Venezia si è trasformata in centro della moda sostenibile con l’ultima edizione della Venice Fashion Week. L’evento, organizzato da Venezia da Vivere in collaborazione con il Comune dal 21 al 27 ottobre, è stato un momento di celebrazione dell’eccellenza dell’artigianato italiano con un calendario di sfilate, conferenze, workshop, mostre e incontri con designer e creativi. Il fil rouge di quest’anno si è basato su tre temi fondamentali: artigianato, sostenibilità e inclusione.
L’edizione 2024, infatti, si è proposta di approfondire progetti innovativi e percorsi sostenibili,animando i palazzi storici e gli spazi pubblici della città e coinvolgendo le community di giovani creativi e comunicatori nell’immaginare e rappresentare il futuro della moda.
Gli eventi principali della Venice Fashion Week 2024
La settimana della moda veneziana ha avuto inizio il 21 ottobre con Convivio, un’installazione e collezione presentate presso la sede di Lunardelli Venezia, storica azienda che trasforma il legno recuperato dalle bricole della laguna di Venezia in oggetti di design e moda in legno e vetro. Proseguendo tra gli appuntamenti della settimana, Palazzo Sagredo ha ospitato la terza edizione de Le Mani Sapienti, progetto curato da Venezia da Vivere dedicato alla moda sartoriale, sostenibile e su misura. I protagonisti della manifattura bespoke e della cultura upcycling hanno presentato le loro collezioni, offrendo uno sguardo approfondito sullo stato attuale della moda responsabile.
Gli stilisti della Venice Fashion Week 2024
Tra i partecipanti, Adj Style di Ekaterina Borovkova ha presentato abiti su misura che riflettono un’estetica raffinata e contemporanea, mentre Alessandra Micolucci ha incantato i visitatori con le sue tinture alchemiche, frutto di una ricerca approfondita su materiali e tecniche tradizionali. Angie Power, con il brand Angèle Donà dalle Rose, ha proposto creazioni che fondono eleganza e sostenibilità, mentre BVL Venezia di Giulia Bevilacqua ha offerto uno sguardo innovativo sulla moda attraverso l’uso di tessuti riciclati.
E poi Gaetano di Gregorio ha sorpreso con le sue ceramiche artistiche, trasformando l’oggetto d’arredo in un elemento di moda. Curiosité Artisanale by Juliana Stolberg ha presentato accessori unici, frutto di un’attenta lavorazione artigianale che celebra la bellezza del fatto a mano; Martina Vidal Venezia ha mostrato come la tradizione possa incontrare la modernità con i suoi abiti da sera; mentre Francesca Venuti, con il suo brand Mine de Rien, ha esplorato l’arte del riciclo in modo creativo e originale; infine Teod’Amar di Norma Marzà ha concluso l’esposizione con una collezione che esprime una forte connessione con il territorio veneziano, dimostrando come la moda possa essere un veicolo per raccontare storie e tradizioni.
Gli eventi e gli atelier della Venice Fashion Week 2024
Tra gli appuntamenti imperdibili della VFW, sono spiccati gli eventi in Calle Larga XXII Marzo e nei suoi dintorni. La via del lusso di Venezia si è animata con gli appuntamenti degli Atelier Aperti San Marco, dove boutique esclusive hanno aperto le loro porte per visite guidate. Si è anche tenuta la Giornata della Moda Sostenibile, talk sul ruolo cruciale dell’artigianato nella moda sostenibile e il suo impatto sul turismo consapevole e sull’economia circolare.
La settimana si è conclusa con percorsi, incontri e workshop nelle botteghe artigiane e nei luoghi del convivio culturale per incontrare i creativi che preservano e innovano il patrimonio culturale della città. Stefano e Daniele Attombri hanno presentato una collezione di furlane realizzate recuperando tessuti di antichi kimono giapponesi, insieme a cappelli artigianali firmati dalla designer Shimizu Akiko. Nei giorni successivi, il sarto Demis Marin ha accolto i visitatori presso Ramosalso nel Mercato di Rialto per il servizio Only For You, invitando le persone a portare vestiti inutilizzati per ricevere consigli su come rinnovarli. Daniela Lombardo ha presentato la nuova collezione autunno/inverno di Patience a bordo di una particolare imbarcazione veneziana (la “sanpierota”), ormeggiata in Fondamenta della Misericordia: tutti gli incontri hanno confermano la Venice Fashion Week come un perfetto veicolo per raccontare storie e tradizioni, valorizzando il patrimonio locale attraverso la moda.
Lara Gastaldi
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