Claudio Verna – Carte
Mostra antologica, dedicata ai lavori su carta del pittore Claudio Verna.
Comunicato stampa
Il Museo Butti | Contemporanea, chiude questo primo anno di attività -dopo gli ultimi interventi di riqualificazione
della nuova sede espositiva- con un’ultima mostra antologica, dedicata ai lavori su carta del pittore Claudio Verna,
curata dalla conservatrice Veronica Zanardi e dal Professor Massimo Bignardi, autore del testo critico pubblicato
nel terzo catalogo de “I quaderni del Butti”.
Le diciotto carte proposte tracciano una sintesi, ben equilibrata, che pone in evidenza i punti di passaggio, sul
piano delle scelte compositive che, di volta in volta, Verna ha aggiunto o sottratto alle esperienze precedenti: è un
percorso breve ma significativo che prende avvio con alcuni disegni realizzati con il pennarello nero alla fine degli
anni Cinquanta, salvo spostarsi sui pastelli degli anni Settanta, che lo vedono tra i principali interpreti della Pittura
Analitica, per arrivare alle più recenti carte, realizzate nei primi due decenni del nuovo millennio.
Scrive Massimo Bignardi (…) La tecnica del pastello riduce la distanza della mano, delle dita, dalla superficie della
carta. Eliminando ogni ulteriore ‘protesi’ dà luogo a una maggiore spinta nello spazio impalpabile del foglio bianco.
Non è un caso che Verna paragoni la tecnica del pastello a quella del modellare la creta: non è un’esemplificazione
per meglio spiegare un dato tecnico. Ritengo, invece, che esso esprima una effettiva sensazione, sentire la materia
colore in un spazio mentale, ove la scala dei volumi si affida alla vicinanza o distanza, di stati emozionali. Infatti è
lo stesso artista a sollecitare tale riflessione, quando afferma in un scritto, dal titolo Come dipingo, apparso nella
rivista “Quaderni di Arte Contemporanea” pubblicata nel 2010: “Ho sempre pensato – si legge – che la cultura, il
pensiero, le esperienze fatte, ad un certo punto entrino a far parte della tua stessa natura e ti consentano di
captare impulsi che vengono dal profondo, magari rimasti oscuri per lungo tempo”.
C L A U D I O V E R N A C A R T E
24 novembre 2024 – 26 gennaio 2025
A cura di Veronica Zanardi e Massimo Bignardi
Testi critici Massimo Bignardi e Veronica Zanardi
MUSEO BUTTI | CONTEMPORANEA, Viale Varese 4, Viggiù (VA)
Inaugurazione
Domenica 24 novembre dalle ore 11.00
Orari
Martedì, Mercoledì, Giovedì, Venerdì, Sabato 14 - 18.30
Domenica 14 – 18
(si consiglia la prenotazione tramite sito: www.museiciviciviggiutesi.com)
Il Museo Butti | Contemporanea, chiude questo primo anno di attività -dopo gli ultimi interventi di riqualificazione
della nuova sede espositiva- con un’ultima mostra antologica, dedicata ai lavori su carta del pittore Claudio Verna,
curata dalla conservatrice Veronica Zanardi e dal Professor Massimo Bignardi, autore del testo critico pubblicato
nel terzo catalogo de “I quaderni del Butti”.
Le diciotto carte proposte tracciano una sintesi, ben equilibrata, che pone in evidenza i punti di passaggio, sul
piano delle scelte compositive che, di volta in volta, Verna ha aggiunto o sottratto alle esperienze precedenti: è un
percorso breve ma significativo che prende avvio con alcuni disegni realizzati con il pennarello nero alla fine degli
anni Cinquanta, salvo spostarsi sui pastelli degli anni Settanta, che lo vedono tra i principali interpreti della Pittura
Analitica, per arrivare alle più recenti carte, realizzate nei primi due decenni del nuovo millennio.
Scrive Massimo Bignardi (…) La tecnica del pastello riduce la distanza della mano, delle dita, dalla superficie della
carta. Eliminando ogni ulteriore ‘protesi’ dà luogo a una maggiore spinta nello spazio impalpabile del foglio bianco.
Non è un caso che Verna paragoni la tecnica del pastello a quella del modellare la creta: non è un’esemplificazione
per meglio spiegare un dato tecnico. Ritengo, invece, che esso esprima una effettiva sensazione, sentire la materia
colore in un spazio mentale, ove la scala dei volumi si affida alla vicinanza o distanza, di stati emozionali. Infatti è
lo stesso artista a sollecitare tale riflessione, quando afferma in un scritto, dal titolo Come dipingo, apparso nella
rivista “Quaderni di Arte Contemporanea” pubblicata nel 2010: “Ho sempre pensato – si legge – che la cultura, il
pensiero, le esperienze fatte, ad un certo punto entrino a far parte della tua stessa natura e ti consentano di
captare impulsi che vengono dal profondo, magari rimasti oscuri per lungo tempo”.
Con il Patrocinio di:
Claudio Verna nasce a Guardiagrele, in provincia di Chieti, nel 1937.
Dal 1942 al 1956 studia in Umbria, poi all’Università di Firenze, dove si laurea con una tesi sulle “Arti figurative
nella civiltà industriale” e dove tiene le prime mostre. Nel 1961 approda a Roma, dove tuttora risiede.
Per alcuni anni rinuncia alle mostre per sperimentare e definire in totale autonomia il pensiero e gli strumenti della
propria ricerca. Nel 1967 torna ad esporre, ormai definitivamente convinto delle ragioni “antiche e irrinunciabili”
della pittura. E’ il periodo della cosiddetta Pittura analitica, volta ad una riflessione sul fare arte oggi e sul rapporto
con la tradizione moderna.
Raggiunta la maturità espressiva, la pittura di Verna “si articola tra le polarità di un estremo rigore e di un intenso
abbandono emotivo”. Protagonista assoluto dei dipinti è il colore e la sua capacità di assumere i valori massimi
della saturazione e della luce.
Dopo il debutto alla Galleria Numero di Firenze nel 1960, sono oltre centoventi le personali e le antologiche allestite
in Italia e all’estero, tra cui la Biennale di Venezia nel 1970 e nel 1980, i Musei di Gibellina nel 1988, Spoleto nel
1994, Ferrara nel 1997, Conegliano nel 1998, Treviso nel 2000, L’Aquila nel 2007, la Fondazione Mudima di
Milano nel 2012, MAG, Riva del Garda nel 2018; Marc Selwyn Fine Art di Los Angeles nel 2015, Cardi Gallery di
Londra e Milano nel 2018, Banca Generali Private, Roma nel 2023; Premio Bugatti-Segantini alla carriera, Nova
Milanese nel 2023; Galleria LABS, Bologna nel 2023; CIAC, Foligno nel 2024.
Contemporaneamente è presente in mostre collettive e rassegne internazionali a Dϋsseldorf, Londra, Philadelphia,
Copenhagen, Rotterdam, Stoccolma, Darmstadt, Colonia, Mosca, Leningrado, Grenoble, Nizza, Praga, Buenos
Aires, San Paolo, Rio de Janeiro e in numerose città italiane, ottenendo vari riconoscimenti.
Nel 2008 l’Accademia Nazionale dei Lincei gli conferisce il premio “Antonio Feltrinelli” per la pittura. Viene
nominato Accademico di San Luca.
Nel 2010 esce il Catalogo Ragionato del suo lavoro a cura di Volker W. Feierabend e Marco Meneguzzo, per la
Silvana Editoriale (MI).