Cinque artisti cinque amici. Una situazione
Cinque artisti, cinque amici di una generazione che si forma negli anni Ottanta con una ricerca pittorica tra concettuale, postmoderno e nuove scoperte. Periodo di passaggio che ha portato allo sviluppo dei linguaggi odierni.
Comunicato stampa
Cinque artisti, cinque amici
Una situazione
CORRADO BONOMI
GIANNI CELLA
ENZO FORESE
MAXIMO PELLEGRINETTI
NICOLA VITALE
Martedì 29 ottobre 2024 alle ore 18.30, la Galleria Antonio Battaglia ha il piacere di inaugurare una nuova mostra vivacemente colorata, che gioca sul fil rouge tra ironia e stupore.
Cinque artisti, cinque amici di una generazione che si forma negli anni Ottanta con una ricerca pittorica tra concettuale, postmoderno e nuove scoperte. Periodo di passaggio che ha portato allo sviluppo dei linguaggi odierni.
Ogni artista, con il suo personale linguaggio e l’utilizzo di diversi materiali, interpreta a modo proprio l’immagine figurativa tra pittura e scultura, da riferimenti storici e filosofici a sorprendenti ibridazioni.
30 ottobre - 19 novembre
da martedì a venerdì 16 - 19.30
sabato e domenica 11 - 13.30 / 16 - 19.30 e su appuntamento
Nella pagina seguente le biografie brevi degli artisti.
Corrado Bonomi è nato a Novara nel 1956 dove vive e lavora.
Formazione da autodidatta, esordisce nel 1983 con una personale alla galleria Il Mercante di Milano.
Inizia il suo percorso espositivo in Germania nel 1995, a Mannheim, in occasione del progetto Plastische Objekte Bilder alla Halskratz Galerie dove incontra Angelo Falzone, proprietario della galleria e primo animatore del gruppo del Concettualismo ironico italiano, a cui Bonomi aderisce.
La produzione artistica di Corrado Bonomi è stata letta dalla critica in continuità con il ready-made, con una forte componente semiotica, con una componente palesemente citazionista, nonché con l’ironia concettuale che prende vita dall’unione delle due.
Gianni Cella è nato a Pavia nel 1953 dove vive e lavora. Diplomato in pittura all’Accademia di Belle Arti di Brera, dove ha insegnato disegno e illustrazione. Il suo lavoro si caratterizza dall’impiego della vetroresina dipinta che gli consente interessanti soluzioni plastiche che partono dal modellato in creta, con un linguaggio dall’aspetto giocoso e colorato.
Nel 1990 partecipa con il gruppo Plumcake ad Aperto 90, Corderie dell’Arsenale, La Biennale di Venezia. Ha partecipato alle mostre dei Nuovi Futuristi curate da Renato Barilli. Nel 2023 vengono celebrati i 40 anni di attività di Gianni Cella con una grande personale alla Fondazione Stelline di Milano, Plastiche apparenze: dai Plumcake a Gianni Cella, a cura di Alberto Fiz.
Enzo Forese è nato a Milano nel 1947 dove vive e lavora. Si forma in ambienti classici e filosofici (è laureato in Storia della Filosofia), riflettendo in particolar modo sul problema del mito come forma simbolica.
Partendo da questi presupposti possiamo leggere le opere dell’artista, visualizzazioni epigrammatiche, brevi lampi lirici, sottili intuizioni poetiche narrate prevalentemente con la pittura, ma anche con le tecniche decollage e assemblage.Il colore assume fondamentale importanza per la sua gioiosità al di là di leggi scientifiche e ottico-percettive.
L’artista prende parte del gruppo italo-austriaco Osmosi e del gruppo Portofranco, creato da Franco Toselli.
Maximo Pellegrinetti è nato a Viareggio nel 1960. Vive e lavora a Pietrasanta e Milano. Dal 1999 è docente di Tecniche del Marmo all’Accademia di Belle Arti di Brera. La sua opera, sempre attenta al dibattito del contemporaneo è caratterizzata da un forte spirito di ricerca orientato verso materiali polivalenti. L’artista genera il suo spazio tramite pochi segni, nel suo percorso di scultore in cerca della terza dimensione. Dettagli e situazioni in cui la memoria, l’immaginazione, la sperimentazione ci aiutano a restituire un significato universale, attraverso canoni soggettivi o immagini simboliche come quella della casa che si ripetono con una certa costanza.
Nicola Vitale è nato a Milano nel 1956, dove vive e lavora. Pittore, poeta e saggista, dal 1987 espone in mostre personali e collettive in gallerie private e spazi pubblici, in Italia e all’estero. Nel 1992 Pierre Restany si interessa alla sua pittura, presentandolo in diverse occasioni, tra cui si ricorda la mostra alla New York University nel 1994. Nel 2010 il Comune di Milano gli dedica una grande personale a Palazzo Sormani: Animali da lettura, a cura di Elena Pontiggia. Nel 2011 è invitato alla 53° Biennale di Venezia, Padiglione Italia. Ha teorizzato dal 2011, con l’uscita di Figura Solare. Un rinnovamento radicale dell’arte (Marietti), rinnovamento in alcuni artisti internazionali, con il recupero della pittura in cui la forza astratta dell’immagine trasfigura stereotipi della quotidianità in immagini giocose dalla dimensione simbolica.