Cosa è quella strada arancione che vivacizza il centro storico di Quito?
“Croma” è l’installazione di Felipe Escudero che unisce due punti cardine della capitale dell’Ecquador, colorando il centro cittadino e valorizzando la sua bellezza. Il video
Per apprezzare al meglio l’opera Croma di Felipe Escudero è bene guardarla dall’alto, così come viene mostrata nel video che vi proponiamo: si tratta di una lunga striscia colorata di arancio che collega due dei monumenti più importanti di Quito.
L’opera Croma di Felipe Escudero a Quito
Il percorso segnato da Croma è lungo 1,6 chilometri e unisce la Basílica del Voto Nacional e il Palacio de Cristal Itchimbia. Lo fa passando per i punti salienti del centro storico, in una sorta di itinerario turistico alla scoperta delle bellezze della capitale ecuadoriana, dal 1978 dichiarata patrimonio UNESCO.
L’idea alla base del progetto sembra proprio essere quella di creare un’area virtuosa all’interno della quale far riconoscere la comunità locale e in cui i visitatori trovano accoglienza e attrattive.
Realizzata con 5 mila litri di vernice Pintulac, sponsor del progetto, l’installazione risulta effimera e visibile finché le intemperie non rimuoveranno lo strato di colore.
Croma: un omaggio alla capitale dell’Ecuador
Croma ricorda molto, sia nell’idea che nel colore – che riprende il punto di arancio della bandiera dell’Ecuador – le ben più note installazioni di Christo e Jeanne-Claude.
Voluta dall’amministrazione locale, l’opera pubblica traccia un nastro che attraversa la parte più antica per giungere a quella più nuova della città, sviluppata in una valle alta sulle Ande.
Le bellezze di Quito
Oltre alla neogotica Basílica del Voto Nacional e al Palacio de Cristal Itchimbia, con la sua caratteristica architettura in vetro e metallo, Quito offre molte attrazioni di diverso genere.
Croma non ha fatto altro che unire i punti salienti di un centro unico nel suo genere: ad un’altezza di 2850 m di altitudine, ospita edifici coloniali nella Città Vecchia, dove spiccano la Plaza Grande e la barocca Iglesia de la Compañía de Jesús, che contrastano con la modernità del quartiere La Marisca o La Capilla dell’Hombre.
La cultura andina, il vulcano Pichincha e la prossimità con l’Amazzonia esaltano poi l’atmosfera da sogno sudamericano che Escudero ha voluto evocare con il suo progetto.
Roberta Pisa
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