Jermay Michael Gabriel – Cose Bizzarre
Cose Bizzarre, prima mostra personale in Italia di Jermay Michael Gabriel (Addis Abeba, 1997), a cura di Elisa Giuliano.
Comunicato stampa
COSE BIZZARRE
Jermay Michael Gabriel
Mostra personale a cura di Elisa Giuliano
7 novembre, 2024 - 31 gennaio, 2025
Inaugurazione 7 novembre, ore 18:00 - 21:00
“Io sono ciò che il tempo, le circostanze, la storia, hanno fatto di me, sicuramente, ma io sono anche molto
più di quello. E così noi tutti.”
James Baldwin, Note di un figlio nativo
ArtNoble Gallery è lieta di presentare Cose Bizzarre, prima mostra personale in Italia di
Jermay Michael Gabriel (Addis Abeba, 1997), a cura di Elisa Giuliano.
Cose Bizzarre è una mostra che nel suo insieme espone come le visioni e le rappresentazioni
di persone e luoghi come radicalmente “altre” rispetto a noi stessi dipendono per lo più da
relazioni di potere che spesso sono difficili da rompere o invertire. Jermay Michael Gabriel
ci ricorda con le sue opere, e con il suo approccio alla ricerca artistica, della fatica che si
fa ad invertire lo sguardo dai margini, poiché le relazioni di potere che li hanno costituiti
possono sembrare in definitiva indelebili. Possiamo dunque ancora aspirare a una com-
prensione critica di queste relazioni di potere e del nostro ruolo al loro interno. Jermay
Michael Gabriel stimola e istiga questa preziosa comprensione, intervenendo attivamente
e materialmente sui paradigmi visivi che, sebbene creati nel passato, continuano ad ali-
mentare ideologie dominanti nel presente.
Cose Bizzarre prende il suo nome da un’espressione spesso usata dalla voce narrante dei
documentari dell’Istituto Luce per descrivere gli oggetti, gli abiti, le case, i rituali e le usanze
dei popoli indigeni incontrati in Etiopia e Eritrea dagli italiani. La parola “bizzarro” ha
un’etimologia incerta, ma storicamente ha rappresentato la stranezza, l’originalità e la
stravaganza di un pensiero “selvaggio”—agile, rapido, energico e imprevedibile, come una
fata che incute un certo timore.
Le opere di Jermay Michael Gabriel affrontano questo timore esponendo un insieme di
codici che mirano a trascendere i paradigmi della storia, rivelando invece una genealogia
più universale, ma anche profondamente personale. Attraverso il loro gioco con l’assenza e
la presenza, con la forma e l’essere-formato, con il fare e l’essere-fatto, le opere presentate
in Cose Bizzarre mostrano come la percezione sensoriale e la cognizione siano situate sia
materialmente che storicamente, avventurandosi peró a fornire informazioni sul futuro
attraverso una comprensione critica del passato e del presente.
Da Cose Bizzarre di Elisa Giuliano
ARTNOBLE.IT 2
JERMAY MICHAEL GABRIEL
Nato nel 1997 ad Addis Abeba, Etiopia.
Vive e lavora a Milano, Italia.
Jermay Michael Gabriel è un artista transdisciplinare italo-etio-eritreo. Il suo lavoro si
basa su uno sforzo sperimentale, e spesso estremo, di resistenza alla permanenza e all’i-
nafferrabilità dell’archivio coloniale italiano, attraverso la sovversione dei suoi simboli di
potere. La sua pratica artistica abbraccia sia il suono che l’arte contemporanea. Parte dal
presupposto che gli spazi all’intersezione di molteplici forme di emarginazione, visibilità o
rappresentazione non producono liberazione. Il trauma coloniale non ha una traiettoria
lineare, così come la memoria. Affonda nelle fibre senza uno schema temporale e attraversa
le generazioni, andando avanti e indietro tra passato, presente e futuro. Il processo di Ga-
briel racconta le dimensioni sfaccettate di questi viaggi, esorcizzando il trauma attraverso
il suono, l’installazione e la performance, abbracciando le eredità culturali e le memorie
collettive come forma di guarigione.
Jermay Michael Gabriel è anche membro del duo musicale Plethor X insieme al sound
designer Giovanni Isgrò. Inoltre, è fondatore e direttore di BHMM (Black History Month
Milano) e fondatore di Kirykou (Milano). Il suo lavoro è stato presentato in varie mostre e
biennali tra cui la Biennale di Malta (2024), Lagos Biennale (2024), Haus der Kulturen der
Welt Berlino, Museo delle Civiltà di Roma e Museo delle Culture di Milano.