La circonferenza tomista che in ogni sua parte corrisponde al centro, è un paragone errato ma prezioso per leggere l’arte di Lisa Mara Batacchi (Firenze, 1980; vive a Firenze e Milano). La sua ricerca s’impernia piuttosto sulle filosofie/religioni orientali, con larghi ammiccamenti alla più recente storia dell’arte. Ma tra i molti objet trouvé che scandiscono l’allestimento, l’idea costante è che l’arte venga all’artista come coincidenza (non tanto) casuale. Solo il rapporto con l’altro (amico, familiare, o semplice visitatore), permetterà di stringere in un abbraccio quel dono offerto, ma difficile da vedere. Un discorso sviluppato con logica tanto stringente da rischiare la trappola del cerchio, che isola l’artista al suo centro. E Lisa Batacchi sceglie di giocare proprio su questa soglia, tra chiusura e apertura, dove al ricircolo delle stagioni seguirà sempre la novità della primavera.
Simone Rebora
Prato // fino al 12 gennaio 2013
Lisa Mara Batacchi – a day will come in which we will all be poets
a cura di Spela Zidar
LATO
Piazza San Marco 13
057 4071696
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www.lato.co.it
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