A Bologna apre una nuova galleria d’arte dedicata alla fotografia e al corpo
Si chiama Galleria Leòn, il nuovo spazio espositivo bolognese diretto da Leonardo Iuffrida. Ad inaugurarlo due fotografi italiani il cui stile richiama le atmosfere degli artisti fiamminghi
A pochi passi dal Museo MAMbo di Bologna prende forma Galleria Leòn, il nuovo spazio espositivo dedicato all’arte contemporanea e alla fotografia diretto da Leonardo Iuffrida.
La galleria si contraddistingue per la sua ricerca dedicata alla fotografia d’autore e al corpo, inteso come principale strumento di comunicazione. Lo spazio aprirà le sue porte al pubblico il 6 dicembre 2024 con Flemish Flair, la mostra fotografica che mette in dialogo gli scatti di Camilla Di Bella Vecchi e Marco Gualdoni (visitabile sino al 15 febbraio 2025).
Apre Galleria Leòn a Bologna
La Galleria Leòn si pone come “un luogo d’incontro per fermarsi e diventare cercatori di epifanie da custodire, tra nuove proposte dell’arte contemporanea, fotografie d’autore e scatti vernacolari perduti e ritrovati”,spiega il direttore Leonardo Iuffrida.
Sulla base di questa premessa, lo spazio della galleria si divide in due sale. Nella prima sarà possibile vedere un’anteprima della mostra ospitata e accedere all’archivio fotografico che riunisce opere di grandi autori americani di nudo maschile e cultura queer, tra cui spiccano Bob Mizer (Stati Uniti 1922 – 1992) e Bruce Bellas (Stati Uniti, 1909 – Canada, 1974), meglio conosciuto come Bruce of Los Angeles. Il secondo ambiente, invece, sarà dedicato ai progetti espositivi di artisti emergenti. L’obiettivo? Quello di offrire uno spazio culturale riunendo una vasta gamma di opere, in termini di varietà e valore di mercato, che possano avvicinare gli amanti dell’arte al collezionismo e presentare nuovi nomi della scena artistica ai collezionisti.
La mostra Flemish Flair da Galleria Leòn a Bologna
Con la mostra Flemish Flair si apre il programma espositivo di Galleria Leòn, dove il corpo e la sua gestualità diventano protagonisti di scatti onirici che rimandano alle atmosfere nordiche dei grandi pittori fiamminghi del Quattrocento e del Cinquecento.
Gli scatti di Camilla Di Bella Vecchi si concentrano sulla figura femminile (traendo ispirazione dai grandi capolavori della storia dell’arte italiana e internazionale), a cui si affiancano i corpi maschili immortalati da Marco Gualdoni. Il corpo dell’uomo si fonde con elementi floreali e scultorei, facendolo diventare un tutt’uno con l’architettura degli oggetti.
Il fil rouge che unisce le due ricerche è la luce eterea che avvolge oggetti, corpi e gesti, trasportandoli in una dimensione sospesa. La stessa che nei grandi dipinti di Jan van Eyck, Pieter Brueghel e Peter Paul Ruben faceva emergere dai fondali scuri figure e dettagli, dando loro solennità e teatralità.
Parola al direttore di Galleria Leòn Leonardo Iuffrida
“Ho lavorato per anni come scrittore freelance e saggista, focalizzando la mia attenzione sulla fotografia e le modalità espressive di costruzione del genere maschile attraverso la moda e il corpo”,spiega ad Artribune Leonardo Iuffrida. “Ho voluto trasformare i miei studi, le mie ricerche e le mie pubblicazioni in uno spazio fisico dove incontrarsi e offrire la possibilità di vedere di persona e toccare con mano le immagini di cui ho scritto nel corso del tempo”.
Valentina Muzi
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