A Venezia nasce Scuola Piccola Zattere, nuovo spazio culturale dedicato alle arti contemporanee
Prende forma nel sestiere di Dorsoduro 'Scuola Piccola Zattere', progetto d'arte contemporanea che guarda con attenzione alla comunità artistica locale, offrendo a studenti, diplomati e ricercatori opportunità di crescita nel settore culturale
Ci troviamo a Venezia, nel sestiere di Dorsoduro, al civico 1401, dove è presente un grande palazzo della seconda metà dell’Ottocento che si affaccia sul Canale della Giudecca, contraddistinto da un piccolo cortile posteriore che si estende fino al Rio di Ognissanti.
Un luogo suggestivo che, a partire da novembre 2024, diventerà la sede della Scuola Piccola Zattere, uno spazio no profit dedicato alla promozione e alla divulgazione delle arti contemporanee. Ogni anno la struttura ospiterà tre artisti (per tre mesi) con una pratica già affermata in campi disciplinari diversi, coinvolti anche nelle attività formative della Scuola. La direzione artistica del progetto è affidata a Irene Calderoni, curatrice d’arte contemporanea (precedentemente capo curatrice presso la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino), e comprenderà laboratori, seminari, mostre ed eventi che animeranno gli spazi dell’edificio riadattati per l’occasione da Fosbury Architecture, il collettivo di design e ricerca fondato nel 2013 a Milano.
La Scuola Piccola Zattere a Venezia
Il nome dello spazio trae ispirazione da un istituto emblematico della storia veneziana,la scuola piccola, ovvero un modello particolare di organizzazione civica, diffusa e inclusiva. Attive dal Medioevo fino alla fine della Repubblica, le scuole piccole erano confraternite laiche che non attuavano distinzioni gerarchiche o di genere, ed erano dedite a opere di bene e pratiche devozionali, a volte legate all’esercizio di arti e professioni, in altri casi al supporto di una comunità straniera.
L’offerta formativa di Scuola Piccola Zattere a Venezia
Intitolato One Year Score, il programma di ricerca intende esplorare le forme di aggregazione, conflitto e negoziazione che caratterizzano le dinamiche della socialità, esaminate alla luce del rapporto che si instaura tra spazio e corpo, tra architettura e azione performativa.
Il concetto di score, partitura, diventa una metafora concettuale per indagare la relazione tra istruzione e azione, un tema centrale sia per le discipline artistiche e performative, sia per la riflessione in ambito pedagogico. Le attività prenderanno avvio il 22 e 23 novembre 2024 con l’apertura di una mostra collettiva e di un programma di attivazioni, eventi performativi e talk. In occasione di questi open days, i partecipanti verranno introdotti alle prime sessioni di residenza e all’offerta formativa che si svilupperà nei mesi successivi con workshop e seminari concepiti e guidati dai tre artisti presenti in mostra e in residenza.
Parola Irene Calderoni, direttrice artistica diScuola Piccola Zattere a Venezia
“Con l’apertura di Scuola Piccola Zattere vogliamo iniziare un percorso, che è sia di ricerca sia di confronto”, spiega ad Artribune Irene Calderoni, curatrice e direttrice artistica di Scuola Piccola Zattere. “Ripensando l’istituzione come spazio di processo e non solo contesto di presentazione, e adottando la prospettiva della formazione reciproca, in ascolto delle istanze della comunità artistica che studia e lavora in questa città”.
Valentina Muzi
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