Quadri come luoghi. La mostra Feelings a Bergamo
Ognuno degli undici artisti coinvolti ha avuto lo spazio per creare una sorta di minipersonale nella quattrocentesca Torre di Tristano di Torre Pallavicina
Feelings, mostra collettiva con undici artisti a cura di Roberto Lacarbonara, distribuita tra i comuni di Mornico al Serio e Torre Pallavicina, in provincia di Bergamo, è il secondo capitolo di un ciclo avviato lo scorso anno con Quadri come luoghi, curata da Davide Ferri. Nel 2023 il focus era la pittura, quest’anno il percorso è tematizzato, senza predilezione per una tecnica, con l’intenzione di lavorare sugli stati d’animo, sul sentire, sul percepire, che consenta di evitare qualunque idea di immersività dell’arte, di sensazionalismo, alla ricerca di una forma di riflessione su sentimenti ed emozioni e su quello che l’artista vuole trasferire al pubblico.
Il percorso curatoriale è riuscito, con scelte talvolta ardite di dislocazione delle opere in spazi mai banali, a far percepire questo senso di indagine. Una operazione difficile come quella di voler lavorare sul tema dei sentimenti attiva una parte di riflessione mentale e riconduce il discorso in una dimensione teorica.
La mostra Feelings a Torre Pallavicina
Ognuno degli undici artisti coinvolti ha avuto lo spazio per creare una sorta di minipersonale: la quattrocentesca Torre di Tristano di Torre Pallavicina ospita tre monoliti di Paolo Cavinato, capaci di respirare con una cadenza controllata, insieme al pubblico. A togliere il fiato è invece l’opera Progetto di morte per avvelenamento di Sergio Lombardo, che ci pone di fronte al difficile pensiero sulla possibilità di scegliere la fine della vita, ed è non a caso collocata nel piano sotterraneo delle scuderie e cantine storiche di Palazzo Oldofredi Tadini Botti, splendida dimora estiva degli Sforza realizzata nel XVI secolo. Nello stesso luogo ma al piano nobile Lacarbonara colloca una serie di opere che hanno a che fare con la cogitazione sul senso della violenza, del conflitto, dell’odio e della frustrazione, e di contro sull’etica e i diritti fondamentali dell’uomo. Loredana Longo, tra le altre opere, inserisce con Welcome, un perimetro composto da dissuasori in metallo e colli di bottiglia al bordo della sala d’ingresso e riesce a creare un effetto di terrore e respingimento. Simona Andrioletti allude nel suo Text me when you get home agli episodi di cronaca nera, salute mentale, violenza di genere e forme di discriminazione. Rivolta e criminalità appaiono nell’opera di Gianni D’Urso, su tutte Love, un cuore formato da simulacri di bombe molotov. Infine, Artan (Shalsi) inquieta con dispositivi di allarme permanente.
Le opere in mostra nella Collettiva Feelings
Jacopo Benassi, nell’antistante sconsacrata chiesetta di San Rocco, lavora sulla negazione dell’immagine, sul tentativo di rimozione e sugli opposti processi della memoria e della dimenticanza. In Adolf Hitler – Museo delle cere di Londra, la storia scompare sotto uno spesso strato di vetri.
Fabio Dartizio è presente in tutte sedi espositive con targhe di marmo che tracciano idealmente una correlazione con le altre opere per tema o affinità di sentimento.
Nella trecentesca Cascina Castello di Mornico al Serio si esplorano le connessioni e le relazioni affettive, fino al tema della perdita della persona amata. Mikayel Ohanjanyan è in mostra con una serie di sculture che riflettono sulla presenza e sulla scomparsa dei legami sentimentali, mentre N.D. di Jason Dodge evidenzia la complementarità dei rapporti attraverso la luce riflessa da una lampada luminosa ad una buia, che splende per rispecchiamento. È infine con Hanne van der Woude che ci si spinge a esplorare l’abisso della perdita.
Gli artisti di Feelings
“Andare in profondità nel sentire, è quello che ho chiesto agli artisti”, così Lacarbonara ha voluto indagare il carattere mentale delle emozioni, anche per provare consapevolezza rispetto a quello che sentiamo.
Feelings si insinua nei meandri profondamente individuali e insondabili come le affezioni, per legarsi a un carattere più cognitivo e universale, portando a galla sentimenti che ci legano agli altri, svelando meccanismi sociali e tentando di generare una nuova relazione tra artisti e pubblico.
Silvia Scaravaggi
Bergamo//Fino al 3 novembre 2024
Feelings: Simona Andrioletti, Artan (Shalsi), Jacopo Benassi, Paolo Cavinato, Fabio Dartizio, Jason Dodge, Gianni D’Urso, Sergio Lombardo, Loredana Longo, Mikayel Ohanjanyan, Hanne van der Woude.
Sedi espositive:
Cascina Castello, via Zerra, Mornico al Serio (BG)
Palazzo Oldofredi Tadini Botti e Chiesa di San Rocco, via San Rocco 1, Torre Pallavicina (BG)
Torre di Tristano, via San Rocco 3, Torre Pallavicina (BG)
Orari visite e contatti:
Sabato e domenica, ore 15-18.30, oppure su appuntamento: +39 339 562 9715
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