Andrea Pazienza prima di Paz: il documentario sul fumettista da giovane
Il documentario “Andrea prima di Paz. Appunti degli anni pescaresi” accende i riflettori sul periodo giovanile del mitico fumettista. Un film bacino di ricordi, ricco di interviste e aneddoti sull’artista, meteora della nona arte italiana
Andrea Pazienza e Pescara; Andrea Pazienza è Pescara. Nato a San Benedetto del Tronto nel 1956, il grande fumettista trascorse nel capoluogo dannunziano una parte consistente della sua giovinezza, rimanendovi legato nel tempo nonostante i successivi spostamenti a Bologna e Montepulciano (dove morì nel 1988).
Andrea Pazienza a Pescara
Trasferitosi in Abruzzo a dodici anni, Paz incontra a Pescara un terreno fertile che ne percepisce la genialità. Coinvolto nelle attività della galleria d’arte contemporanea Convergenze, fulcro di artisti fondamentali dell’avanguardia italiana e spazio attivo dal 1973 al 1981, il giovane fumettista realizza in questo breve periodo di formazione numerose vignette umoristiche e satiriche, che hanno come bersaglio chiunque gli stia intorno, a partire dal leggendario professore Sandro Visca: sempre raffigurato in maniera caricaturale con folti baffi neri, il docente e poi amico di Pazienza fu fonte di ispirazione per moltissimi dei suoi dissacranti fumetti.
A puntare i riflettori su questo periodo profondamente formativo, sia dal punto di vista artistico che personale, è Andrea prima di Paz. Appunti degli anni pescaresi, il docufilm che si concentra sulla figura del geniale artista, facendo luce sugli anni vissuti in città tra il 1969 e il 1973.
Il documentario sul giovane Paz
Prodotto da Ultracorpistudios, e diretto da Peter Ranalli, il film comprende una serie di interviste a coloro che hanno conosciuto il fumettista, “padre” di Zanardi e Pentothal. Tra questi i compagni di scuola, gli storici professori (su tutti proprio il baffuto Sandro Visca), amici della prima ora e fidanzate di gioventù (come la compagna Giovanna Di Biase).
Ricco di aneddoti storici, curiosità e racconti toccanti di chi visse quegli anni al fianco dell’artista, il film è un “serbatoio” di memoria ricchissimo e vivace, che consegna al pubblico un ritratto vivido dell’Andrea Pazienza, dentro e fuori il liceo.
La mostra su Massimo Mattioli al CLAP
“Questo film ci offre la possibilità di chiarire come gli anni e le esperienze pescaresi siano state un incubatore protettivo e rassicurante per il ragazzo Andrea Pazienza, uscito rafforzato e intenzionato a intraprendere la via del fumetto dopo quegli anni di grande formazione intellettuale, artistica e culturale a tutto tondo”, dicono gli autori della pellicola, che parallelamente sottolineano la vitalità intellettuale, artistica e culturale della città di Pescara a cavallo tra gli Anni Sessanta e Settanta.
Nato da un’idea di Paolo Ferri, il film è fruibile in versione ridotta negli spazi multimediali del CLAP – Comics Lab Art Pescara, il nuovo museo interamente dedicato ai linguaggi del fumetto, con una collezione di oltre trecento originali di Andrea Pazienza esposti in maniera permanente.
Proprio al CLAP è in corso fino al prossimo 1° dicembre la mostra Massimo Mattioli. Gli scontri e le magie, seguito ideale dopo le folgoranti rassegne dedicate a Tanino Liberatore, Filippo Scòzzari e Stefano Tamburini.
Alex Urso
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati