Cristian Chironi – Torino Stop

Informazioni Evento

Luogo
MAUTO - MUSEO NAZIONALE DELL’AUTOMOBILE
Corso Unità d'Italia 40 - Torino, Torino, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
29/10/2024

ore 18

Artisti
Cristian Chironi
Uffici stampa
PAOLA C. MANFREDI STUDIO
Generi
arte contemporanea, personale

Il Museo Nazionale dell’Automobile presenta in Project Room la mostra Torino Stop dell’artista multidisciplinare Cristian Chironi.

Comunicato stampa

Il Museo Nazionale dell’Automobile presenta in Project Room la mostra Torino Stop dell’artista multidisciplinare Cristian Chironi. Una Fiat 127 Special, ribattezzata “Camaleonte” per la sua capacità di cambiare colore in base al contesto, è al centro del suo progetto artistico. L'automobile è personalizzata richiamando i colori delle case di Le Corbusier: una tastiera “architettonica”, dove i colori si accostano come suoni, manipolando lo slogan del celebre architetto “una casa è una macchina da vivere”.

In occasione della mostra, aperta al pubblico dal 29 ottobre 2024 al 12 gennaio 2025, la Fiat Camaleonte sarà parcheggiata in modalità sonora all'interno di un allestimento pensato per il museo e sarà anche protagonista di una performance per le strade di Torino. L'artista invita il pubblico a salire a bordo per un breve viaggio – 30 minuti – durante il quale si rifletterà su temi come la migrazione, la memoria, la costruzione di una casa, l'ospitalità e il senso del luogo, riflettendo sul tema della mobilità in relazione alla stabilità economica e alla politica globale.

La decisione di utilizzare quest’auto è legata sia al paese di origine di Chironi, Orani - al centro della Sardegna - sia a un aneddoto che coinvolge Costantino Nivola, artista e scultore di fama internazionale, nonché amico e collaboratore di Le Corbusier. Sia Chironi che Nivola, conterranei, sono partiti dal piccolo paese di Orani, seppur in epoche diverse, tornando solo dopo una serie di incontri nel mondo che hanno alterato le loro rispettive visioni sull’abitare.

Il progetto affonda le sue radici in una storia raccontata a Chironi da Daniele, nipote di Costantino Nivola e vero “ispiratore” del progetto. Nei primi anni Ottanta Costantino Nivola, ormai malato, scrive da New York al nipote Daniele e gli chiede di trasportare tutte le sue cose dall’abitazione toscana al suo paese d’origine, Orani.

“Mi ha detto di prendere quello che c’era” – racconta Daniele – “Tutto. Compresa la macchina! C’erano due manifesti artistici di un certo valore. Steinberg. C’erano sculture sue, quadri di Maria Lai, di Giovanni Pintori, di Salvatore Fancello. Il Picasso non c’era più. Alla fine ho anche lasciato dei bozzetti. Non ci stava tutta la roba nella macchina.”

Daniele, ignaro di ciò che stava trasportando, si è imbarcato dal porto di Civitavecchia con una Fiat 127 carica di opere d’arte, facendo rientro in paese con la consapevolezza di avere portato con sé solo una piccola parte di quel patrimonio culturale ed esistenziale. Cosa trasportava quell’auto e cosa ha riportato indietro? Un lascito materiale, ma anche l’avvio di una staffetta simbolica, un incitamento ad ‘andare’ e sentirsi abitante del mondo. Chironi non fa altro che personalizzare a suo modo l’auto rimettendola in strada, usandola come termometro dei problemi nel contemporaneo.

Conclusa la mostra, la Fiat 127 Camaleonte rimarrà in prestito al Museo, esposta nel percorso permanente, per due anni. Dal MAUTO l’artista la riprenderà per intraprendere nuovi viaggi, riportandola al museo con una policromia sempre differente.

TORINO DRIVE / PERFORMANCE
In occasione della mostra, la Fiat Camaleonte sarà anche protagonista di una performance per le strade di Torino. L'artista invita il pubblico a salire a bordo per un breve viaggio – 30 minuti – durante il quale si rifletterà su temi come la migrazione, la memoria, la costruzione di una casa, l'ospitalità e il senso del luogo, riflettendo sul tema della mobilità in relazione alla stabilità economica e alla politica globale. Torino Drive è un’esperienza condivisa che riconnette con il territorio e trasforma l'abitacolo in uno spazio di dialogo.

A distanza di molti anni dal viaggio di ritorno a Orani della 127 di Nivola, Chironi riutilizza lo stesso modello di vettura per un gesto artistico e performativo, in un viaggio fatto di partenze e ritorni, di corrispondenze generazionali, di incontri e visioni immaginarie registrate dal finestrino. Ogni performance, sarà aperta a tre passeggeri, che si uniranno a Chironi e ai diversi copiloti. Ogni passeggero verrà coinvolto in una conversazione che farà luce sull’itinerario intrapreso.

Durante i viaggi si potranno ascoltare, nell’abitacolo, composizioni sonore inedite, nate dalla collaborazione con musicisti e sound designer che hanno scelto di prendere parte al progetto: Francesco Brasini, Alessandro Bosetti, Massimo Carozzi, Daniela Cattivelli, Coro di Radio France, Paolo Fresu, Gavino Murgia, Stefano Pilia, Francesco Serra, Henrik Svedlund, Pietro Russino, Dominique Vaccaro, Sophie Vitelli.

DATE e ORARI DELLA PERFORMANCE
Giovedì 31 ottobre, venerdì 1 novembre, sabato 2 novembre e domenica 3 novembre
10:30>11:00 / 11:30 > 12.00 / 12:30>13:00 / 15:30>16:00 / 16:30>17.00 / 17:30>18:00
Partenza dal Museo Nazionale dell’Automobile
Per prenotazioni: https://ticket.museoauto.com/eventi/torino-drive/

TALK
VISIONI DAL FINESTRINO
Martedì 29 ottobre/ore 18
Intervengono
Cristian Chironi, artista
Antonio Grulli, direttore Luci d’Artista
Gianluigi Ricuperati, cultural curator MAUTO

LUCE D’ARTISTA
Cristian Chironi è inoltre l’artista al quale il Museo Nazionale dell’Automobile ha commissionato la nuova Luce d’Artista che entrerà a far parte della collezione pubblica della Città di Torino.
Supercar è il titolo di questa inedita installazione luminosa che unisce luce, architettura, automobile, fantascienza, customizzazione, movimento e immaginario collettivo. L’artista è intervenuto sulla facciata dell’edificio di Corso Unità d’Italia, immaginata come l’anteriore di un’automobile: le finestre che affacciano sulla balconata ospitano uno scanner di luce che si muove lungo una linea orizzontale, portando l'architettura in un nuovo contesto spazio-temporale. Cristian Chironi lavora sul segno luminoso affinché trasformi l’architettura del Museo in un concetto che è la risultante di un dialogo – da sempre centrale nella sua ricerca artistica – tra realtà e finzione, memoria e contemporaneo, passato e presente. Un’opera con diversi livelli di lettura ed espliciti riferimenti alla cultura popolare e alla memoria collettiva che lascia spazio alla relazione con il concetto più contemporaneo di “supercar” ovvero l’automobile sapiens in grado interagire con l’utilizzatore e il contesto, elaborando informazioni, apprendendo e agendo autonomamente secondo modi e criteri simili a quelli dell’essere umano.

BIOGRAFIA
Cristian Chironi è un artista multidisciplinare. Usa diversi mezzi tra cui performance, fotografia, video, architettura, design, creando spesso una sorta di interazione tra di loro. Ha lavorato su performance e installazioni site specific, cercando sempre di coinvolgere il contesto, sia esso umano (pubblico) o ambientale (spazio). Attualmente vive e lavora nelle case di grandi architetti sparse in tutto il mondo, come Le Corbusier, P. Jeannerret, A. Bustillo, T. Ando, usando l'abitare come linguaggio artistico. Viaggia a bordo di una FIAT 127 Special, ribattezzata Camaleonte per la sua capacità di cambiare colore.