Ugo Nespolo – L’arte dell’insofferenza
La Galleria Daliano Ribani Arte inaugura la sua nuova sede in Via Don Minzoni 23, Carrara (MS) con una mostra personale dal titolo “UGO NESPOLO, L’ARTE DELL’INSOFFERENZA” a cura di Lisa Parra.
Comunicato stampa
La Galleria Daliano Ribani Arte inaugura la sua nuova sede in Via Don Minzoni 23, Carrara (MS) con una mostra personale dal titolo “UGO NESPOLO, L’ARTE DELL’INSOFFERENZA” a cura di Lisa Parra.
Come spiega la curatrice nel testo in catalogo: “Ugo Nespolo, classe 1941, ha sempre fatto i conti con quello che la filosofia tedesca chiama Zeitgeist, “lo spirito dei tempi”. Espressione coniata nell’ambito della filosofia romantico-idealistica tedesca tra i secoli 18° e 19°, con cui si suole indicare il clima ideale, culturale, spirituale che si considera caratteristico di un’epoca.
Ecco spiegato il titolo della mostra, “L’Arte dell’Insofferenza”, nato per cercare di rappresentare al meglio la personalità e il lavoro di Ugo Nespolo, sempre in continua metamorfosi di sé stesso e del suo linguaggio che però all’origine mantiene una profonda coerenza espressiva e stilistica”.
Ugo Nespolo non è certamente un artista che necessita presentazioni, vanta una carriera sensazionale che spazia dalla pittura alla scultura, dal teatro alla fotografia, abbracciando un ampio raggio di stili e materiali impiegati.
La curatrice Lisa Parra spiega questa mostra, organizzata presso la Galleria Daliano Ribani Arte, con le seguenti parole: “la personale […] si concentra su una decina di intarsi su legno di dimensioni medie, degli anni 2000, mostrando una delle produzioni più iconiche dell’artista. In particolar modo, sono presenti varie scene di “Visita al Museo” spesso musei di stile americano, dove si sottolinea la presenza di sculture di larga scala oppure opere iconiche come “La Zuppa Campbell” di Andy Warhol. Gli intarsi di Ugo Nespolo appaiono sempre precisi e minuziosi nella loro struttura, aprendosi ad un gioco di colori e di immagini molto deciso e spesso con un tocco di acuta ironia. Uno stile inconfondibile e autoriale che gioca tra metodi espressivi “Pop” e “Concettuali”, rivisitando le istanze delle Avanguardie Storiche dal Futurismo al Dadaismo e partecipando attivamente all’interno dei Gruppi dall’Arte Povera ai Fluxus”.