Gabriele Provenzano / Volga Sisa – <3 >:( :3 [amore-rabbia-tenerezza]

Informazioni Evento

Luogo
FONDAZIONE SANDRETTO RE REBAUDENGO
Via Modane 16, Torino, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
21/11/2024

ore 19

Artisti
Volga Sisa, Gabriele Provenzano
Generi
arte contemporanea, performance - happening, doppia personale

Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Fondazione Merz e Accademia Albertina di Belle Arti insieme per i 10 anni del Comitato Fondazioni Arte Contemporanea: una performance alla Fondazione Merz e una mostra.

Comunicato stampa

Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Fondazione Merz e Accademia Albertina di Belle Arti insieme per i 10 anni del Comitato Fondazioni Arte Contemporanea
21 novembre - 7 dicembre 2024
Performance: 21 novembre, ore 18:00, Matilda Elia, Vibrazione interna, Fondazione Merz
Inaugurazione mostra in area bookshop: 21 novembre, ore 19:00, Gabriele Provenzano e Volga Sisa <3 >:( :3 [amore-rabbia-tenerezza], Fondazione Sandretto Re Rebaudengo

In occasione del decimo anniversario della sua attività, il Comitato Fondazioni Arte Contemporanea promuove un ciclo di mostre nato dalla collaborazione con le Accademie di Belle Arti.
Il progetto mira a mettere in contatto il mondo della formazione, rappresentato dalle Accademie, sedi primarie di alta formazione, specializzazione e ricerca nel settore artistico e l’ambito professionale, rappresentato da un gruppo di fondazioni, appartenenti al Comitato.
Nell'ambito di questa iniziativa, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo e Fondazione Merz collaborano con l'Accademia Albertina di Belle Arti di Torino per presentare il lavoro di tre artisti, Matilda Elia, Gabriele Provenzano e Volga Sisa.
La Fondazione Sandretto Re Rebaudengo presenta <3 >:( :3 [amore-rabbia-tenerezza] (21 novembre - 7 dicembre), una doppia personale di Gabriele Provenzano e Volga Sisa. Il titolo impronunciabile evoca sentimenti altrettanto difficili da identificare o persino da nominare, racchiudendo tenerezza, cinismo, dolcezza e rabbia, condensati nel linguaggio degli emoji. La mostra esplora l'ambiguità di questi affetti, contrapponendosi all'appiattimento dell'identità attraverso un approccio materico.
Per Volga Sisa (La Paz, Bolivia, 2001), l'estetica della femminilità viene usata come strategia per disarmare lə spettatorə. Le sue opere scultoree fanno spesso uso di tessuti e del colore rosa, trasmettendo un senso di innocenza, in richiamo all’ambiente domestico e decorativo. Dietro queste apparenze morbide si nasconde un lato tagliente. La sua nuova serie di opere, intitolata Be Respectful, I Love You (2024), per esempio, si compone di una serie di peluche che pendono incatenati dal soffitto, con pugni e pugnali dietro la schiena. In mostra è presente anche Jaime (2024), una scultura morbida adornata di nastri di pizzo, tessuto sintetico e capelli umani. L’opera è stata originariamente utilizzata dall’artista come oggetto rituale nella rievocazione di una quinceañera, il rito di passaggio tradizionale celebrato nel suo paese d’origine, la Bolivia, e in tutta l’America Latina. La scultura è carica di un senso di perdita e ricerca, caratterizzata da una profusione dei materiali che incarna diversi registri affettivi, a volte contraddittori.
La pratica di Gabriele Provenzano (Lodi, LO, 1998) segue invece un approccio opposto, mantenendo inizialmente il pubblico a distanza. In mostra troviamo una serie di opere in ceramica di nuova produzione, intitolata Nati Ieri (2024), che utilizza l’argilla nera e matita come materiali per creare segni su una superficie anch’essa di argilla nera. L’effetto sfuma il confine tra immagine e superficie, rendendole quasi indistinguibili. A un’osservazione più attenta, le sculture rivelano scarabocchi umoristici, a volte violenti, di esseri umani e animali. Come Volga Sisa, anche Gabriele Provenzano gioca con il modo in cui le aspettative del pubblico spesso appiattiscono le impressioni di un’opera d’arte. La sua nuova installazione multimediale, intitolata Ultima Ipotesi (2024), esplora come questo appiattimento venga ulteriormente amplificato nella dimensione virtuale, evidenziando la disgiunzione tra esperienza digitale ed esperienza umana. L’installazione scultorea combina media digitali e analogici per trasformare l’esperienza impersonale e anonima del digitale in quella viscerale e corporea del reale.
<3 >:( :3 [amore-rabbia-tenerezza] propone una nuova categoria di affetto che sfrutta e allo stesso tempo resiste all’appiattimento dell’identità, radicata in un discorso generazionale comune attorno alla presentazione e al consumo di sé. Insieme, Volga Sisa e Gabriele Provenzano provocano una catena di emozioni disorientanti: una sincerità travestita da sarcasmo o forse sarcasmo sotto forma di sincerità, che invita il pubblico a prendere una posizione.
La mostra è preceduta dalla performance Vibrazione interna di Matilda Elia (Torino, 2002), alla Fondazione Merz.
Coerentemente con la riflessione intorno alle emozioni, suggerita dalla mostra, la performance introduce un focus sul corpo iniziando così a spostare l’attenzione dal mondo esterno a quello personale e interiore. Qui, l'artista si fa liutaia di sé stessa, plasmando il proprio corpo, facendolo vibrare e comprimendolo fino a trasformarlo in uno strumento musicale.
La pratica di Elia concepisce il suono non solo come una forma di espressione, ma come un invito a coinvolgere il pubblico a livello sensoriale ed emotivo, esplorando le infinite possibilità di connessione tra suono, corpo e spazio.
Matilda Elia (Torino, 2002) si avvicina al mondo dell’opera e dello spettacolo all’età di otto anni, quando entra a far parte del coro delle voci bianche del Teatro Regio di Torino. Tutta la sua vita si plasma quindi intorno a una dimensione musicale, quel luogo fisico e mentale in cui si esibisce, medita, ascolta e crea. Nel corso degli anni, avvicinandosi al mondo dell’arte, ha unito l’interesse verso il suono al linguaggio visivo, performativo e scultoreo in cui la musica continua, tuttavia, a rappresentare il suo centro, divenendo quindi l’origine di una vera e propria catarsi.
Comitato Fondazioni Arte Contemporanea
Il Comitato Fondazione Arte Contemporanea è una rete di fondazioni private attive su tutto il territorio nazionale, creata con l’obiettivo di valorizzare il rapporto pubblico/privato nell’ambito dell’arte e della cultura contemporanea, di rinsaldare le relazioni con le istituzioni e le comunità locali e di promuovere ulteriori partnership in un’ottica di miglioramento del sistema dell’arte italiana.
Costituito nel 2014, il Comitato comprende oggi 18 membri. Nato con l’intento di avviare un’interlocuzione con il Ministero della Cultura e con la sua Direzione Generale Creatività Contemporanea (DGCC), il Comitato ha firmato con il MiC un primo Protocollo d’Intesa nel 2015, e un secondo nel 2021 e quello in corso il 9 ottobre 2024. Nell’ambito del Protocollo d’intesa del 2021, la DGCC e il Comitato stanno attualmente realizzando Bel Paese. Promoting Italian Art Around the World (c.vo), un programma di networking internazionale a sostegno delle artiste e degli artisti italiani. www.comitatofondazioni.it/

Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Via Modane 16, Torino
Fondazione Merz, Via Limone 24, Torino