A Torino Paratissima compie venti anni e per l’occasione cambia location
Abbandonati gli spazi della Cavallerizza Reale è adesso la volta degli Uffici SNOS in Corso Mortara, una sede provvisoria in attesa di poter raggiungere prossimamente l’ambita ex fabbrica Superga
L’Art Week torinese è ufficialmente cominciata e nel mare magnum degli eventi in programma non poteva mancare Paratissima che quest’anno – in programma dal 31 ottobre al 3 novembre 2024 – raggiunge un traguardo importante. Guidata da Andrea Schiavo e Lorenzo Germak, la fiera d’arte indipendente infatti non solo spegne ben 20 candeline ma inaugura anche una nuova location.
La nuova location di Paratissima
Abbandonati gli spazi della Cavallerizza Reale è adesso la volta degli Uffici SNOS, in Corso Mortara, una sede provvisoria in attesa di poter raggiungere prossimamente l’ambita ex fabbrica Superga. Estendendosi lungo i tre piani dell’edificio, la fiera invade tutti i locali abbandonati rivelando un’architettura nostalgica, dalle forme fluide, ma nel complesso asettica, che per un momento sembra catapultarci in una sorta di backroomlabirintica nella quale è facile perdersi. Comprensiva di un’area kids e di una terrazza nella quale si può trovare l’installazione itinerante Jackal Project di Jacopo Mandich, l’area espositiva spinge il pubblico a esplorare corridoi e anfratti alla ricerca di nuovi stimoli visivi.
Le novità della 20ma edizione di Paratissima
Intitolata non a caso Venti, la nuova edizione di Paratissima approfitta di questo cambio di sede per portare anche una ventata di freschezza che però difficilmente riesce a insinuarsi a pieno tra i padiglioni popolati troppo spesso da opere a dir poco naïf. Ciononostante non mancano le novità che caratterizzano quest’ultimo giro di boa della fiera. Oltre al cambio di domicilio, le sorprese non mancano neanche sul piano curatoriale. Special guest di Venti è infatti Catherine Gipton, la prima curatrice d’arte virtuale che grazie a un’Intelligenza Artificiale sviluppata dall’artista Alessandro Scali ha delineato le linee di una mostra dello stesso artista. E poi ancora, un fitto programma di performance e talk multidisciplinari (Paratissima Live), e la Flow Room: un’area dedicata al relax e alla rigenerazione dove poter sperimentare la pratica dello Shiatsu grazie ai trattamenti offerti dalle operatrici e operatori del circolo Arci MeLaShiatsu.
Le mostre e gli Special Projects di Paratissima
Attraverso un percorso costellato dalle opere di 350 artisti, la fiera si snoda in più di trenta mostre – tra focus e Special Projects – per offrire la visioni di quegli artisti e di quelle realtà che, seppur siano lontane dai riflettori, hanno tanto da dire. Tra le numerose esposizioni ricordiamo la principale Unpredictable, coordinata da Roberta Bani e Alice Selvatico, Come la pelle che mi nasconde, a cura di Mario Bronzino, Liquida Winter Project, curata da Laura Tota, Send me your location e Sogno dunque sono (entrambe inserite nella rassegna Nice & Fair / Contemporary Visions). Una menzione speciale va invece alla sezione Special Project che effettivamente raccoglie le proposte più interessanti. Fra queste spiccano i colpi d’occhio di Amedeo Abello raccolti nella mostra Non ti scordar di me, il progetto di social design allestito da Graphic Days, le creature ambigue di Alessandro Scali (nell’esposizione Visioni kafkiane. Immagini dell’irreale, a cura di Catherine Gipton), …Il Meme è Artw, l’invito da parte di Memissima a memare in tempo reale le opere viste in mostra, e gli interventi sperimentali portati dalla XVIII edizione di Share Festival, dal titolo All Natural.
Le parole del sindaco Stefano Lo Russo
“L’arte contemporanea è senza dubbio una delle vocazioni di Torino, uno dei tratti distintivi della sua vita culturale, che vogliamo continuare a supportare e rafforzare”, afferma il sindaco si Torino, Stefano Lo Russo all’inaugurazione della fiera. “In questa cornice realtà come Paratissima, che festeggia quest’anno l’importante traguardo del ventennale, rappresentano un’eccellenza e un motivo d’orgoglio per la città. L’amministrazione comunale, grazie anche all’impegno della Vicesindaca Michela Favaro, ha supportato la ricerca di una nuova sede e oggi siamo davvero contenti di dare il via a questa nuova edizione, consapevoli che arte e cultura possano davvero fare la differenza per la nostra città e posizionarla a livello internazionale”.
Valerio Veneruso
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati