A occhi aperti. Disegnare il contemporaneo 2024

Seconda edizione del festival di Hamelindedicato al fumetto di ricerca e all’illustrazione contemporanea

Comunicato stampa

Si apre ufficialmente all’Accademia delle Belle Arti (via delle Belle Arti, 54) la seconda edizione di A occhi aperti. Disegnare il contemporaneo, il festival di Associazione Hamelin in programma fino a domenica 17 novembre a Bologna (luoghi vari). Luogo simbolo del fumetto e dell’illustrazione, poiché qui nacque nel 2004, primo in Italia, il Corso di Fumetto e Illustrazione - poi attivato in molte altre Accademie Italiane – che ha visto formarsi molti autori e autrici la cui fama si è poi affermata a livello nazionale e internazionale. Avere vent’anni è il titolo della collettiva di docenti e studenti che hanno segnato l’identità del corso, che inaugura mercoledì 13 novembre alle 17.30: in mostra i lavori inediti di insegnanti in corso, come Otto Gabos, Sara Colaone, Gianluca Costantini, Andrea Bruno, Onofrio Catacchio, Lorenzo Ghetti, Maja Celija, di insegnanti che hanno attraversato questi anni - Octavia Monaco, Chiara Carrer, Sergio Ruzzier, Alessandro Sanna, Adelchi Galloni, Paper Resistance - ed ex studentesse e studenti che sono diventati professionisti, tra gli altri Flavia Biondi, Bianca Bagnarelli, Iris De Biasio, Federica Ferraro, Alessandro Pastore, Emma Lidia Squillari, Luisa Torchio.

Alle 19.30 l’inaugurazione di una delle mostre principali di questa seconda edizione, dedicata alla riflessione sul rapporto tra esseri umani e un paesaggio che, tra crisi climatiche e guerre, appare sempre più ostile: allo spazio SOF:ART (Corte Isolani, 1/c) saranno visibili al pubblico le tavole originali di Extra-Végétalia di Gwénola Carrère, illustratrice conosciuta in Italia per i suoi albi per l’infanzia: protagonista un umano fuggito dalla Terra al collasso, che precipita sul pianeta Végétalia, futuristico giardino dell’Eden abitato da donne che vivono in completa sintonia con la vegetazione. Per raccontare un mondo caratterizzato da una forte fusionalità con la natura, Carrère mescola fumetto e illustrazione, fantascienza e romance, riferimenti che vanno dagli studi sull’intelligenza delle piante a utopie femministe per costruire un’architettura narrativa solidissima in cui vivono disegni sensuali e morbidi, esplosioni di colore, continui giochi visivi.

Alle ore 20 allo Spazio& (via Guerrazzi 1) l’inaugurazione di Per sparire. La ricerca di Bianca Bagnarelli, mostra che indaga il processo creativo di Bianca Bagnarelli, una delle maggiori illustratrici della scena contemporanea, formatasi all’Accademia di Bologna, collaboratrice di alcune delle più importanti riviste statunitensi e italiane – sua la prima cover del 2024 del New Yorker – e co-fondatrice e autrice di uno dei più influenti collettivi di autoproduzioni italiano, Delebile. Attraverso animazioni e materiale di repertorio, la mostra cerca di fare luce sulla parte invisibile del lavoro dell’artista, quel che accade dal momento in cui un disegno o un racconto sono immaginati fino alla loro realizzazione.

Alle 21 infine appuntamento da Zoo (Strada Maggiore 50/a) per Tutto il corpo risuona di Andrea De Franco, autore poliedrico che si muove nel panorama underground italiano. A partire dalle tavole de La caverna degli abbracci (Canicola), De Franco sperimenta una narrazione libera e fluida dove il disegno si fa scrittura e suono, in un’operazione quasi filosofica che annulla le gerarchie tra testo e immagine e rende visibile un paesaggio sonoro.

Il programma completo è disponibile su aocchiaperti.net

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A occhi aperti. Disegnare il contemporaneo

A cura di Hamelin
Con il sostegno di Regione Emilia-Romagna, Comune di Bologna | Settore Biblioteche e Welfare Culturale, Fondazione Carisbo, Ex chiesa di San Mattia - Musei Nazionali di Bologna, Accademia di Belle Arti di Bologna, Fondazione Cineteca di Bologna
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Con il contributo di Università di Bologna - Master Erasmus Mundus in Culture Letterarie Europee
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Sponsor tecnici PHI Hotels, StickerMule, Gastronomia Piccinini
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Nell’ambito di Patto per la lettura di Bologna
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