Roma Pittrice. Le grandi artiste donne della capitale sono in mostra a Palazzo Braschi
Cinquantasei artiste, attive a Roma dal XVI al XIX Secolo, sono le protagoniste di un percorso che punta a ricostruirne le vite e l'importanza nella storia dell'arte mondiale. Focalizzando anche una città che nei secoli si è affermata come un luogo primario di formazione
Artemisia Gentileschi, Lavinia Fontana e Angelika Kauffmann, certo, ma anche la riscoperta architetta Plautilla Bricci, l’incisora Laura Piranesi, e la pittrice Giustiniana Guidotti, con la sua unica opera riconosciuta. E ci sono ancora tantissime altre artiste – che un po’ ci si sente in colpa a non conoscere, e un po’ si è grati di poter vedere per la prima volta – esposte al Museo di Roma di Palazzo Braschi fino a marzo 2025: qui un grande percorso riunisce 130 opere (in alcuni casi esposte per la prima volta o prestate eccezionalmente) riconducibili alla mano di cinquantasei pittrici, scultrici, architette che ormai non possono più essere ignorate.
La vita delle artiste e la capitale in mostra a Palazzo Braschi
Con opere dalle collezioni dei Musei Civici della Sovrintendenza Capitolina e in prestito da istituzioni nazionali e internazionali – dalla Pilotta di Parma all’Accademia di Brera, dagli Uffizi alla National Portrait Gallery di Londra – il percorso di Roma Pittrice. Artiste al lavoro tra XVI e XIX Secolo permette di ricostruire le vicende professionali e biografiche di queste artiste (spesso ignote o ancor peggio le cui opere sono state attribuite a maestri e uomini di famiglia) e allo stesso tempo evidenziare Roma come luogo primario di apprendistato. La città non è unicamente intesa, qui, come luogo di pratica, formazione e mercato, ma aspira a diventare personificazione delle stesse artiste che vi hanno lavorato.
Le artiste in mostra al Museo di Roma
E quindi spazio a Maria Felice Tibaldi Subleyras, seconda pittrice mai ammessa all’Accademia di San Luca dopo Rosalba Carriera; a Emma Gaggiotti Richards, ritrattista dei reali inglesi; alla coltissima pittrice Angelika Kaufmann; e ancora a Marianna Candidi Dionigi, pittrice ma anche scrittrice e archeologa del Settecento; alla raffinata disegnatrice e pittrice Louise Seidler, appartenente al più stretto circolo di amicizie di Goethe; e ancora a Ida Botti Scifoni, pittrice apprezzata alla corte dei Lorena; e ad Amalia De Angelis, nominata membro onorario dell’Accademia ducale di belle arti di Parma nell’Ottocento. Per divulgare al pubblico le loro storie, e quelle di tante altre artiste, è corredato alla mostra anche un ciclo di incontri aperti con esperti ed esperte di arte e gender studies, che andranno a restituire quanto più possibile il loro straordinario contributo alla storia.
Roma Pittrice. Un percorso espositivo inclusivo
Con Roma Pittrice. Artiste al lavoro tra XVI e XIX Secolo (titolo che rimanda alla storiografia sei-settecentesca in cui le varie scuole pittoriche d’Italia cercano di rivendicare la loro autonomia contro l’egemonia fiorentina) la Sovrintendenza Capitolina rinnova peraltro l’impegno nel rendere più accessibili le esposizioni temporanee. Per questo, è prevista la possibilità di ascolto di approfondimenti audio (a questo link) e di fruizione tattile di alcune opere (originali e riproduzioni), oltre a speciali appuntamenti guidati destinati a persone con disabilità visiva e uditiva.
Giulia Giaume
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