A Lugano una mostra sull’espressionismo tedesco con Ernst Ludwig Kirchner e il gruppo Rot-Blau

Attraverso una selezione di dieci dipinti di medie e grandi dimensioni provenienti da importanti collezioni pubbliche e private la mostra presentata al MASI mette in evidenza i legami e le relazioni del maestro tedesco con il Ticino e Davos

Pittore, scultore e incisore Ernst Ludwig Kirchner (Aschaffenburg, Germania, 1880 – Davos, Svizzera, 1938) fu tra le personalità di spicco dell’avanguardia tedesca di inizio secolo tanto che, insieme a Fritz Bleyl, Erich Heckel e Karl Schmidt-Rottluff, fondò il celebre gruppo Die Brücke (‘Il ponte’) nato per rivendicare, attraverso un radicale rinnovamento della pittura in chiave antiaccademica, un’arte intesa come traduzione immediata dell’interiorità dell’artista. E Kirchner fu anche tra i più importanti artisti europei ad aver trovato ospitalità nei Grigioni – contribuendo a rendere il mondo alpino conosciuto in tutto il mondo grazie ai suoi lavori – così che il MASI di Lugano (negli spazi espositivi del LAC) gli dedica la mostra Ernst Ludwig Kirchner e gli artisti del gruppo Rot-Blau – in programma dal 17 novembre 2024 al 23 marzo 2025 e concepita come approfondimento tematico all’interno dell’esposizione permanente della collezione del museo intitolata Sentimento e Osservazione –, con l’obiettivo di mettere in evidenza i legami e le relazioni del maestro tedesco con il Ticino e Davos e la sua influenza sulla generazione dei giovani artisti dei Rot-Blau.

Ernst Ludwig Kirchner e la mostra al MASI di Lugano

Infatti, attraverso una selezione di dieci dipinti (tra cui alcuni anche rari), di medie e grandi dimensioni provenienti da importanti collezioni pubbliche e private, l’esposizione mette in luce l’influenza profonda che Kirchner ebbe sui basilesi Hermann Scherer, Albert Müller e Paul Camenisch, fondatori del gruppo artistico Rot-Blau attivo nel mendrisiotto. “Kirchner trascorre l’ultima parte della sua vita nei pressi di Davos, dove giunge da Berlino nel 1917 in condizioni fisiche e psichiche precarie, traumatizzato dall’esperienza della prima guerra mondiale. Il periodo trascorso nella località turistica grigionese, culminato nella morte suicida nel 1938, segna fortemente la produzione dell’artista, che nella popolazione locale e nel paesaggio montano trova nuove ispirazioni. Il cambiamento è visibile, nella mostra al MASI, nei lavori realizzati da Kirchner nei primi anni di soggiorno nelle alpi svizzere tra il 1918 e il 1923 e da una scelta di opere del biennio 1925-1926, quando gli esponenti del gruppo Rot-Blau frequentano con una certa assiduità il loro mentore”, spiega la curatrice Cristina Sonderegger. 

Ernst Ludwig Kirchner e la mostra al MASI di Lugano: le opere da non perdere 

Tra i lavori esposti si segnalano Bauernmittag (‘Il mezzogiorno dei contadini’) confiscato alla Kunsthalle di Amburgo dal regime nazionalsocialista e additato come esempio di cattiva arte nella mostra Arte degenerata a Monaco nel 1937 – infatti, con un totale di 639 opere confiscate, Kirchner fu uno degli artisti più colpiti dall’ostilità nazista –, Alpküche (‘Cucina alpestre’) realizzato nel 1918 e prestato dalla Collezione Thyssen-Bornemisza di Madrid, Alpaufzug (‘Salita all’alpe’) tra i primi dipinti di grande formato a soggetto alpino eItalienische Bahnarbeiter (‘Lavoratori ferroviari italiani’).

Ernst Ludwig Kirchner e la mostra al MASI di Lugano: la vita nei Grigioni

Nelle nuove opere degli ultimi sei anni, i colori diventano puri e luminosi. È l’aria limpida delle montagne ad aver innescato questa nuova resa del colore…Le modifiche della forma e delle proporzioni non sono arbitrarie, bensì servono a rendere l’espressione mentale ampia e incisiva e a far percepire i colori nelle proporzioni consone all’espressione ricercata” scrive di se stesso l’artista tedesco nel 1921 – celandosi dietro lo pseudonimo del critico d’arte Louis de Marsalle da lui inventato – a testimonianza di come il territorio grigionese segna profondamente la produzione e la vita dell’artista.

Caterina Angelucci

Libri consigliati:

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Caterina Angelucci

Caterina Angelucci

Caterina Angelucci (Urbino, 1995). Laureata in Lettere Moderne con specializzazione magistrale in Archeologia e Storia dell’arte presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Dal 2018 al 2023 si è occupata per ArtsLife di contenuti e approfondimenti per la sezione…

Scopri di più