Dario Ballantini – Aldiqua. Storie dall’alba degli uomini
Con la sua arte unica e profonda, Ballantini indaga temi universali e senza tempo, immergendoci in un viaggio tra le incertezze, i vuoti e le inquietudini dell’essere umano.
Comunicato stampa
Dopo due anni di successi e apprezzamenti dalla scena pubblica, la Galleria d’Arte Domestica (GAD) – il format espositivo di Crudemon - torna con un’imperdibile esposizione che celebra il genio creativo di Dario Ballantini nella personale ALDIQUA. Storia dall’alba degli uomini”. Con la sua arte unica e profonda, Ballantini indaga temi universali e senza tempo, immergendoci in un viaggio tra le incertezze, i vuoti e le inquietudini dell’essere umano.
Come sottolinea il curatore Luca Cantore D’Amore: "I protagonisti delle opere di Ballantini sono specchi dell’esistenza, autoritratti dell’uomo universale in cui convivono mostruosità e innocenza, spavento e candore. La sua arte non è semplicemente contemporanea; è perenne, atavica, una riflessione profonda sulla condizione umana."
L’esposizione di Dario Ballantini è un invito a esplorare il mistero dell’esistenza attraverso opere che colpiscono per il loro potere evocativo. Gli occhi dei suoi personaggi – spenti, profondi, e al tempo stesso inquietanti – raccontano le domande cosmiche che ogni uomo si pone, mentre ogni pennellata sembra catturare frammenti di un vuoto universale che appartiene a tutti noi.
Le opere di Dario Ballantini esplorano il senso enigmatico dell'esistenza, trasmettendo inquietudini e riflessioni senza ricorrere a rappresentazioni esplicite. Sulla tela, i suoi lavori evocano un movimento fluido e indefinito, caratterizzato da forme irregolari e da un uso del colore che emerge come elemento primario, spesso in contrasto con una tonalità cupa e corrosiva.
Ballantini pone al centro della sua arte l'imperfezione umana, rappresentandoci come creature mostruose e incompiute. Non ricerca la grazia estetica convenzionale: nelle sue opere anche l'asimmetria e la deformità possiedono un'armonia intrinseca, riflettendo la complessità e il caos della vita stessa. Questo equilibrio tra tensione e bellezza è frutto del suo talento, capace di trasformare scenari complessi e sgraziati in esperienze visive intense e significative.
La mostra si svolgerà nella suggestiva Suite al 25° piano della Torre Galfa con vista mozzafiato su Milano, sede del progetto Crudemon ideato da Massimiliano Pianta e Domenico Galeotti che, insieme a Luca Cantore D’Amore, confermano ancora una volta l’innovatività di un progetto che mescola cultura e aggregazione, proponendo un calendario di mostre personali a cadenza bimestrale, in cui emergenti e grandi artisti dialogano con un pubblico selezionato in un’atmosfera unica. La peculiarità di GAD risiede nella sua visione rivoluzionaria: portare l’arte fuori dai confini tradizionali di musei e istituzioni, per collocarla in ambienti intimi e domestici, emulando lo spazio naturale in cui le opere d’arte si integrano con il vissuto quotidiano dei collezionisti e appassionati. Milano, arricchendo l’esperienza con un’atmosfera unica. Questo programma di esposizioni ha saputo coinvolgere esperti e neofiti, dando vita a una rete dinamica di relazioni e interazioni culturali.
Biografia Dario Ballantini
Dario Ballantini nasce a Livorno nel 1964, ha i primi incontri con la pittura ed il teatro già tra le mura di casa con un padre che dipinge in stile neorealista, uno zio post macchiaiolo, un nonno attore di compagnie filodrammatiche ed un altro zio, tenore mancato. È colpito dalle riproduzioni delle opere di Renato Guttuso, Pablo Picasso ed Ennio Calabria, ammirate nei volumi degli Editori Riuniti distribuiti dal padre. Si appassiona ai fumetti (Jacovitti e gli autori Marvel) tentando di realizzarne alcuni. Frequenta un corso di tratteggio tenuto da Giulio Guiggi (1912-1993). All'età di 16 anni visita al museo d'arte moderna di Parigi la grande mostra su Amedeo Modigliani le cui opere influenzeranno in parte la sua formazione. Si diploma nel 1984, conseguendo la maturità artistica, iniziando ad esporre le sue opere in Toscana già dal 1985 ed alternando, fin dall'inizio, la carriera di trasformista a quella di pittore per circa 10 anni. Nel 1989 frequenta un corso di grafica pubblicitaria tenuto da Leonardo Baglioni e nello stesso anno espone alla Galleria Teorema di Firenze. Questa mostra determinerà un momento di crisi. Realizza ritratti di alcuni personaggi come Erminio Macario, Bice Valori e Fred Buscaglione.
Nel corso della sua carriera inizia a distinguersi anche come abile trasformista, cominciando ad impersonificare personaggi dello spettacolo, curando personalmente trucco e costumi con i quali si esibisce in varie messe in scena, per le quali tra l'altro era già approdato sorprendentemente, nel 1983, ad un programma tv di giovani talenti, condotto da Corrado Mantoni su Canale 5. Negli anni gli spettacoli di cabaret si vanno perfezionando, con spiccato taglio trasformistico-artigianale fino ad arrivare all'incontro con Antonio Ricci che gli consentirà di approdare, in seguito, al tg satirico "Striscia La Notizia" con molteplici imitazioni e performances che lo vedono tutt'ora in attività. Dario Ballantini alterna la carriera televisiva a quella artistica, rinnovando costantemente il suo stile. Nel 2002 torna alla pittura con una mostra curata da Giancarlo Vigorelli, mentre nel 2007 ottiene il prestigioso premio "A.B.O." per la pittura. Realizza scenografie per il tour di Ivano Fossati e pubblica una monografia sulla sua arte. Espone in luoghi prestigiosi come Castel dell’Ovo a Napoli, la Triennale Bovisa a Milano e la Biennale di Venezia, collaborando con critici come Achille Bonito Oliva e Vittorio Sgarbi.
Nel tempo amplia il suo repertorio con sculture, loghi e performance teatrali, come "Da Balla a Dalla", e opere murali in spazi iconici, tra cui Wynwood Walls a Miami. Affronta tematiche come l’identità e la psicologia, ricevendo premi e riconoscimenti internazionali, tra cui il "Premio Flaiano" e il "Golden Alley". Le sue mostre si sono svolte in tutto il mondo, da Londra ad Amsterdam e dagli USA all’Italia, culminando in omaggi a figure come Modigliani e Lucio Dalla. Recentemente, Ballantini è stato protagonista di personali a Firenze e Piacenza, confermando la sua versatilità tra pittura, scultura e spettacolo.