Paul Jenkins
Con opere storiche degli anni Cinquanta fino a creazioni recenti degli anni Novanta, la mostra è un omaggio al grande pittore americano e alle infinite possibilità offerte dal colore.
Comunicato stampa
Dellupi Arte è felice di annunciare l’apertura della sua prossima mostra dedicata a Paul Jenkins.
Dall’8 novembre 2024, la mostra riunisce circa 15 opere dell’artista ripercorrendo l’intero percorso
del pittore americano.
La mostra, aperta fino al 24 gennaio 2025, includerà opere seminali dalla seconda metà degli anni
Cinquanta fino a creazioni più recenti degli anni Ottanta, con l'intento di presentare al pubblico
italiano uno dei più significativi pittori astratti del secondo dopoguerra.
Grazie a un approccio pittorico libero e intuitivo, le opere in mostra dimostrano la specificità della
pittura di Jenkins, emblema delle potenzialità del colore e delle sue infinite metamorfosi emozionali.
Il progetto ruota intorno a un nucleo di opere storiche e di grandi dimensioni realizzate negli anni
Cinquanta provenienti da un’importante collezione americana, in dialogo con altre più tarde dalle
tonalità più morbide, proiettate verso la riflessione interiore e il misticismo.
Le opere di Jenkins sono caratterizzate da ampie colature di colore sovrapposto – spesso di colori
primari – che creano velature vitree, effetti di trasparenza e visioni traslucide. Se i suoi primi lavori
sono realizzati a olio, a partire dal 1959, Jenkins passa gradualmente all’acrilico, che aumenta
l’effetto di trasparenza e sovrapposizione cromatica.
Considerato un “abstract phenomenist” come lui stesso amava definirsi, influenzato dalle teorie del
colore di Goethe, a partire dalla fine degli anni Cinquanta, decide di far precedere i titoli delle sue
opere con il termine “phenomena” seguito da una parola chiave o una frase. Eseguiti in acrilico, nei
Phenomena Jenkins determina il flusso di colore grazie a un coltello d'avorio, strumento che gli
permette di controllare e modellare il pigmento diluito senza lasciare segni sulla superficie.
Nato nel 1923 a Kansas City, Missouri, Jenkins si trasferisce nel 1948 a New York dove, allievo di
Yasuo Kuniyoshi, studia per quattro anni alla Art Students League. Durante questo periodo, incontra
Mark Rothko, Jackson Pollock, Lee Krasner e Barnett Newman. Nel 1953, viaggia in Europa,
lavorando per tre mesi a Taormina prima di stabilirsi a Parigi, dove nel 1954 ha la sua prima mostra
personale presso lo Studio Facchetti. Dal 1955 in poi, l’artista si divide tra Parigi e New York; nello
stesso anno inizia il sodalizio con Martha Jackson, presso la cui galleria esporrà negli anni successivi.
Le sue opere sono nelle collezioni dei maggiori musei del mondo.
Dellupi Arte si trova in Piazza Amendola 3, Milano. La galleria è aperta al pubblico da lunedì a
venerdì dalle ore 12.00 alle 18.00 o su appuntamento.