Mary Obering – Outside and Inside
Prima mostra dell’artista americana Mary Obering (1937-2022) in una istituzione europea.
Comunicato stampa
Fondazione Giuliani is very pleased to present Outside and Inside, the first presentation of the work of American artist Mary Obering (1937-2022) in a European institution. The exhibition is an in-depth exploration of her manifold painting practice, which extended into the study of landscape, the body, cosmology, maths, science and spirituality.
Throughout her nearly five-decade career, Obering produced deceptively simple, geometric works, juxtaposing the strategies of Minimalism – basic arrangements, modularity, repetition – with a singular exploration of form and colour. While adhering to the pictorial language of geometric abstraction, she also consistently pushed its possibilities into more complex realms. It was as if the artist was never considering abstraction for abstraction’s sake, but rather investigating what abstraction could hold. Obering pared down the aesthetics of Minimalism, using painting techniques and materials more closely associated with the art of the Italian Renaissance, characterised by a marked painterliness, the layering of sumptuous colour, gold leaf and tempera.
A very special thanks to Bortolami, New York and Studio Obering.
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Fondazione Giuliani è lieta di presentare Outside and Inside [Fuori e dentro], la prima mostra dell’artista americana Mary Obering (1937-2022) in una istituzione europea. L’esposizione è un’approfondita esplorazione della sua variegata pratica pittorica, che si è estesa allo studio del paesaggio, del corpo, della cosmologia, della matematica, della scienza e della spiritualità.
Nel corso dei quasi cinquant’anni della sua carriera, Obering ha realizzato opere apparentemente semplici e geometriche, giustapponendo le strategie del Minimalismo – combinazioni essenziali, modularità, ripetizione – con una esplorazione personale della forma e del colore. Pur aderendo al linguaggio pittorico dell’astrazione geometrica, ne ha spinto sistematicamente le potenzialità verso territori più complessi. Era come se l’artista non considerasse mai l’astrazione fine a se stessa, ma piuttosto ciò che l’astrazione può racchiudere. Obering ha ridotto all’essenziale l’estetica del minimalismo usando tecniche pittoriche e materiali più vicini all’arte del Rinascimento italiano, caratterizzato da una pennellata decisa, dalla stratificazione di colori sontuosi, dalla foglia d’oro e dalla tempera.
Un ringraziamento speciale a Bortolami, New York e Studio Obering.