A Riccione arriva una grande mostra sui pionieri della fotografia moderna
Riunisce oltre 100 scatti, il progetto espositivo ospitato negli spazi di Villa Mussolini, accompagnando il pubblico alla scoperta degli immaginari immortalati negli anni da Jacques Henri Lartigue e André Kertéz
Jacques Henri Lartigue (Courbevoie, 1894 – Nizza, 1986), noto per i suoi scatti carichi di vitalità, ha raccontato la bellezza effimera dell’esistenza attraverso immagini che celebrano momenti di gioia e leggerezza. Differentemente, André Kertész (Ungheria, 1894 – New York, 1985) ha indagato le sfumature della realtà con uno sguardo raffinato, alla ricerca di ombre, luci e geometrie urbane che rivelano l’aspetto più intimo della vita moderna. È a loro che è dedicata Jacques Henri Lartigue e André Kertész Maestri della fotografia moderna, la mostra inedita ospitata negli spazi di Villa Mussolini a Riccione, e fruibile sino al 6 aprile 2025.
Il progetto, a cura di Marion Perceval e Matthieu Rivallin, è un’occasione per approfondire l’arte del fotografare attraverso le opere di due autori che hanno segnato il primo Novecento.
La mostra di Jacques Henri Lartigue e André Kertész a Villa Mussolini a Riccione
La mostra è articolata in quattro sezioni, oltre a una introduttiva e biografica, che esplora i temi ricorrenti nei lavori di entrambi gli artisti. Si segue l’introspezione e l’osservazione della vita cittadina di Kertész, e quindi la rappresentazione della gioia, del dinamismo e della spontaneità di Lartigue.
Il pubblico può ammirare i celebri scatti di Lartigue che catturano la Belle Époque parigina e quelli di Kertész, che immortalano l’anima di città come Budapest, Parigi e New York. Mettere a confronto le loro fotografie permette di mostrare le somiglianze e le differenze nelle loro vite e nel loro sguardo, riunendo in un unico percorso espositivo le immagini realizzate da due testimoni e straordinari interpreti del Secolo Breve.
I fotografi Jacques Henri Lartigue e André Kertész
Lartigue nasce in una facoltosa famiglia francese, grazie alla quale possiede una macchina fotografica fin da bambino. È un artista che si esprime con la fotografia, ma anche con la pittura e la scrittura.
Ebreo d’origine ungherese, Kertész inizia a fotografare giovanissimo. Si trasferisce in Francia nel 1925. Il successo tributatogli dalla stampa e dalla critica è immediato. Nel 1936 si trasferisce di nuovo, questa volta negli Stati Uniti.
Jacques Henri Lartigue e André Kertész al MoMA di New York negli Anni Sessanta
Durante il periodo tra le due guerre avrebbero potuto incrociarsi, a Parigi, ma si sono incontrati per la prima volta solo nel 1972 a New York, dove avevano esposto i propri scatti al MoMA – Museum of Modern Art, rispettivamente nel 1963 e nel 1964.
Le due mostre sono state un punto di svolta per le carriere di entrambi, segnando per Lartigue l’inizio del riconoscimento internazionale e istituzionale e per Kertész la riscoperta del suo lavoro dopo due decenni problematici. Altro punto in comune, le due mostre identificano entrambi come precursori della modernità visiva della prima metà del Ventesimo Secolo e come pionieri della fotografia moderna.
Valentina Muzi
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