Forme e Colori dell’Italia Preromana. Canosa di Puglia

Informazioni Evento

Luogo
CASTEL SANT'ANGELO
Lungotevere Castello 50, Roma, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

Mostra aperta dal 19 novembre.

Da martedì a domenica
Dalle ore 9.00 alle ore 19.30
(ulƟmo ingresso ore 18.30)
Lunedì chiuso

Vernissage
18/11/2024

ore 17 su invito

Biglietti

Intero € 16,00
RidoƩo € 2,00 (18-25 anni)
Gratuità di legge
Biglieƫ acquistabili in loco oppure online
hƩps://www.museiitaliani.it/acquista-biglieƩo
Il biglieƩo include l’ingresso a Castel Sant’Angelo e alla mostra

Curatori
Massimo Osanna, Luca Mercuri
Generi
archeologia

L’esposizione illustra un momento significativo della storia dell’Italia antica, precedente all’unificazione portata a termine da Roma, e si concentra sui Dauni, una popolazione che abitava l’area settentrionale dell’attuale Puglia e parte della Basilicata.

Comunicato stampa

L’esposizione illustra un momento significativo della storia dell’Italia antica, precedente all’unificazione portata a termine da Roma, e si concentra sui Dauni, una popolazione che abitava l’area settentrionale dell’attuale Puglia e parte della Basilicata.
I materiali provengono dai depositi e dalle collezioni di alcuni dei principali musei della Puglia, il Museo Archeologico Nazionale di Canosa di Puglia, il Museo Archeologico Nazionale di Taranto, il Museo Archeologico di Santa Scolastica di Bari, nonché della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Barletta-Andria-Trani e Foggia e della Soprintendenza Nazionale per il patrimonio culturale subacqueo. In mostra sono presenti anche reperti recuperati durante le operazioni di contrasto al commercio clandestino di beni culturali condotte dal Comando Carabinieri del Nucleo Tutela del Patrimonio Culturale.
I reperti – armature, ceramiche, gioielli e ornamenti – raccontano Canosa di Puglia, uno dei centri più importanti del distretto daunio. Qui, tra il IV e il II secolo a.C., i “Principi”, personalità di spicco dell’élite locale, furono sepolti in ipogei (tombe a camera familiari, scavate nel tufo locale) con un ricco corredo funerario che esibiva lo status sociale del defunto alla comunità. Tra tutti spiccano i vasi policromi e plastici, arricchiti da figurine applicati, che rappresentano una produzione peculiare e originale delle botteghe canosine dell’epoca.