Sold out da Sotheby’s con la collezione Sydell Miller che apre le aste di New York

Ha conquistato la Grande Mela e regalato a Sotheby's un'asta dai risultati all'altezza delle aspettative la collezione della magnate americana, mentre l'entusiasmo non ha contagiato la vendita di arte moderna che la seguiva, fatta eccezione per una vetrata di Tiffany da record

Sotheby’s ha aperto il 18 novembre la sessione d’asta di New York con le due vendite serali dedicate alla collezione di Sydell Miller e al catalogo d’arte moderna. I presupposti per una serata eclatante c’erano tutti e le aspettative non sono state deluse. Con un totale di quasi 216 milioni di dollari e il 100% dei lotti aggiudicati che l’hanno trasformata in un’asta “guanti bianchi”, A Legacy of Beauty: The Collection of Sydell Miller Evening Sale ha trainato la serata di Sotheby’s, che è poi proseguita con il tradizionale appuntamento con la Modern Evening Auction, vedendo sfilare nel complesso una selezione di 58 lotti. 

Le ninfee di Monet della collezione Sydell Miller top lot da Sotheby’s 

A guidare l’appuntamento newyorchese delle aste di Sotheby’s è stata, dunque, la collezione di Sydell Miller, magnate americana e regina dell’industria della cosmesi scomparsa lo scorso marzo a 86 anni. Pezzo forte della sua collezione e top lot in catalogo, Claude Monet ha guidato l’asta con Nymphéas (1914-1917), considerato un lavoro preparatorio al ciclo delle ninfee conservato al Museo dell’Orangerie. Stimata attorno ai 60 milioni di dollari, l’opera arrivava in asta coperta da garanzie ed è andata aggiudicata, dopo un’accesa competizione tra tre acquirenti al telefono che per diciassette minuti ha tenuto la sala di vendita con il fiato sospeso, per $65.500.000, forse a un cliente asiatico. 

Collezione Sydell Miller top lot da Sotheby's 2024-11-19
Claude Monet Nymphéas, 1914-1917, Collezione Sydell Miller Sotheby’s

Gli altri lotti della collezione Sydell Miller

Ottimi risultati sono stati registrati anche per gli altri grandi nomi in catalogo. Tra tutti, Pablo Picasso, con La Statuaire(1925), il ritratto di una donna seduta di fronte ad un busto di ispirazione classica rivolto verso lo spettatore e già esposto in diverse retrospettive dedicate all’artista tra Parigi, Amsterdam e New York. Per quest’opera, il cui prezzo di stima non era stato ufficialmente divulgato, il prezzo finale è stato di $24.800.000. Notevole anche la performance di Wassily Kandinsky, la cui tela Weisses Oval (White Oval) (1921), stimata $15.000.000-20.000.000, è stata aggiudicata per $21.610.000. Ha invece superato ogni aspettativa Henri Matisse, la cui tela Jeune fille en robe rose (1942), è stata venduta per $9.730.000, triplicando così la stima minima. 

Collezione Sydell Miller top lot da Sotheby's 2024-11-19
Pablo Picasso, con La Statuaire, 1925, Collezione Sydell Miller, Sotheby’s

Le sculture e il design in asta da Sotheby’s a New York

Alto l’interesse anche per il fronte scultura, dal bronzo Grande arabesque, troisième temps (1919) di Edgard Degas, che quadruplicato la stima minima passando di mano per $1.7 milioni, a Femme (1971) di Joan Mirò, oltre la massima a quota $2.438.000. Ma l’opera più attesa, tra scultura e design, era di certo Troupeau d’Éléphants dans les Arbres (2001), il tavolo di forma ottagonale arricchito da sette sculture di elefante in oro patinato, opera di François-Xavier Lalanne. Dopo un’accesissima contesa durata quasi 10 minuti, il lotto è stato venduto per $11.600.000, vedendo così quasi raddoppiata la stima alta di $6 milioni.

Collezione Sydell Miller top lot da Sotheby's 2024-11-19
François-Xavier Lalanne, Troupeau d’Éléphants dans les Arbres, 2001 Collezione Sydell Miller, Sotheby’s

I risultati dell’asta di arte moderna da Sotheby’s New York

Al termine della vendita dei 25 lotti della collezione Sydell Miller è poi iniziata la Modern Evening Auction, per altre 31 opere, dopo due ritiri, tra tardo Ottocento e primo Novecento. L’asta ha totalizzato circa 93 milioni di dollari, con sette invenduti e una percentuale di aggiudicato pari al 77%. Tra gli invenduti clamorosi, il top lot in catalogo, un olio su tela di Henri Matisse intitolato Torse de jeune fille (1921-1922). Miglior risultato della sessione invece per Alberto Giacometti, la cui opera Buste (Tête tranchante) (Diego), realizzata nel 1954 e proprietà della Harry Frank Guggenheim Collection, è stata venduta per $13.250.000, entro le stime di $10-15 milioni. Ha invece anche superato le aspettative l’opera lignea di Leonora Carrington La grande dame (The Cat Woman) (1951), conquistata per $11,4 milioni, da una stima di $5-7 milioni, da Eduardo Costantini, come riporta Artnet, l’importante collezionista di arte latino-americana che sei mesi fa sempre da Sotheby’s aveva lottato e vinto per il dipinto da record Les Distractions de Dagobert (1945), a quota $28,5 milioni. 

Collezione Sydell Miller top lot da Sotheby's 2024-11-19
Alberto Giacometti, Buste (Tête tranchante) (Diego), Collezione Sydell Miller, Sotheby’s

Il nuovo record di Tiffany Studios in asta da Sotheby’s

Ottima performance, infine, per The Danner Memorial Window, una vetrata dai colori vibranti commissionata ad Agnes Northrop del Tiffany Studios nel 1913 per una chiesa a Canton, in Ohio (USA). Quando l’opera venne messa all’asta per la prima volta da Christie’s nel 2000, Alan Gerry la acquisì per 2 milioni di dollari, segnando già allora il prezzo più alto mai registrato per una realizzazione dei Tiffany Studios. Ora, ventiquattro anni dopo, quel risultato è stato battuto. Stimata tra i 5 e i 7 milioni di dollari, la Danner Memorial Window è stata oggetto di una serie animata di rilanci, passando poi di mano per il prezzo record di $12.480.000

Collezione Sydell Miller top lot da Sotheby's 2024-11-19
Agnes Northrop del Tiffany Studios, The Danner Memorial Window, 1913, Collezione Sydell Miller, Sotheby’s


Jennifer Marie Collavo

Libri consigliati:

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Redazione

Redazione

Artribune è una piattaforma di contenuti e servizi dedicata all’arte e alla cultura contemporanea, nata nel 2011 grazie all’esperienza decennale nel campo dell’editoria, del giornalismo e delle nuove tecnologie.

Scopri di più