Enrico Pea scrittore d’eccezione
Enrico Pea scrittore d’eccezione che affascinò Ungaretti e Pound, amico tra gli altri di Puccini, Montale, Viani e Carrà, rivive in una mostra a Lucca.
Comunicato stampa
Enrico Pea scrittore d’eccezione che affascinò Ungaretti e Pound, amico tra gli altri di Puccini, Montale, Viani e Carrà, rivive in una mostra a Lucca. Dal 22 novembre 2024 al 12 gennaio 2025, nella sala Tobino di Palazzo Ducale (cortile Carrara), saranno esposti documenti inediti, lettere, libri, fotografie originali, quadri d’autore per raccontare una delle voci più sincere e significative del Novecento italiano: ENRICO PEA, poeta, drammaturgo e impresario teatrale oltre che scrittore.
Promossa dall'Associazione Amici di Enrico Pea, a cura di Giovanna Bellora, presidente dell’associazione e pronipote di Pea, e da Marcello Ciccuto, professore ordinario di Letteratura Italiana presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Pisa, si propone di riportare alla luce la figura e l’opera dell’autore versiliese (1881-1958), che, pur apprezzata da critici illustri, rischia oggi di essere dimenticata.
Il titolo Enrico Pea scrittore d’eccezione nasce dalla qualifica che già Pietro Pancrazi nel 1946 attribuiva a Pea per quella originalità compositiva e di linguaggio, fuori dalle regole accademiche e dalle correnti tradizionali letterarie.
Tutti i documenti e le opere in mostra, originali, provenienti dall’Archivio Pea-Bellora, già appartenenti allo scrittore, trovano un inquadramento storico e critico nel volume edito per l’occasione da Maria Pacini Fazzi, curato da Marcello Ciccuto e Giovanna Bellora.
Si scopre dunque con questa esposizione, oltre al poeta e scrittore, al drammaturgo e all'impresario teatrale, l’appassionato di arte, amico di Viani, Carlini, Levy, Nomellini e altri artisti dei quali collezionava opere. Tra queste ci sono numerosi ritratti di Pea, spesso con dedica, come quello di Fanelli (1915), pittore livornese di fama internazionale e suo grande amico. Un dipinto, mai esposto
prima al pubblico, che cattura la sua essenza irrequieta e anticonformista e che, proprio per questa è stata scelta come immagine del catalogo e della mostra.
"Questo evento - afferma Giovanna Bellora, Presidente dell'Associazione Amici di Enrico Pea - non è solo un omaggio a un grande scrittore, ma un'opportunità per riscoprire un'intera epoca culturale attraverso gli occhi di un suo protagonista fuori dagli schemi."
Il percorso espositivo, articolato in quattro sezioni, guida il visitatore attraverso le tappe fondamentali della vita e della produzione letteraria di Pea: le prime tre raccontano tre fasi biografiche significative, la quarta i rapporti di amicizia con grandi del Novecento con i quali Pea si relazionava. Ne emerge una figura poliedrica e il ruolo centrale che ebbe nel panorama culturale del primo ‘900, offrendo, al contempo, uno spaccato del fermento culturale di quel periodo, di cui fu protagonista e testimone.
Di grande interesse storico-letterario, i carteggi con Giuseppe Ungaretti e Ezra Pound, documenti che gettano nuova luce sul ruolo di Pea come figura di spicco nel panorama letterario internazionale, così come quelli relativi al rapporto di amicizia e collaborazione con il celebre compositore Giacomo Puccini, finora poco nota, incentrata sulla realizzazione di teatri all'aperto in Versilia. Puccini, tra l’altro, ebbe un ruolo fondamentale nella pubblicazione di Moscardino per Treves nel 1922, tradotto poi, nel 1955 in inglese da Pound.
L'allestimento ricrea l'atmosfera dei luoghi cari a Pea, uno fra tutti il caffè dove aveva dato vita al circolo culturale ‘Quarto Platano’, a Forte dei Marmi, in cui era solito incontrare intellettuali del calibro di Eugenio Montale, Carlo Carrà, Giuseppe De Robertis, Maria Bellonci, Anna Banti, Roberto Longhi, Alberto Vigevani e altri.
Le sezioni della mostra
La preistoria di Enrico Pea: 1881-1914
Questa prima sezione raccoglie quadri, documenti, citazioni di questa prima parte della sua vita: cartoline fotografiche di Seravezza, della lavorazione del marmo, del palazzo mediceo prima di essere ristrutturato, il quadro di Moses Levy La raccolta delle olive. Segue il periodo legato all’Egitto, dove emigrò nel 1896 per sfuggire alla miseria. Oltre al passaporto e ai documenti necessari per lavorare in questo paese, troviamo foto originali che testimoniano l’incontro con Ungaretti e la poesia, la sua nuova vita con la moglie Aida, i tre figli Valentina, Pia e Marx e la tata araba Farida. Nel 1914 rientra a Viareggio, ma nei precedenti viaggi di andata e ritorno tra la Versilia e Alessandria d’Egitto, Pea ha già pubblicato Fole (1910), Montignoso (1912) e Spaventacchio (1914). Fra il 1914 e il 1919, svolge una fervida attività di drammaturgo e impresario teatrale, collaborando anche con Giacomo Puccini, che sostiene la costruzione del Teatro all’aperto del Bosco Apuano, nel 1918.
Pea e la Versilia 1914-1943
Grazie alla mediazione di Giacomo Puccini con l’editore Treves, Pea pubblica nel 1922 Moscardino, l’opera principale, che lo renderà famoso. Nel 1922 assume anche la direzione artistica del Politeama di Viareggio. Continua a scrivere e rappresentare drammi teatrali, ma ormai la sua attività volge sempre di più verso romanzi e racconti. Dal 1920 al 1943, tenendosi sempre “a latere” della politica e della cultura fascista, scrisse moltissime opere, tutte presenti in versione originale in questa sezione. Nel 1938, vince il premio Viareggio-Rèpaci con La Maremmana. Prosegue il suo interesse per il teatro e soprattutto per i “Maggi”, antica forma di rappresentazioni popolari, di cui è drammaturgo, organizzatore ed attore. Un’esperienza che descrive in Il maggio in Versilia, in Lucchesia e in Lunigiana, pubblicato nel 1954. Con la famiglia numerosa cambia spesso casa, spostandosi da piazza Shelley ad altri luoghi di Viareggio, abitando per un periodo anche al teatro Politeama, che dirige. Nel 1941, a Rapallo, incontra Pound, di cui nella prefazione all’edizione inglese di Moscardino (Moscardino translated by Ezra Pound) fa un ritratto di grande forza espressiva. Nel carteggio fra i due scrittori (1941-1958), si evince la difficoltà di Pound a tradurre in inglese le molte parole versiliesi usate da Pea, ma, al tempo stesso, anche la grande intesa umana e intellettuale che si era creata, nonostante la lingua. Pea racconta di come si spiegavano ricorrendo a disegni, uno dei quali sarà in mostra. Ci saranno anche articoli e poesie pubblicati su giornali su riviste d’epoca.
1943-1958 Via Elisa 49
Pea arriva a Lucca, nel 1945, dopo lo sfollamento nella campagna lucchese e si trasferisce in via Elisa 49. D'estate si sposta a Forte dei Marmi, nella sua casetta davanti al mare, in Via Versilia, (vicino a Villa Bertelli). Qui frequenta diversi caffè, come era sempre stato solito fare, essendo per lui il caffè non solo luogo d’incontro, ma d’ispirazione e di lavoro. Al caffè Roma crea il circolo culturale del ‘Quarto Platano’. Attorno a lui siedono scrittori, critici e pittori e per lunghe stagioni ne diventa il punto di riferimento, il “nume tutelare”, come scrive Piero Bigongiari. Nel 1954 si mette alla prova anche con il cinema come attore principale nel film “Gli orizzonti del sole” di Giovanni Paolucci e, realizza interviste e racconti con la Rai Radio Italiana. Muore l’11 agosto 1958, lo stesso giorno arriva alla sua casa una cartolina di Pound da Merano, esposta in mostra, ignaro, in cui scrive “EP saluta EP”.
Saluto a Pea
In questa ultima sezione sono esposti contributi significativi su Pea, dopo la morte. Nel 1959, Ungaretti lo ricorda al Pasquilio, sulle Apuane, insieme a Maccari; Montale gli dedica una bellissima e significativa poesia nel 1978, All’amico Pea, anche questa in mostra. Troviamo, inoltre: saggi critici e omaggi tra cui il ritratto a Pea di Primo Conti e Il mare è il mio elemento, ritratto a Pea realizzato da Antonio Possenti. Nel 2022, a cura dell’associazione Amici di Enrico Pea, vengono ripubblicati Moscardino, nell’edizione di Treves 1922, in anastatica, e la traduzione di Moscardino di Pound del 1956.
Nel corso della mostra avrà luogo un convegno di approfondimento.
L'evento è reso possibile grazie a: Comune di Lucca, Comune di Forte dei Marmi, Comune di Viareggio, Comune di Seravezza, Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca ed ha il patrocinio della Regione Toscana, dei Comuni di Pietrasanta, Montignoso, Borgo a Mozzano, di Fondazione Ricci, Fondazione Paolo Cresci, Fondazione Catarsini, Fondazione Giacomo Puccini, Fondazione Villa Bertelli, Fondazione Mario Tobino, Fondazione Corrente.
L’associazione culturale “Amici di Enrico Pea” si è costituita alla fine del 2020 con il progetto di promuovere e rivalutare la figura e dell'opera di Enrico Pea, come uno dei nomi più significativi del panorama letterario del primo Novecento italiano. L’associazione ha realizzato negli anni vari eventi come: per i 140 anni dalla nascita a Seravezza (2021); la ripubblicazione in anastatica del Moscardino in occasione dei 100 anni dall’uscita a Villa Bertelli – Forte dei Marmi (2022), approfondendo la relazione tra Pea e Pound; il convegno “ENRICO PEA: amici, corrispondenti, lettori”, Atti del Convegno promosso dall’Associazione Amici di Enrico Pea, Lucca, Villa Bottinil,11 e 12 ottobre 2023, a cura di Giovanna Bellora.
Enrico Pea scrittore d’eccezione
Lucca, Palazzo Ducale, Sala Tobino
22 novembre 2024 - 12 gennaio 2025
Inaugurazione, venerdì 22 novembre, ore 16.00
curatori del progetto e della mostra Giovanna Bellora e Marcello Ciccuto
catalogo edito da Maria Pacini Fazzi a cura di Marcello Ciccuto e Giovanna Bellora
testi critici nel catalogo: Giovanna Bellora, Valter Leonardo Puccetti, Stefano Bucciarelli, Marcello Ciccuto, Marco Veglia, Luca Padalino, Chiara Portesine, Umberto Guidi, Riccardo Donati
Associazione Amici di Enrico Pea
Presidente: Giovanna Bellora
Vicepresidente: Andrea Palla
Consiglio di Amministrazione: Giovanna Bellora, Sergio Maria Berardi, Berto Corbellini Andreotti, Lidia Cerri, Maria teresa Leone, Andrea Palla, Valeria Pea, Cristiana Ricci, Claudia Santini
Comitato Scientifico Mostra e Catalogo
Giovanna Bellora, Franco Contorbia, Marcello Ciccuto, Domenico De Martino, Riccardo Donati, Luca Lenzini, Luca Padalino, Andrea Palla, Chiara Portesine, Valter Leonardo Puccetti, Giulia Radin, Marco Veglia
Comitato d’Onore per la mostra
Eugenio Giani, Presidente regione Toscana
Marcello Pierucci, Presidente della Provincia di Lucca
Mario Pardini, Sindaco del Comune di Lucca
Lorenzo Alessandrini, Sindaco del Comune di Seravezza
Giorgio Del Ghingaro, Sindaco del Comune di Viareggio
Bruno Murzi, Sindaco del Comune di Forte Dei Marmi
Gianni Lorenzetti, Sindaco del Comune di Montignoso
Alberto Stefano Giovannetti, Sindaco del Comune di Pietrasanta
Patrizio Andreuccetti, Sindaco del Comune di Borgo a Mozzano