Eva Chapkin – To See To Hear and To Never Leave

Informazioni Evento

Luogo
IL MECCANICO
Via San Vitale 2b, Verona, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

venerdì e sabato dalle 15.00 alle 20.00

Vernissage
09/11/2024

ore 18

Artisti
Eva Chapkin
Generi
fotografia, personale

Mostra in collaborazione con lo spazio creativo Switch lab di Bucharest.

Comunicato stampa

Sabato 9 novembre inaugura presso lo spazio il Meccanico di via San Vitale 2b (Verona) la mostra To See To Hear and To Never Leave di Eva Chapkin. Il progetto - curato da Michele Bressan - prosegue la collaborazione tra la galleria veronese e Switch Lab, spazio creativo di Bucarest. La mostra, costruita attorno al titolo To See To Hear and To Never Leave, approfondisce ancora di più la serie di preoccupazioni e temi che da sempre accompagnano l'artista. Anche per questa installazione Eva ha raccolto e continua a raccogliere ossessioni-alcune che lei alimenta (e da cui si nutre), ossessioni che non vuole lasciare andare, quelle che cerca attivamente e cura. Che queste ossessioni siano legate alla sua storia personale e alla sua identità, o derivino da una memoria persa o tardivamente acquisita, il filo conduttore sembra essere il passaggio del tempo e la documentazione di se stessa. Attraverso una monomania, Eva è in costante ricerca di un ritmo e di una sorta di pace. Dalla fotografia agli oggetti fotografici, dall'objet trouvé e archivio vernacolare al video o alla performance, il soggetto rimane lo stesso: il sé a se stessa.

Eva Chapkin è un'artista interdisciplinare nata a Chișinău, Moldavia. Ha conseguito una laurea in Cinema e fotografia presso l'Università nazionale delle arti di Bucarest e attualmente studia per un master in fotografia e società presso la Royal Academy of Arts de L'Aia. Il lavoro di Eva esplora temi di individualità, memoria e la natura tattile dell'esistenza, utilizzando fotografia, mixed media, installazioni e video art. Nella sua pratica si concentra sul concetto di scomparsa e l'evoluzione degli esseri umani in relazione alla natura, sottolineando la progressione del tempo, la natura della cura e l'auto-documentazione. Attraverso una lente performativa, esamina atti mondani, spesso trasformandoli in immagini in movimento su un muro bianco. Il suo portfolio comprende mostre locali e internazionali. In particolare, ha partecipato alla mostra locale "Through Limits: A Stretch Through Edges" al Diptych Art Space, che ha studiato la tangibilità degli archivi. Inoltre, il suo lavoro è stato presentato nella mostra internazionale "GoingON" a Bielefeld, in Germania, dove ha affrontato la nozione di casa nel un archivio perduto, incentrato sulla defocalizzazione delle figure all'interno degli spazi domestici.