti ed altre azioni all'insegna di un vero dialogo con l'aspetto del vivere quotidiano della città. Le informazioni relative al progetto di Base e di Jason Dodge saranno reperibili all’interno della Casa del Popolo di San Niccolò di Firenze.
Una nuova fase di lavoro per Base che si trasforma in un temporary space. Questo primo progetto espositivo di Jason Dodge è stato ideato appositamente per l'occasione dall’artista per celebrare la nuova modalità di intervento per la stagione 2024-2025 da parte del collettivo di Base, costituitosi a Firenze nel 1998. Infatti, il 26 settembre dopo 26 anni di attività il collettivo è stato costretto a non poter più utilizzare il suo spazio espositivo consueto. Base, invece di concludere così le sue attività, ha optato di continuare il progetto scegliendo di esplorare la città con sedi temporanee, situazioni, interventi e differenti modalità di lavoro.
Water Papercut è la mostra di Jason Dodge che ha ideato per Base delle opere che appariranno e scompariranno in Via San Niccolò ed in alcuni luoghi come l'Hosteria del Bricco, la Casa del Popolo e l'Hotel Silla. Inoltre per Jason Dodge tutto quello che succederà all'interno dello spazio di via San Niccolò 18 rosso che Base ha dovuto lasciare a settembre dopo una mostra/protesta svoltasi il 26 settembre può essere considerato come parte del suo progetto artistico. Portare l'attenzione su quel luogo e su quello che vi accade, indipendentemente dalla volontà degli artisti del collettivo che vi hanno operato per 26 anni, è il suo modo per riflettere sullo smantellamento della storia di un luogo e sul mettere in scena l'idea di una mostra disinstallata. Per questo motivo le opere di Dodge saranno in prossimità del civico 18 rosso. Queste opere adottano un approccio prismatico alle attività quotidiane che si stanno già svolgendo. A momenti rilevabili e a momenti che evaporano nella spazzatura e alle attività che inevitabilmente si traducono in segni umani su un luogo.
Può essere utile pensare al lavoro di Jason Dodge come un'accordatura. L'accordatura non riguarda solo una singola risposta. È il sottile impulso, il momento silenzioso di allineamento, un dialogo con la complessità di un sistema. È dove il metallo incontra il metodo, dove la tensione aleggia al limite della precisione e tutto è pronto per una svolta. Le corde si allungano, i fili ronzano, i circuiti si collegano, ognuno un filo nell'arazzo del potenziale. L'accordatura non è solo un aggiustamento; è l'abilità di portare ordine al caos e caos all'ordine, di trovare il perfetto equilibrio dove l'ordinario si frantuma in brillantezza. È con queste parole di Tom Engels che è possibile cogliere meglio il processo adottato dall'artista Jason Dodge e che continuano con: L'accordatura è lo spazio tra le frequenze, dove la precisione incontra la sfida, dove ogni cambiamento si allinea con la meccanica del sistema, trasformando il banale in qualcosa di eccezionale. È l'arte di leggere il linguaggio dell'universo, dove ogni variabile è una parola, ogni aggiustamento una frase.
BASE temporary situations - Torino 31.10.24 – 30.11.24. Con la mostra Water Papercut di Jason Dodge verrà inaugurata una nuova modalità per Base di realizzare progetti in sedi transitorie o temporanee nella città di Firenze. Per questo motivo Dodge ha deciso di estendere la sua mostra alla città di Torino aprendo una sede temporanea di Base in Corso San Maurizio. Il negozio di elettronica e illuminazione "Elettronica Varzi Elettricità" fungerà da fulcro della mostra: il lavoro di Dodge durante la durata della mostra apparirà e scomparirà in prossimità e all'interno del negozio.
Jason Dodge (Newtown, Pennsylvania, 1969; Vive e lavora a Møn, Danimarca) ha realizzato mostre in gallerie, musei, biennali, centri d'arte e spazi gestiti da artisti dalla fine degli anni '90. Nel 2012 Dodge ha fondato e continua a curare l'etichetta poetica Fivehundred places. Tra le sue recenti mostre personali sono da citare: Tomorrow I walked to a dark black star, MUDAM, Luxembourg and the Grazer Kunstverein, 2024; Cut Door in the Wolf, MACRO, Rome, 2021. Inoltre They lifted me into the sun and packed my empty skull in cinnamon è stata una mostra in sei parti tenutasi presso Akwa Ibom, Atene, Guimaraes, Vienna, MOREpublishers con Gevaert Editions, Bruxelles, lo spazio Fetta di Polenta di Franco Noero, Torino, e Gern en Regalia, New York (2020); al culmine della pandemia ogni mostra è stata allestita da artisti diversi tra cui Eva Barto, SoiL Thornton e Giorgio Griffa. Precedentemente Jason Dodge a realizzato: The Broad Church of Night, the Neubauer Collegium for Culture and Society, con Ishion Hutchinson, a cura di Deiter Roelstraete, Chicago, 2018; Water Paper Cut, Schinkel Pavillon, Berlin, 2017; Behind this machine anyone with a mind who cares can enter, IAC, Vuillerbanne, 2016. Dodge ha co-curato Enemy of the Stars con Krist Gruijthuijsen at KW Institute, Berlin, 2017, e ha participato alle Biennali di Venezia, di Lione, di Liverpool, di Porto Alegre e alla Triennale Baltic, tuttora in corso. Il lavoro di Jason Dodge è rappresentato dalla Galleria Franco Noero di Torino. Le opere di Dodge sono conservate in numerose collezioni pubbliche, tra cui: Museum of Contemporary Art, Chicago; The National Gallery of Art, Washington; D.C. Solomon R. Guggenheim Museum, New York; LACMA, Los Angeles; Astrup Fearnley Museum, Moderna Museet, Stockholm; MUDAM, Luxenberg; The Hamburger Bahnhof, Berlin; IAC, Vuillerbanne.
BASE / Progetti per l’arte è un’idea di artisti per altri artisti. BASE è un luogo unico per la pratica dell’arte in Italia, la cui attività iniziata nel 1998, viene curata da un collettivo di artisti che vivono e operano in Toscana e che si fanno promotori di presentare a Firenze alcuni aspetti, tra i più interessanti dell’arte del duemila. BASE è un dialogo sulla contemporaneità aperto ad un confronto internazionale. Attualmente fanno parte del collettivo di BASE / Progetti per l’arte: Mario Airò, Marco Bagnoli, Massimo Bartolini, Vittorio Cavallini, Yuki Ichihashi, Paolo Masi, Massimo Nannucci, Maurizio Nannucci, Paolo Parisi, Remo Salvadori, Enrico Vezzi. Fino adesso si sono tenute a BASE mostre di Sol Lewitt, Marco Bagnoli, Alfredo Pirri, Cesare Pietroiusti, Jan Vercruysse, Niele Toroni, Michael Galasso, Luca Pancrazzi, John Nixon & Marco Fusinato, Heimo Zobernig, Ingo Springenschmid, Paolo Masi & Pier Luigi Tazzi, Antonio Muntadas, Robert Barry, Luca Vitone, Gino De Dominicis, Liliana Moro, Claude Closky, Remo Salvadori, Pietro Sanguineti, Liam Gillick, Massimo Bartolini, Mario Airò, Eva Marisaldi, Rainer Ganahl, François Morellet, Bernhard Rüdiger, Nedko Solakov e Slava Nakovska, Olaf Nicolai, Giuliano Scabia, Kinkaleri, Steve Piccolo & Gak Sato, Rirkrit Tiravanija, Matt Mullican, Michel Verjux, Elisabetta Benassi, Pedro Cabrita Reis, Pietro Riparbelli, Simone Berti, Jeppe Hein, Gerwald Rockenschaub, Jonathan Monk, Peter Kogler, Carsten Nicolai, Surasi Kusulwong, Franz West, Tino Sehgal, Nico Dockx, Grazia Toderi, Armin Linke, Davide Bertocchi, Pierre Bismuth, Olivier Mosset, Stefano Arienti, Erwin Wurm, Thomas Bayrle, Hans Schabus, Maurizio Mochetti, Lawrence Weiner, BASETALKS(!) (Gum Studio, Brown Project Space, 26cc, Sottobosco, Trastevere 259), Amedeo Martegani, Gianni Caravaggio, Piero Golia, David Tremlett, Franco Vaccari, RADICALTOOLS (UFO, Gianni Pettena, Archizoom, Zziggurat, Remo Buti, 9999, Superstudio), Koo Jeong-A, Christian Jankowski, Giuseppe Gabellone, Martin Creed, Ken Lum, BASEOPEN (Margherita Moscardini, Francesco Fonassi, Giuseppe Stampone, Giulio Delvé, Gaia Geraci, Marcello Spada, Jacopo Miliani, Riccardo Giacconi, Jaya Cozzani/Marco Andrea Magni/Agostino Osio), Jirí Kovanda, Nicole Miller, Luca Trevisani, Richard Long, Roman Ondak, Ryan Gander, Gerhard Merz, Ian Kiaer, vedovamazzei, Karin Sander, Francesco Arena, Michael Snow, Cesare Viel, Patrick Tuttofuoco, Jose Dávila, Deimantas Narkevičius, Francesco Iodice, Pavel Büchler, Mircea Cantor, Loris Gréaud, Ceal Floyer, Runo Lagomarsino, Christane Löhr, Mario Dellavedova, Luisa Lambri, ODE (One Day Exhibition), che hanno presentato progetti inediti pensati per lo spazio di BASE.
BASE / Progetti per l’arte è uno spazio non profit senza sede la cui attività, coordinata da Lorenzo Bruni, è promossa e sostenuta dagli artisti fondatori con il contributo della Regione Toscana, della Città Metropolitana di Firenze, del Comune di Firenze e dell’Associazione BASExBASE.
Questa mostra è stata realizzata con il generoso supporto di Statens Kunstfond.