1964-2024 Garutti Jankowski Mochetti Nannucci Piacentino

Informazioni Evento

Luogo
GALLERIA ENRICO ASTUNI
Via Iacopo Barozzi 3 40126 , Bologna, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
16/11/2024

ore 10

Artisti
Maurizio Nannucci, Alberto Garutti, Maurizio Mochetti, Gianni Piacentino, Christian Jankowski
Generi
arte contemporanea, collettiva

Questa mostra comprende una selezione di 26 opere – sculture, disegni progettuali e dipinti – realizzate fra il 1964 e il 2023.

Comunicato stampa

La Galleria Enrico Astuni è lieta di presentare la mostra collettiva 1964 - 2024. Alberto Garutti,
Christian Jankowski, Maurizio Mochetti, Maurizio Nannucci, Gianni Piacentino, visibile dal 16
novembre 2024 al 18 gennaio 2025.
Questa mostra comprende una selezione di 26 opere – sculture, disegni progettuali e dipinti –
realizzate fra il 1964 e il 2023. Fra le opere esposte: di Alberto Garutti, Senza titolo, 1977, nove
fotografie a colori; si tratta di uno dei lavori più importanti dell’artista che rivela il suo profondo e
intimo rapporto con l’architettura, in particolare, in questo caso, con la superficie dello spazio
narrata attraverso dettagli e stratificazioni. Di Garutti, in mostra, anche tre opere della famosa serie
Orizzonti, tra cui Orizzonte - Opera dedicata a..., 1987 – 2020. Di Christian Jankowski, in mostra
opere appartenenti al progetto Castle in the air in cui l’artista riflette sul tema della ristrutturazione
di edifici storici chiedendo ad alcuni operai, di diversi cantieri, di disegnare il loro castello
immaginario. Trasformando i disegni in opere neon, l’artista rende poi possibile la realizzazione
fisica di forme immaginifiche. Non solo, Jankowski affronta anche il tema del sistema di classi
all'interno dell'architettura: ogni operaio, pagato per il disegno secondo la sua consueta
tariffa oraria, riceverà un compenso, in qualità di architetto, quando la sua costruzione-neon verrà
venduta. In Luftschloss Royal – Dreizack (Castle in the air - Trident), 2022/2024 l’artista ha
coinvolto un operaio al lavoro sul progetto di riqualificazione dei Murazzi del Po a Torino,
trasformando il disegno in un’opera al neon blu/viola. Di Maurizio Mochetti, in mostra
l’installazione Aereo-razzo Bachem Natter BA 349B-O con punti laser, 1976-1986; Camouflage
Natter pelle su carta, 1976-1980 e una selezione di progetti su carta. Come scrive l’artista "Con i
camouflage utilizzo superfici di colore che rappresentano l’ultima pelle dell’aeroplano militare.
Esistono varie forme di camouflage che ho studiato attentamente. In questo caso ho adottato quello
di tipo gestaltico. Per la Bauhaus, come già̀ dicevo all’inizio di questa conversazione, aveva un
significato di progresso per tutta la società̀. Per l’industria militare invece ha un’altra applicazione.
Io lo propongo ancora in un’altra forma.” Di Maurizio Nannucci, in mostra alcune opere della
serie Dattilogrammi, 1964-65, in cui l’artista indaga la parola come pura forma geometrica, nella
sua specificità lineare o minima, e opere recenti su plexiglass tra cui What to love what not to love,
2020. Nella prima metà degli anni Sessanta Maurizio Nannucci definisce gli elementi fondamentali
della sua ricerca visiva esplorando le relazioni tra arte, linguaggio e immagine. Come scrive l’artista
"Nel 1964 ho realizzato il primo Dattilogramma, un ciclo che sarebbe durato un paio d'anni, con
una piccola Olivetti Lettera 22, che era la mia macchina-mente, il mio mezzo di comunicazione, il
mio strumento creativo; insieme al foglio di carta bianca o colorata, il supporto privilegiato su cui
una parola o un segno dovevano strutturarsi come pura forma geometrica, nella sua specificità
lineare e minimale" (M.N.). Di Gianni Piacentino una scultura degli anni ’70 DARK PURPLE-
GRAY AND CHROME TRIANGLE VEHICLE, 1971, una degli anni duemila, RHOMBUS
FRAME BICYCLE_MODEL 69, 2016 e una selezione di disegni progettuali.