Project room – Mark Handforth
L’NH Collection Torino Piazza Carlina avvia una nuova collaborazione con la Galleria Franco Noero e inaugura nel cortile interno dell’albergo le due opere di Mark Handforth: Bench e Red Romeo.
Comunicato stampa
L’NH Collection Torino Piazza Carlina avvia una nuova collaborazione con la Galleria Franco Noero e inaugura nel cortile interno dell’albergo le due opere di Mark Handforth: Bench e Red Romeo, mercoledì 6 novembre alle ore 19.00.
Le sculture di Handforth prendono oggetti quotidiani, spesso consumabili, come banane, anacardi, ossa di pollo, e li presentano su una scala monumentale. Influenzato dalla Pop art e dall’interesse dadaista per gli oggetti banali Handforth sceglie come soggetto oggetti quotidiani, paesaggi e situazioni, trasformandoli attraverso distorsioni di scala, materiale e forma.
Descrivendo il suo lavoro come una "conversazione di base sui poli strani della vita", utilizza spesso materiali comunemente presenti nelle infrastrutture urbane.
Handforth si interessa a come una scultura occupa un determinato paesaggio o area.
Con un profondo apprezzamento per le funzioni intrinseche e i movimenti delle città, molte delle sue opere sono installate all'esterno, in aree urbane o parchi cittadini, dove l'oggetto viene incoraggiato a interagire e nutrirsi dell'ambiente circostante, libero dalle restrizioni dello spazio espositivo.
Handforth si diletta nelle prospettive alterate che derivano da situazioni inaspettate, migrazioni culturali e spostamenti e si propone di creare opere libere da confini culturali o geografici.
Richiamando la Pop art, il Dadaismo e il minimalismo, molte delle opere di Handforth sono battute visive che riflettono sui fatti e le assurdità della vita quotidiana. I risultati sono gesti stranamente potenti e inaspettati che l'artista ha descritto come situati "nel mondo a metà strada tra realtà e formalità.”
Mark Handforth (Hong Kong, 1969) vive e lavora a Miami.
Le opere di Mark Handforth si trovano in un perpetuo stato di flusso: sculture e installazioni sono continuamente sottoposte ad un procedimento di costruzione, distruzione e riconfigurazione. Le mostre costituiscono per Handforth una stasi momentanea all'interno di questo processo e anche allora si può avere la sensazione che il lavoro sia incompleto: l'aspetto di non finito di queste installazioni solleva l'aspettativa, il dubbio, che lo spazio sarà poi eventualmente riempito. Handforth si appropria di cose ed idee direttamente dall'ambiente circostante. Egli vede il mondo come un insieme di 'readymade' a cui attingere di volta in volta, riconfermandone la sensibilità e la logica implicita nel modo in cui gli oggetti esistono e funzionano nel quotidiano.
ll suo lavoro è stato oggetto di esposizioni personali presso istituzioni pubbliche e private internazionali, tra le quali: San Carlo, Cremona, Italia (2022); Qatar-USA 2021 Year of Culture, Qatar Museums, Doha, Qatar (2021); Institute of Contemporary Art Miami, Miami, USA (2017); Museo d’Arte Contemporanea Villa Croce, Genova, Italy (2016); Governor’s Island, New York, USA (2014); Bard College (CCS Bard), New York, USA (2011); MCA - Museum of Contemporary Art, Chicago, USA (2011); Kunstnernes Hus, Oslo, Norvegia (2009); Dallas Museum of Art, Dallas, USA (2007); Fondation Vasarely, Aix-en-Provence, Francia (2005); Kunsthaus Zürich, Zurigo, Svizzera (2005); Le Consortium, Dijon, Francia (2003); Hammer Museum, Los Angeles, USA (2002); Museum of Contemporary Art, Miami, USA (1996).
Ha partecipato a numerose mostre collettive in istituzionali internazionali, tra le quali: Kode Bergen Art Museum, Bergen, Norvegia (2024); Carnegie Museum of Art, Pittsburgh, USA (2023); MoMA PS1, Long Island City, New York, USA (2023); Vanhaerents Art Collection, Bruxelles, Belgio (2018); MOCAD – Museum of Contemporary Art Detroit, Detroit, USA (2017); FRAC Poitou-Charentes, Poitou-Charentes, Francia (2016); Palais de Tokyo, Parigi, Francia (2015); Palais des Beaux-Arts, Lille, Francia (2015); The Vanhaerents Art Collection, Bruxelles, Belgio (2014); MOCA - Museum of Contemporary Art, Los Angeles, USA (2013); Kunsthalle Detroit, Detroit, USA (2012); Hessel Museum of Art, New York, USA (2010); Palazzo Grassi/Punta della Dogana, Venezia, Italia (2009); Musée d’Art Contemporain de Lyon, Lione, Francia (2007); Hirshhorn Museum and Sculpture Garden, Washington, USA (2006); ZKM - Museum for Contemporary Art, Karlsruhe , Germania (2005); Whitney Museum of American Art, New York, USA (2004) tra le altre.